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60<br />

LE CHIESE E LA CHIESA<br />

Michele Cerulario impose a tutti i Monaci latini a Costantinopoli e in Palestina di seguire il rito<br />

Greco. Questi si rifiutarono, ed egli li scomunica. Intervengono i Legati del Papa Leone IX, ma non avendo<br />

potuto concludere un accordo con il Patriarca e coll’Imperatore, partono lasciando sull’altare di S. Sofia<br />

un decreto di deposizione e di scomunica contro il Cerulario (1054). Questi a sua volta, riuniti alcuni<br />

Vescovi orientali, osa lanciare la scomunica contro il Papa. Così lo Scisma è compiuto, e vani riescono i<br />

tentativi di conciliazione nel secondo Concilio di Lione (1224) e nel Concilio di Firenze (1439).<br />

Sotto Costantinopoli erano la Russia (evangelizzata verso il 1000) che nel 1589 si costituì in Chiesa<br />

Nazionale, e tutte le terre dal Danubio all’Eufrate. Colla raggiunta indipendenza nazionale, le Chiese dei<br />

vari paesi, si costituirono «autocefale» cioè con capi propri. Così la Grecia nel 1850, la Serbia nel 1879, la<br />

Romania nel 1885. Dopo la prima guerra mondiale, proclamarono la loro autonomia la Bulgaria e<br />

l’Albania, come i Greci-Copti (cioè gli Egiziani), estesi fino all’Abissinia.<br />

Ormai il titolo di Capo della Chiesa Ortodossa è rimasto per il Patriarca scismatico di<br />

Costantinopoli semplicemente onorifico e nella situazione attuale, pare che in realtà venga a esercitarlo<br />

quello di Mosca.<br />

LA DOTTRINA. Le Chiese ortodosse riconoscono con la Chiesa Cattolica, che Gesù Cristo ha fondato una<br />

Chiesa visibile con determinati poteri e proprietà. Non ne riconoscono però il Capo visibile, il Papa,<br />

dicendo che è governata dal corpo dei Vescovi. Non riconoscono perciò l’infallibilità del Papa e dicono che<br />

il primato che gli era riconosciuto anche da loro prima dello scisma, era un primato di onore e non di<br />

giurisdizione.<br />

Negano le note della Chiesa; ammettono come unico contrassegno: la conservazione della dottrina<br />

dei primi sette Concili, cioè di quelli celebrati prima della loro separazione.<br />

I loro Vescovi e Sacerdoti, se pure illecitamente, di fronte alla Chiesa Cattolica, sono consacrati<br />

validamente 1 .<br />

Lo Scisma di Oriente oltre al danno che recò alle anime dei Paesi dove si estese, impedì<br />

l’estensione della evangelizzazione ai popoli dell’Asia. I Greci, vicini ai popoli dell’Asia erano loro più<br />

affini e ne intuivano meglio la mentalità. Fino dai primordi della Chiesa questa opera missionaria aveva<br />

raggiunto la Persia ed aveva cominciato a penetrare nella Cina e nell’India. Il ramo della Chiesa staccato<br />

da Roma rimase sterile e gli Occidentali nella loro operai colla diversa civiltà e mentalità più difficilmente<br />

sono potuti penetrate e solo oggi in Cina e Giappone il Cristianesimo attraverso il lavoro del Clero indigeno<br />

va lentamente spogliandosi dell’aspetto di una importazione straniera.<br />

LE CHIESE PROTESTANTI<br />

Al distacco da Roma delle Chiese Orientali, successe quasi cinque o1 dopo, un altro distacco nel<br />

centro Europa. Qui la separazione avvenne coll’eresia e nacquero così le Chiese Protestanti.<br />

STORIA E DOTTRINA. I principali autori del Protestantesimo furono: Lutero, Calvino, Enrico VIII<br />

ed Elisabetta I d’Inghilterra. Diamo un breve cenno alla loro storia e dottrina.<br />

I° - Lutero: Nato a Eisleben, in Germania nel 1483, laureato nelle Arti e nel 1505 in Filosofia,<br />

studia poi Giurisprudenza. Il suo carattere melanconico lo porta ad una forte depressione religiosa. Un<br />

giorno un fulmine scoppia ai suoi piedi e atterrito fa voto di consacrarsi a Dio. Entra nell’Ordine<br />

Agostiniano a Erfürt e nel 1507 con terrore, si lascia consacrare sacerdote. Qualche anno dopo, è<br />

nominato Professore di Sacra Scrittura. Il suo carattere e le sue tendenze lo portano a non apprezzare<br />

rettamente le opere buone. La sua superbia lo rende ribelle alla Chiesa, alla autorità stabilita da Dio.<br />

D’altra parte i rinascimento aveva preparato un ambiente adatto alla rivolta di Lutero. Collo studio della<br />

antichità pagana si era venuti anche allo studio della antichità Cristiana interpretando liberamente le<br />

origini.<br />

Molti abusi nel Clero davano pretesto di una riforma. D’alta parte gli stessi cattolici invocavano già<br />

l’unione di un Concilio ci tardava cinquant’anni a venire a Trento.<br />

Lutero prende spunto dagli abusi e passa a combattere la dottrina delle indulgenze e della loro<br />

efficacia. É spinto ciò anche per superbia e per l’invidia perché Roma aveva incaricato per la predicazione<br />

delle Indulgenze invece che l’Agostiniano, il quale si reputava un’arca di scienza, il Domenicano Giovanni<br />

Tetzel.<br />

Già nel 1517 Lutero pubblicava le 95 Tesi contrarie alle Indulgenze. Scomunicato nel 1520 rifiuta<br />

di ritrattarsi. Continua a scrivere contro i voti, la Messa, e il Papa. Dal 1522 al 1526 Lutero percorre tutta<br />

1<br />

Ch. C. ALGERMISSEN, La Chiesa e le Chiese, Morcelliana, Brescia 1942; M. JIJGIE, Le Schisme Bisantin, Lethielleux, Paris<br />

1943.

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