Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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2 DEC primo nell'età di settantanove, e il secondo dì settantasei anni. Sembra opportuno qui ricordare, che Gregorio XII, rinunziando nel i4-i5 spontaneamente al pontificato per la cessazione del lungo e lagrime- vole scisma, in premio fu fatto dal concilio di Costanza, e dai tre col- legi cardinalizi, che in esso trova- vansi (cioè di Gregorio XII, di Giovanni XXIII, e dell'antipapa Benedetto XIII, tutti viventi contem- poraneamente), vesce» o suburbicario di Porto, legato perpetuo della Marca, e decano del sagro Collegio. Quindi Giovanni XXIII, competitore del precedente, prima nel medesimo concilio rinunziò, poi fuggì, e perciò venne deposto; ma 'n seguito, essendosi gettato a' piedi di Martino V eletto con unanime consenso nel i4 ' 7, lo creò in appresso vescovo suburbicario di Frascati, e decano del sagro Collegio accordan- dogli sedia più eminente degli altri Cardinali. Rinunziando poi nel i449 Felice V l'anlipapato, il le- gittimo Pontefice Nicolò V lo di- chiarò decano del sagro Collegio, vescovo suburbicario di Sabina , coll'uso di alcune insegne ponti- ficie. Lungo sarebbe parlare delle prerogative, delle preeminenze appar- tenenti al Cardinal decano del sagro Collegio dei Cardinali della S. R. C., delle quali si tratta nei rispet- tivi ed analoghi articoli, e luoghi del Dizionario, laonde qui ci li- miteremo ad accennarne le principali. Il Cardinal decano è sempre il prefetto della cardinalizia Congregazione della Cerimoniale [Ve- di), e non solo viene interpellato, e consultato sugli aflari della Chie- sa, e dello stato, perchè fa parte del maggior numero delle sagre DEC congregazioni cardinalizie; ma viene sempre consultato sopra tutte le questioni, e differenze di qualunque genere di etichetta, di distin- zione, di onorificenza, e di trattamento dovuto al sagro Collegio. Ordinariamente occupa alcune delle primarie cariche della santa Se- de, ed è arciprete per solito di qualche basilica patriarcale, solendo negli antichi tempi il Cardinal vescovo d' Ostia fare il servizio eb- domadario, cogli altri vescovi sub- urbicari [Vedi), celebrando sull'al- tare pontificio della patriarcale basilica lateranense, come il principale, e come il più vicino in tutte le funzioni pubbliche alla sagra persona del romano Pontefice, per l'antichità del suo trono episcopale, per le celebri memorie de' martiri, e prerogative insigni di sì il- lustre chiesa. Inoltre il Cardinal decano prò tempore è il protettore di varie istituzioni, e più legati, come di quello del Collegio Crivelli (Vedi), di che si parla pure al voi. XVIII, pag. 222 del Diziona- rio. Il Crescimbeni, Storia di san Giovanni avanti porta latina, pag. 338, nel narrare le munificenze di Sisto IV fatte alla basilica lateranense, dice, che con bolla de' 18 giugno 174J1, affidò al Cardinal decano prò tempore, la cura della fabbrica della basilica, colf intervento di un canonico, e di un depu- tato del popolo romano. Per lo più il Cardinal decano è protettore del- l' Arciconfraternita di s. Anna dei parafrenieri (Vedi), capo della quale dopo il primicero è un confra- te chiamato il decano generale. Della processione di tal sodalizio, che passa avanti al palazzo di det- to Cardinale, si fa menzione al citato articolo. Essendo il trattamen-
DEC to fra i Cardinali nello scriversi 1' Eminentissimo , e Reverendissimo , signor mio Osservandissimo (Fedi), i Cardinali scrivendo al Cardinal decano , invece dell' Os- servandissimo, gli danno il Colen- dissimo (Fedi). All' articolo Carroz- ze, e Cavalli (Tedi) si è detto, che tutti i Cardinali principi possono nelle seterie ed ornamenti delle proprie carrozze , e cavalli intar- siare l'oro; ciò si usa, ed è permesso al Cardinal decano sebbene non sia nato principe, e per- ciò, come i principi Cardinali, al suo treno porta una carrozza di più di quelle, che portano gli altri Cardinali. Sino al secolo decorso, i Cardinali decani nella pompa funebre, furono onorati al modo che si dice all' articolo Cavalcata pel trasporlo dei cadaveri dei Car- dinali deeano, vice- cancelliere, ec, nel volume X pag. 3o4 del Dizio- nario. Se il Cardinal decano, come per lo più avviene, ha assunto i vesco- vati di Ostia e Velletri, per dispo- sizione del regnante Papa Gregorio XVI, è anche legato apostolico di Velletri e sua provincia , mentre prima era soltanto governatore perpetuo di Felletri (come meglio si dirà a quell'articolo )_, e tiene in quella città un prelato vice-legato. Fu Paolo III, che, con bolla del 1 536, dichiarò il decano del sagro Collegio, -vescovo di Ostia e Velletri, governatore nato e perpetuo anche nel temporale, con mero, e misto impero, non che prolettore in tutto il territorio delle due cit- tà e diocesi, con facoltà in prima, e seconda istanza privativamente, quanto ad ogni altro giudice dei tribunali di Roma, tanto in civile quanto in criminale, eccettuati i DEC 173 casi atroci, facoltà però aggiuntavi da s. Pio V, ad istanza del cele- bre Cardinale Giovanni Moroni decano del sagro Collegio, e vescovo di Ostia e Velletri. Inoltre il Papa nella sua bolla, Decet RomaìiiwideiS luglio 1570, minacciava scomunica a chi ardisse di turbare tal giurisdizione. Ma avendo Sisto V con sua bolla tolta tale facoltà, e prerogativa di dominio temporale, Gregorio XIV colla bolla Si de restituendis, data a' 2 3 marzo 1591, rivocò quella di Sisto V, e ad istanza del Cardinale Ge- sualdo, allora vescovo e decano, gli confermò tutti gli antichi privilegi, concessioni , e grazie godute dai Cardinali suoi predecessori. Le medesime vennero altresì confermale ad istanza del Cardinal Gallo, vescovo e decano, da Paolo V me- diante la bolla Nobis miper, data a' 19 settembre i6i5. Altrettanto confermò ampiamente Urbano Vili, con bolla spedila in Pvoma a' 12 novembre 1623 ad istanza del Cardinal decano e vescovo. Al medesimo autorevole indulto il Ponte- fice Innocenzo X, col disposto della bolla Ne de jurisdictione ema- nata a' 2 ottobre 1 602, diede ul- teriore vigore, e fermezza, con ara- pliazione di clausole , e ciò ad istanza del Cardinal Carlo de' Medici, vescovo e decano. Se il Cardinal decano è vescovo di Ostia e Velletri, pel privilegio che da Papa s. Marco gode la prima di dette chiese , dell' onore del pallio, egli consagra nella basilica vaticana il Pontefice romano, se allorquando è eletto non è vescovo. Quando nel 1 47 « divenne Papa Sisto IV, lo consagrò il Cardinal d' Estouteville, vescovo di O- stia e Velletri. sebbene non fus-
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