Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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vegia, come narra il Rinaldi all'anno
1092, num. i3 e i4 Tale separazione
era già stata intavolata
dal re Svenone, e da s. Gregorio
VII, perchè Liemaro , arcivescovo
llamburgense, era divenuto uno dei
capi degli scismatici partigiani di
Enrico IV imperatore.
L' altro santo re, di cui gloriasi
questo regno, è l'altro s. Canuto V,
figlio di Erico il Buono, re di Da-
nimarca, il quale meritò tal titolo
perchè visse tra' suoi popoli come
un padre. Fece un viaggio a terra
santa, e fondò in Lucca un ospedale
pei pellegrini danesi. Canuto
V fu coronato re degli obotriti, o
slavi occidentali, dalle mani dell'im-
peratore Lotario II. Canuto V fu
assassinato dai danesi a' 7 gennaio
ii3o, che presi di gelosia avevano
mosso le armi contro di lui. Lasciò
un figlio, il quale divenne duca
di Sleswig, e re dì Danimarca nel
1 1 5-, o nel 1 1 58. Questi fu Valdemaro
I, detto il grande, per le
sue virtù, e per le sue gloriose ge-
ste. Il Pontefice Alessandro III, pel-
le istauze di questo Valdemaro I,
solennemente canonizzò s. Canuto
V, martirizzato da Magno figliuolo
del re Nicolò. V. i Bullandisti ai
7 gennaio, giorno in cui se ne celebra
la festa. Il Lambertini, De ca-
non, ss. lib. I, cap. 9, mini. 3, cap.
29, num. 6 dice, che la canonizza-
2ione segui nel 1 164, ed altri sono
di parere che siasi fatta nell'anno
1 168. Il Pontefice Eugenio III, dopo
aver creato nel 1146 Cardina-
le l' inglese Nicolò Braskpeare, lo
inviò legalo apostolico in Danimar-
ca, e nelle vicine regioni, per con-
fermare nella cattolica fede quello
nazioni, e poscia il Cardinale, nel
li 54, fu eletto Papa col nome di
Adriano IV.
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Onorio III, nel / 124, canonizzò
s. Guglielmo abbate di Koschild
nell'isola di Zelanda, morto nel
1202. Questo Pontefice, nel 1220,
a richiesta del re di Danimarca,
inviò in questa regione il Cardinal
Gregorio Crescenzio diacono di san
Teodoro per reprimere l'ambizione
de' principi, e fulminare le censure
a chi volesse usurpare i diritti del
re danese, essendo il regno tribu-
tario della Sede apostolica. Dall'annalista
Rinaldi all'anno 1228, num.
2 3 e 2.4, si ha che sotto il medesimo
Onorio III, i prelati, ei prin-
cipi di Danimarca accusarono alla
santa Sede reo di lesa maestà, E ir-
rigo conte di Zwerin, il quale era
stato ardito di ferire a tradimento,
e d' imprigionare il re YYaldemaro
lì suo signore insieme al figlio di
lui. Laonde commosso il Pontefice
per tal misfatto, e perchè il re era
censuario, ossia tributario della Promana
Chiesa, e ad essa di voto e
riverente, pose ogni studio, e pote-
re per liberarlo dal malvagio con-
te, scrivendo pressantissime lettere,
principalmente all' arcivescovo di
Colocza.
Il re di Danimarca Erico Vili,
per vendicare la morte del suo ge-
nitore Erico VII, dopo aver fatto
morire l'assassino, eh' era nipote del
vescovo di Lunden, fece porre in
prigione anche quel prelato. Ma il
Papa Bonifacio Vili ne prese le di-
fese, scomunicò il re, lo condannò al
pagamento di quarantanove mila
marche d' argento a favore del ve-
scovo, ch'era riuscito di fuggire, e
pose l' interdetto al regno. Nel medesimo
secolo, e mentre i Papi ri-
siedevano in Avignone, si recò in
questa città Valdemaro IV, re di
Danimarca, col quale, e con altri
sovrani. Papa Libano V trattò sul-