Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

DEC
di quel gran Papa sino all' anno
XII del suo glorioso pontificato
con sue lettere venne indirizzala
all'università di Bologna, e dal lo-
dato Antonio Agostini in praefat.
Collect. anliq. decret. e da altri è
riconosciuta per la prima collezione
fatta con pubblica autorità. Avvi
un'altra collezione eseguila sotto il
medesimo Innocenzo III, in cui si
raccolsero i canoni del concilio ge-
nerale lateranense IV , e le costi-
tuzioni di quel Papa. Abbiamo pure
la collezione chiamata Quinta
compilazione di Onorio III, che
però non venne pubblicata. Laonde,
essendosi rinvenuta manoscritta, fu
da ultimo data alla luce da Innocenzo
Cironio, cancelliere dell'accademia
di Tolosa, che la corredò di
dottissimi commenti.
Il Pontefice Gregorio IX, sper-
assimo nella scienza del diritto ca-
nonico, incaricò s. Raimondo di
Pennafort dell'Ordine de' predica-
tori, suo confessore e cappellano,
di raccogliere i decreti dei Papi, e
de' concili dopo l'anno n5o, ove
finiva la compilazione di Graziano.
Il santo v' impiegò tre anni, e di-
vise la collezione in cinque libri.
Gregorio IX la pubblicò col nome
di Decretali nel 1284. ed ordinò
che fosse seguita in tutte le scuole,
e tribunali, vietando qualunque al-
tra raccolta, senza l' autorità della
santa Sede. Questa collezione, uno
de' più bei monumenti della legislazione
cristiana, della quale i sommi
Pontefici sono i soli ed unici
autori, è la parte più compiuta di
tutto il corpo del diritto canonico, ed
è quella sulla quale ordinariamente
hanno lavoralo tutti i commentatori
di esso. Tuttavolta i critici osservano
intorno a questa sesta collezione di
Gregorio IX (in cui poi Nicolò IV
voi. \ì\.
,
DEC igS
inserì la regola di s. Francesco),
che essendo state tolte alcune cose
utili dalle precedenti collezioni, ed
aggiuntevi delle dubbie, conveniva
ricorrere alle stesse precedenti collezioni,
a togliere qualunque dub-
biezza, ed oscurità. Perciò Bonifa-
cio VIII determinossi ad ordinare
altra collezione delle decretali, che
chiamò Sesto libro delle decretali^
perchè fa seguito alle decretali di
Gregorio IX. Ne diede l'incarico a
Guglielmo Mandagot , a Berenga-
rio Fredol, ed a Riccardo Petroni,
che poscia creò Cardinali, meno il
primo che venne creato da Clemente
V, ed in cinque libri pub-
blicò la collezione nel 1297,0 1298.
Questa celebre collezione specialmente
comprende le costituzioni, ed
i decreti di Gregorio IX , d' Inno-
cenzo IV, di Alessandro IV, di
Urbano IV , di Gregorio X , di
Nicolò III , e dello stesso Bonifacio
Vili , il quale vietò pure
di ricevere altre decretali de' suoi
predecessori, che non fossero con-
tenute in questo sesto libro, di cui
mandò una copia all' università di
Bologna. Si dice , che Bonifacio
Vili, nella formazione della raccol-
ta, fece scegliere da tutte le costi-
tuzioni quelle che sembrarono utili
per essere seguite nei giudizi, ed
insegnate eziandio nelle scuole, come
ne fece togliere , e cambiare
alcune, siccome profondo giurecon-
sulto. Tutto si legge nella bolla
posta in principio di questa rinomata
collezione, e diretta a Bologna,
a Padova, a Parigi, e ad Orleans.
Questo sesto libro venne pub-
blicato a' 3 marzo 1299, e talmen-
te riuscì gradito, che molte costi-
tuzioni in esso contenute , furono
nominatamente accettate nel con-
cilio tenuto a Melun nel i3oo.
i3