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GESÙ VERO DIO E VERO UOMO<br />
In questi testi e in molti altri somiglianti l’Apostolo parte dal presupposto che Gesù non avrebbe<br />
potuto compiere la sua missione, se non fosse stato veramente uomo.<br />
IN GESÙ DUE NATURE IN UNA SOLA PERSONA<br />
Il Figlio di Dio si è fatto Uomo. Questo grande mistero si chiama: Incarnazione del Verbo o anche:<br />
Unione ipostatica.<br />
Per capire questa ultima espressione ricordiamo quanto abbiamo spiegato riguardo ai termini<br />
natura e persona o ipostasi.<br />
L’UNIONE IPOSTATICA<br />
L’unione in genere può essere accidentale o sostanziale.<br />
I - Accidentale è quando dalla unione non risulta una natura o una persona, ma un composto di<br />
cose che si uniscono restando quella natura (una o più) e quelle persone che c’erano prima. Per es.: una<br />
società è una unione di persone che non formano una nuova natura o persona fisica. Il corpo morale che<br />
formano non è una persona o una natura fisica in più. Così oltre l’unione di più sostanze, ci può essere<br />
l’unione di note accidentali alla sostanza, come la bellezza a un corpo, e note accidentali fra loro,<br />
l’amore e la volontà nell’anima.<br />
II - Sostanziale quando due o più sostanze formano un tutto sostanziale; per es.: l’anima e il corpo<br />
formano l’uomo; l’idrogeno e l’ossigeno, l’acqua.<br />
Questa unione può essere: a) essenziale quando formano una essenza o natura specifica, come<br />
nell’esempio dell’uomo e dell’acqua. b) personale quando coll’unione danno un unico principio di<br />
operazione incomunicabile, cioè la persona, come avviene nell’uomo e non nell’acqua.<br />
Questa ultima unione si suddivide a sua volta in due specie:<br />
1 – Personale semplicemente quando due sostanze incomplete, unendosi, formano una persona,<br />
come nel solito esempio dell’anima e del corpo che formano l’uomo.<br />
2 – Personale ipostatica, quando due nature già complete, rimanendo integre sono unite in unica<br />
persona, la quale non è costituita da questa unione nella quale rimane senza nessun cambiamento. Questo<br />
avviene unicamente nel mistero della Incarnazione.<br />
L’UNIONE IPOSTATICA si può perciò definire: l’ammirabile unione della natura divina e della<br />
natura umana, nell’unica Persona del Verbo.<br />
Contro gli errori già esposti, poniamo la seguente:<br />
TESI - In Gesù Cristo la natura divina e la natura umana sono unite nell’unica Persona del<br />
Verbo già preesistente; e perciò non una unione morale-accidentale, ma fisico-sostanziale, fatta nella<br />
persona.<br />
É DI FEDE<br />
dal Simbolo Atanasiano e dal Conc. di Ca!cedonia (451) il quale riprende contro Eutiche la lettera<br />
dogmatica che nel 449 aveva scritto S. Leone Magno a S. Flaviano 1 .<br />
L’Unione Ipostatica è un mistero in senso stretto e perciò non si può dimostrare o conoscere<br />
intrinsecamente al lume della ragione umana, ma si conosce la sua esistenza da quanto Dio stesso ci ha<br />
rivelato.<br />
PROVA: A) - dalla Scrittura. Abbiamo riportato i testi che ci dimostrano come Gesù è vero Dio e<br />
vero Uomo. Dagli stessi si rivela come al medesimo Gesù sono attribuite le azioni proprie della natura<br />
divina come quelle proprie della natura umana. Ad es.: come Uomo è concepito, nasce, è posto in un<br />
presepio; come Dio è concepito da Maria Vergine per opera dello Spirito Santo ed è chiamato «Figlio di<br />
Dio» (Mt. 120-23; Le. 1,35). Come Uomo cresce, fatica, dorme, ha fame, si rattrista, sanguina, muore.<br />
1 Il Concilio di Calcedonia, nel decreto contro Eutiche (D. B. 148) dopo aver detto Gesù perfetto nella divinità e nella<br />
umanità, veramente Iddio e veramente uomo, con anima razionale e corpo, consostanziale al Padre secondo la divinità, e della<br />
Sostanza nostra secondo l’umanità simile in tutto a noi, ma senza il peccato; Eterno col Padre come Dio e nato da Maria Vergine<br />
come uomo, dice che si deve riconoscere «in due nature inconfusamente, immutabilmente, indivisamente, e inseparabilmente, senza<br />
toglier mai la differenza delle nature per la unione e sempre salva la proprietà di ciascuna natura, concorrente in una sola persona e<br />
sussistenza, non diviso e separato in due Persone, ma l’unico e medesimo Figlio di Dio, Gesù Cristo Nostro Signore».<br />
Queste ultime parole sono riprese anche dal Conc. Costantinopolitano (D. B. 290).<br />
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