Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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su 4 DEL affari, che per ragione di materia appartengono alia podestà ecclesiastica, quelli che spettano alla dire* i-ione del pubblico erario, e quelli che, nelle quattro provincie di Bo- logna, Ferrara, Ravenna, e Forlì, potessero o in tutto, o in parte, essere attribuiti a qualche deputa- zione speciale, pel regolamento delle acque, e quelli che per ragione di materia appartengono al giudiziario. Per altro il delegato, se e quando il voglia, potrà, dopo la attivazione del nuovo regolamento giudiziario, presiedere alle sedu- te de' tribunali, che giudicano in cause criminali, ma senza emettere il voto. Presso ogni delegato vi sa- rà un assessore legale, di cui si prevarrà il delegato medesimo pel disbrigo degli affari, ne' quali 1' o< pera, e le cognizioni di lui possano essergli utili. Presso ogni delegato esisterà una congregazione governativa composta di quattro consiglieri, de' quali non più di due po- tranno essere del capoluogo; il rimanente dee spettare al resto della provincia , eccettuata Bologna che potrà averli dell' istessa città. L'onorario di tali consiglieri sarà mag- giorerò minore, secondo l'ordine della rispettiva delegazione. I consiglieri, come gli assessori, sono di nomina so- vrana. Avranno, come il delegato, il voto deliberativo in luttociò, che concerne rendimento di conti, ed esame di preventivi e consuntivi sì delle comunità, che delle provincie. In tutto il resto, il loro voto sarà con- sultivo, e la risoluzione definitiva dipenderà dal delegato. Ogni tre anni si rinnoveranno i membri della congregazioue governativa. In as- senza, o impotenza del delegato, supplire il consigliere. Vi sarà in- oltre sotto gli ordini dei delega- DEL ti, ed a scelta del sovrano, un segretario generale della delegazione. I governatori di primo e secondo ordine dipenderanno interamente dal delegato. I podestà restano sop- pressi. I presidi di ogni legazione, o delegazione, ed i governatori saranno tutti nominali dal sovrano, i primi per via di breve apostolico, ed i secondi per via di lettere pa- tenti della segreteria di stato rila- sciate gratuitamente, essendo tolte tali nomine alla sagra consulta. Qui noteremo, che essendosi divisa la segreteria di stato, in segreteria di stato propriamente detta, e in segreteria per gli affari di stato in- terni, sotto la direzione ognuna di un Cardinale segretario, quello della prima in nome del Papa scrive i biglietti di nomina ai Cardinali legati ec. , e quello della seconda scrive i biglietti di nomina ai prelati delegati, ed altri impiegati sì del civile, che dell'amministrativo, e del giudiziario, compresi i consiglieri, i presidenti, i governatori, i segretari generali ec. Ogni provvista di vacante governo sarà fatta sulla proposizione che i delegati faranno di più soggetti alla segreteria di stato. I delegati porranno la massima cura a preferire in tali proposizioni i nomi degl' impiegati in riforma scevri di eccezioni dai lati di probità, d'ido- neità, e di fedeltà al governo, e quelli degl' impiegati benemeriti in attualità di servizio, ai quali venga a darsi promozione e premio, se sieno prescelti. Col medesimo editto finalmente furono meglio organiz- zate le comunità dello stato pon- tificio, e loro consigli comunitativi, non che le amministrazioni provinciali, le quali dovendosi ogni anno riunire nel capo luogo della prò-
DEL vincia, vengono presieduto dal delegato, o da queir individuo ch'egli sceglie a rappresentarlo. Ma quan- to riguarda la giurisdizione dei legati, e delegati, gli affari comuni* talivi, e quelli provinciali, che si portano innanzi ai consigli delle delegazioni, e legazioni apostoliche, si può ampiamente vederlo nella Raccolta delle leggi, e disposizioni di pubblica amministrazione , pub- blicata dalla stamperia della R. C. Apostolica, nell'odierno pontificato. Sulla destinazione dei prelati pro- legati, e pro-delegati in sede vacante, per supplire ai Cardinali che si recano al conclave, va letto quan- to relativamente si è detto al volume XVI, p. 291 del Dizionario. In sostanza i Cardinali legati e i prelati delegati nelle loro delegazioni rappresentano il sovrano, ed a loro ubbidiscono le autorità mi- litari, civili, amministrative, e giu- diziarie nei limiti delle prescritte giurisdizioni. Il governo ordinario de' Cardinali legati è di tre anni, ma talvolta sono confermati ad altro trientiio. Quello dei prelati delegati è indeterminato. Da una delegazione talora sono promossi ad altra maggiore, e talora ad altre cariche prelatizie in R.oma, dalle quali progressivamente giungono al cardinalato, secondo il beneplacito de' Pontefici, e le loro beneme- renze. V. Prelati, e Legati. Nel volume XV, pag. 240 del Di- zionario, si disse , che talvolta i sommi Pontefici destinarono i Car- dinali legati a governare le provinole in concistoro, pronunziando una analoga allocuzione. DELFINA (s.). V. Eleazaro (s.). DELFINO (s.). Di questo santo, prima del suo esaltamento alla cat- tedra vescovile di Bordeaux,, nulla DEL 21» ci è dato sapere. S. Febadio, vescovo di Agen, fu suo intimo ami- co. S. Ambrogio in una sua lette- ra fa loro i più grandi elogi pel fruito copioso, che ne veniva alla Chiesa di Dio per la loro unione Neil' anno 38o Delfino intervenne al concilio di Saragozza, nel quale furono condannali i priscillianisti. Questi appellarono al Pontefice Damaso, e recandosi a Roma, spar- sero per 1' Aquitania i loro errori, ma il santo vescovo Delfino con zelo apostolico li ribattè, e in altro concilio convocato in Bordeaux, furono di bel nuovo questi' eretici condannati. L'anno 388 ammini- strò il battesimo a s. Paolino, e tanto lo innamorò di poi di nostra santa religione, e dell'evangelica perfezione, che lo stesso s. Paolino riconoscente agi' impulsi ricevuti contestò col fatto, e con vari scritti, che egli lo riconosceva qual padre, e maestro. Nel dicembre dell'anno 4o3, pieno di meriti, morii il giorno ^4? ea * u martirologio in tal ili ne assegna la festività. DELFINO Zaccaria, Cardinale. Zaccaria Delfino, patrizio veneto, studiò prima in Padova e quin- di si trasferi a Roma. Colà gli furono affidati alcuni delicatissimi affari ; ed egli li trattò cosi egre- giamente, che Giulio III volle rimu- nerarlo coli' ascriverlo al numero dei prelati. Dipoi Paolo IV lo incaricò della nunziatura presso Ferdinando II re di Sicilia; e Pio IV poscia lo spedi nunzio straordinario in A- lemagna, per conchiudere alcune vertenze sopra alcuni punti di religione. Molto si adoperò in quel- l'uffizio per indurre i vescovi della Germania alla prosecuzione fi- nale del generale concilio, e per- chè lo divulgassero nelle loro dio- ,
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