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IL MERITO<br />

IV - L’uomo giustificato non può meritare né «de condigno» né «de congruo», il grande dono<br />

della perseveranza finale; lo può però impetrare da Dio con la preghiera.<br />

Abbiamo visto questo punto in altra parte. Che lo si possa impetrare con la preghiera assidua, lo si<br />

deduce dalle parole di Gesù: «In verità vi dico se chiederete qualche cosa al Padre mio, in mio nome, Egli<br />

ve lo concederà» (Gv. 16,23).<br />

S. Agostino (De dono pers. 5,10) ripreso intensamente da S. Alfonso De’ Liquori (Del gran mezzo<br />

della Preghiera) afferma che «con supplichevoli preghiere si può in qualche modo meritare». Questo<br />

merito da alcuni Teologi viene chiamato «de congruo fallibile».<br />

Ripetiamo che se l’uomo muore in stato di grazia, merita la vita eterna.<br />

C) - PER GLI ALTRI.<br />

I - Solo Cristo ha potuto meritare «de condigno» le grazie per gli altri; l’uomo giusto le può<br />

meritare «de congruo».<br />

La prima parte l’abbiamo vista parlando della Redenzione.<br />

Per la seconda S. Giacomo ci avvisa: «Pregate gli uni per gli altri per essere salvi». Piamente si<br />

crede che S. Paolo fosse convertito per le preghiere e l’offerta di S. Stefano; S. Agostino per le preghiere<br />

e le lacrime di S. Monica, sua madre. S. Tommaso (S. Th. I a 2ae q. 144 a. 6) ci insegna che l’uomo<br />

costituito nella grazia adempie la volontà di Dio, ed è conveniente (congruo) che per questa amicizia Dio<br />

compia la volontà dell’uomo per salvarne un altro, quantunque ci possa essere impedimento per parte di<br />

questi. Oltre a questo valore impetratorio dell’uomo giustificato per gli altri, si deve aggiungere pure il<br />

valore propiziatorio e satisfattorio, come abbiamo detto parlando della Comunione dei Santi.<br />

Conclusione<br />

Abbiamo studiato le vie meravigliose della grazia. È la bontà infinita di Dio che si accosta alla sua<br />

creatura per ricolmarla dei suoi doni più grandi, per comunicarle la sua stessa vita.<br />

Se il mistero non ci fa vedere fino a qual punto giunga l’azione divina di fronte alla volontà umana<br />

lasciata libera, è però certo che Dio, a chi fa quanto sta in lui, non nega la sua grazia. Corrispondiamo<br />

dunque docilmente perchè Dio possa compiere in noi l’opera della santificazione. Ricordiamo anche che<br />

per dispensarci le sue grazie, Dio ci ha dato una Madre, Maria, la Mediatrice di tutte le grazie.<br />

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