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IL POTERE DELLA CHIESA<br />

I Concili Ecumenici<br />

Il Concilio è una legittima riunione di Vescovi per giudicare e stabilire qualche punto della dottrina o<br />

della disciplina ecclesiastica.<br />

É provinciale quando vi convengono i Vescovi di una provincia ecclesiastica, che corrisponde<br />

presso a poco ad una regione; plenario o nazionale per tutti i Vescovi di una Nazione; Ecumenico (dal<br />

greco oicumene = terra abitata) o generale, per tutti i Vescovi del mondo.<br />

Tutti i Concili, eccetto gli Ecumenici non sono infallibili. Lo diventano solo in quei decreti, che<br />

vengono accettati nel magistero ordinario da tutti i Vescovi del mondo, o, quando il Sommo Pontefice li fa<br />

suoi con la sua infallibilità, come avvenne per il Concilio di Cartagine (418) e di Orange II (529).<br />

Condizioni perché il Concilio sia Ecumenico<br />

PER IL NUMERO è necessario che si radunino tutti i Vescovi del mondo. Tutti, in senso morale, e la<br />

totalità non viene meno se qualcuno è assente. Non è necessario che il loro consenso sia unanime.<br />

Potrebbe anche darsi che in qualche caso la proposizione infallibile fosse quella espressa da una<br />

minoranza, se a questa si unisce il consenso del Sommo Pontefice.<br />

Secondo il Codice di Diritto Canonico (Canone 223), sono chiamati al Concilio e in esso hanno voto<br />

deliberativo: 1 - I Cardinali, compresi quelli non Vescovi; 2 - I Vescovi residenziali, compresi quelli non<br />

ancora consacrati; 3 - Gli Abati e prelati nullius 1 ; 4 - Gli Abati Primati, gli Abati Superiori delle<br />

Congregazioni monastiche e ì Padri Generali delle Religioni clericali esenti, non gli altri, a meno che il<br />

decreto di convocazione non stabilisca altrimenti. Anche i Vescovi titolari, chiamati al Concilio, hanno<br />

voto deliberativo, a meno che, nella convocazione, non sia stabilito altrimenti. Al contrario i Teologi e<br />

Canonisti, che fossero invitati, hanno voto solo consultivo.<br />

PER LA CELEBRAZIONE. Solo il Romano Pontefice ha il potere<br />

1 - di Convocare il Concilio ecumenico 2 ;<br />

2 - di Presiederlo personalmente per mezzo dei suoi legati dando le disposizioni per l’ordine da osservarsi,<br />

per le cose da trattare, per continuare, sospendere, concludere. Se durante il Concilio il Papa muore, il<br />

Concilio resta sospeso immediatamente;<br />

3 - di Confermarlo, poiché il Concilio rappresenta tutta la Chiesa, e non, la rappresenterebbe senza il<br />

Papa che ne è il Capo.<br />

4 - di Promulgarlo, cioè di pubblicano ed intimarlo ai fedeli.<br />

1 I Vescovi residenziali sono i Vescovi cui è affidata una Diocesi; i Vescovi Titolari sono i Vescovi che con altro ufficio hanno<br />

il titolo di una antica Diocesi, nella quale oggi non risiede più il Vescovo, non essendo più in territorio cattolico. Gli abati e Prelati<br />

nullius reggono territori o gruppi di fedeli, con autorità ordinaria come il Vescovo, senza dipendere da nessun Vescovo, ma<br />

direttamente dalla S. Sede.<br />

2 Quando anticamente gli Imperatori convocavano i Concilii, questa convocazione era solo materiale, per superare pericoli e<br />

difficoltà, sicurezza di viaggi, ecc., ma l’Imperatore non entrava nelle decisioni ecclesiastiche. La convocazione formale era fatta<br />

solo dal Papa, almeno colla approvazione successiva, altrimenti non avrebbero avuto valore di Concilio ecumenico.<br />

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