Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

cus
e ritirossi alla patria, ove mori nel
1730, di settantacinque anni di età,
e diciotto di Cardinalato. Intervenne
ai conclavi d'Innocenzo XIII, e
Benedetto XIII , e fu sepolto nella
chiesa delle monache di s. Prasse-
de nella tomba de' suoi antenati.
CUSCO o CUZSCO (de disco).
Città con residenza vescovile, nella
America meridionale nella repub-
blica del Perù, capo luogo della provincia
del suo nome. Giace in una
pianura bagnata dal Guatanay, ed
è cinta da montagne, sul declivo
delle quali furono costrutti i suoi
primi edifìzi. Le sue case sono fab-
bricate con gran pezzi di pietra vi-
va con buon gusto architettonico,
e con eleganza. L'università egualmente
è un bell'edifìzio. Vi sono
nella città parecchi bagni forniti
di due sorgenti calda, e fredda.
Dalla sua grande piazza quadrata
partono quattro strade magnifiche
e dritte, che guardano verso le
quattro parti dell' antico impero.
Cuzsco, quasi come Lima, è divisa
in due parti, l'una delta Havan-
Cusco, od alto Cusco , e l'altra
Harin Cuzsco, cioè il basso Cuzsco.
Tra i monumenti del suo antico
splendore, conserva una gran for-
tezza eretta dagl'Incas , chiamata
Saisa-huama, composta di tre re-
cinti concentrici a guisa di trian-
golo, al centro della quale abitavano
gl'Incas, in un palazzo, le cui
mura erano incrostate d' oro e di
argento, non che adorne di ogni
sorta di figure di animali. Questa
fortezza, in cui non si poteva en-
trare che per istrado sotterranee
nascoste, è resa quasi inespugnabile
malgrado i guasti del tempo ; e
quelli fatti dagli spaglinoli per de-
molirla bastano ad attestare la po-
tenza, e grandezza di que' sovrani.
VOL. XIX.
CUS 65
Inoltre la città conteneva molti
palazzi costrutti di pietra , gli e-
sterni ornamenti de'quali erano del
pari incrostati d' oro, e di ar-
gento, tal che si può congetturare
quali ricchezze vi rinvenissero gli
spagnuoli conquistatori, affermandosi
che molti e vasti sotterranei n'erano
ripieni, come anche di lavori di pregio,
avvegnaché gli abitanti di Cusco
sempre furono industriosi, e prin-
cipalmente distinti nel ricamo, nella
scoltura , e nella pittura. E no-
to, che a Cusco si portava tutto
l'oro, e l'argento delle altre Pro-
vincie del Perù, allora le più ric-
che del mondo conosciuto. A poca
distanza dalla città di Cusco evvi
la bella valle Vucay, luogo assai
delizioso, per cui gl'Incas talvolta
vi fecero residenza. Quivi pure su
alta rocca era una fortezza che si
riguardava come la costruzione più
colossale conosciuta nell' America
per le enormi dimensioni delle pie-
tre quadrate, congiunte senza cemento
: una triplice muraglia ne
formava il recinto. All'uscire di Cuv>
sco, s' incontrano due grandi stra-
de manufatte della lunghezza di cin-
quecento leghe, che terminano a
Qui lo, 1' una costeggiante il ma-
re, e l' altra che supera i gioghi
montani. Lungo le medesime s'incontravano
(specialmente in cima
ai monti) arsenali, fortezze, templi,
ed ospizi aperti a'viaggiatori. Ora
non se ne veggono che le vestigia.
Pùvaleggiarono tali strade colle più
magnifiche vie degli antichi ro-
mani.
Cusco vuoisi fondata nel io43
da Monco- Capac, primo Incas del
Perù. In progresso fu sempre la ca-
pitale, e la residenza di tutti gli
altri suoi sovrani, sino all'ottobre
del l5^4, epoca nella quale Frau-
5