Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...
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DAL<br />
conservandone del restante il pos-<br />
sesso la veneta repubblica, sino alla<br />
sua estinzione. Finalmente, pel trat-<br />
tato <strong>di</strong> Campo Formio, nel 1797<br />
tra la Francia, e 1' Austria, la Dalmazia<br />
fu ceduta a questa ultima<br />
potenza, che in conseguenza del-<br />
la campagna del i8o5 la restituì<br />
alla Francia, essendo stata allora<br />
riunita al regno <strong>di</strong> Italia, ed avendo<br />
poscia fatto parte delle provi n-<br />
cie illiriche amministrate separatamente<br />
dalla Francia. Nel 1806 i russi<br />
s'impadronirono delle bocche <strong>di</strong> Cat-<br />
talo, che restituirono ai francesi per la<br />
pace <strong>di</strong> Tilsit. Dopo il 1814, l'Austria<br />
<strong>di</strong> nuovo ne <strong>di</strong>venne padrona.<br />
Si vuole, che il vangelo sia stato<br />
annunziato nella Dalmazia fino dal<br />
tempo degli apostoli, lo che viene<br />
basato sopra ciò, che <strong>di</strong>cesi nella<br />
seconda epistola del dottore delle<br />
genti a Timoteo, cap. 4> v - 2 ° J<br />
cioè che Tito, <strong>di</strong>scepolo <strong>di</strong> s. Pao-<br />
lo, andasse in Dalmazia. Certo è,<br />
come <strong>di</strong>ce Commanville, Ilisloire de<br />
tous les arcìièv. et évécj. pag. g5,<br />
cles archév. et èv. de Dalmatie 3<br />
che le metropoli <strong>di</strong> Salona, e <strong>di</strong><br />
Ragusi furono erette nel primo se-<br />
colo della Chiesa. La prima si riunì<br />
a Spalatro, la seconda <strong>di</strong>venne in<br />
seguilo sede vescovile. 11 cristiane-<br />
simo vi si mantenne in vigore sino<br />
al VII, e 1' Vili secolo, allor-<br />
ché gli schiavoni, popoli originari<br />
del nord come gli unni, se ne im-<br />
padronirono, e vi stabilirono <strong>di</strong>versi<br />
principati ; e che s. Meto<strong>di</strong>o e s.<br />
Cirillo convertirono al cristianesimo,<br />
verso il pontificato <strong>di</strong> Giovanni<br />
Vili. Nel secolo terzo la Dalmazia<br />
venerò sulla cattedra <strong>di</strong> s. Pietro<br />
un suo concitta<strong>di</strong>no, s. Cajo <strong>di</strong> Spalatro,<br />
eletto Papa nell'anno 283.<br />
Egli era figliuolo <strong>di</strong> s. Cajo prete,<br />
fratello <strong>di</strong> s. Gabino, prete e marti-<br />
DAL 79<br />
re, e fu zio <strong>di</strong> s. Susanna. V. Chiesa<br />
<strong>di</strong> s. Susanna, e Chiesa <strong>di</strong> s. Ca-<br />
jo. Nel quarto secolo fiorì l'altro<br />
dalmatino s. Girolamo, dottore del-<br />
la Chiesa, Car<strong>di</strong>nale, e segretario <strong>di</strong><br />
s. Damaso romano Pontefice. Nel-<br />
l'anno 494j<br />
se ai progressi dell' eresia pelagia-<br />
s - Gelasio I si oppo-<br />
na, che tentava insinuarsi anche<br />
nella Dalmazia. Nel 5go, sotto s. Gre-<br />
gorio I, la Chiesa romana possedeva<br />
nella Dalmazia un pinguissimo patrimonio,<br />
che faceva amministrare<br />
per mezzo <strong>di</strong> un rettore. Dall' an-<br />
nalista Rinal<strong>di</strong> abbiamo all'anno<br />
594 num. 16, che s. Gregorio I<br />
sospese dalla comunione colla santa<br />
Sede i vescovi della Dalmazia, i<br />
quali aveano consagrato Massimo<br />
falso vescovo Salonitano, contro il<br />
<strong>di</strong>vieto della Sede apostolica. Nel se-<br />
colo VII nuovamente la Dalmazia<br />
vide sublimato al pontificato un al-<br />
tro suo concitta<strong>di</strong>no, dappoiché nel-<br />
l' anno 64o fu creato Papa Giovan-<br />
ni IV, figliuolo <strong>di</strong> Venanzio, scola-<br />
re <strong>di</strong> Zara. Questo Pontefice fece<br />
trasportare dalla Dalmazia sua pa-<br />
tria, perchè la vedeva sovente in-<br />
vasa dai barbari, le reliquie dei ss.<br />
martiri Venanzio, Anastasio, e Mau-<br />
ro, le quali da lui furono riposte<br />
presso la basilica lateranense, nel-<br />
l' oratorio, che poi si chiamò delia<br />
Madonna <strong>di</strong> s. Giovanni. Dal cita-<br />
to Commanville si ha, che Giovanni<br />
VIII concesse agli slavi o schiavoni,<br />
ch'eransi stabiliti in Dalmazia, <strong>di</strong> cele-<br />
brare gli uffìzi <strong>di</strong>vini, nella loro lin-<br />
gua. Non sarà <strong>di</strong>scaro il notare che già<br />
Adriano II del 869, aveva concesso ai<br />
moravi, che negli uffìzi <strong>di</strong>vini, e<br />
nella messa facessero uso della lingua<br />
slava per essi volgare, ciò che confermò<br />
l'imme<strong>di</strong>ato successore Gio-<br />
vanni VIII, coli' obbligo <strong>di</strong> recitare<br />
prima il vangelo nella lingua lati-