Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...
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DIA<br />
ili popolo le stazioni {Ve<strong>di</strong>), ed in<br />
esse esercitavano il loro uffizio. Su<br />
(jiicslo punto va letto l' Ugonio,<br />
Stazioni <strong>di</strong> Roma, pag. 27.5, e seg.,<br />
il (piale, confermando quanto <strong>di</strong>ce<br />
il Panvinio, parlando della <strong>di</strong>aconia<br />
<strong>di</strong> s. Nicola in carcere, aggiunge,<br />
che il primo <strong>di</strong>acono Car<strong>di</strong>nale <strong>di</strong><br />
essa, eh' egli trovò nominato <strong>di</strong>acono<br />
Car<strong>di</strong>nale <strong>di</strong> s. Nicola in Car-<br />
cere specificatamente, fu un certo<br />
Crisogono neh' anno mille e cento,<br />
sotto Pasquale li, che fu il successore<br />
<strong>di</strong> Urbano II mentovato. Non<br />
furono però questi Car<strong>di</strong>nali sta-<br />
zionari, perocché alcuna volta erano<br />
promossi da <strong>di</strong>acono stazionario<br />
alle <strong>di</strong>aconie car<strong>di</strong>nalizie.<br />
Le <strong>di</strong>aconie dai primi secoli, sino<br />
al tempo <strong>di</strong> Sisto IV, creato<br />
nel 1 47 1 5<br />
vale a <strong>di</strong>re sopra mille<br />
e duecento anni, erano così inalterabilmente<br />
<strong>di</strong>stinte dai titoli car-<br />
<strong>di</strong>nalizi, che, come con profonda e-<br />
ru<strong>di</strong>zione osservò il medesimo Pan-<br />
vinio, giammai alcun Car<strong>di</strong>nal pre-<br />
te ebbe <strong>di</strong>aconia, né alcun <strong>di</strong>acono<br />
passò a qualche titolo. Che se fosse<br />
avvenuto, che alcun <strong>di</strong>acono Car<strong>di</strong>-<br />
nale si fosse consagrato prete, la-<br />
sciala la <strong>di</strong>aconia, passava al titolo,<br />
e ciò per la <strong>di</strong>fferenza grande (come<br />
notò il Car<strong>di</strong>nal Brancacci, de<br />
bened. <strong>di</strong>aconali), che vi era tra il<br />
ministero de' titolari, e de' <strong>di</strong>aconi,<br />
avendo i primi le parrocchie cui<br />
governavano per mezzo dei loro<br />
ministri, nelle quali essi avevano<br />
piena giuris<strong>di</strong>zione della cura d'anime,<br />
e dell' amministrazione de' sagramene,<br />
ciò che non si conveniva ai<br />
secon<strong>di</strong>. Questi, come <strong>di</strong>mostra la<br />
etimologia del nome <strong>di</strong> <strong>di</strong>aconia,<br />
cioè case ministeriali, ed ospedali,<br />
non avevano verun coverno od'aui-<br />
me. I <strong>di</strong>aconi Car<strong>di</strong>nali pertanto fa-<br />
cevano gli uffizi loro assegnati, co-<br />
DIA 279<br />
me <strong>di</strong> conservare i denari, e le<br />
offerte de' fedeli, <strong>di</strong>stribuendole ai<br />
poveri, al rione loro destinato. Al-<br />
terò quest' or<strong>di</strong>ne il suddetto Sisto<br />
IV, e durò sino a s. Pio V,<br />
poiché Sisto IV incominciò nel<br />
i473 a dare a' <strong>di</strong>versi Car<strong>di</strong>nali<br />
preti, da lui creati in tale anno,<br />
le <strong>di</strong>aconie in vece dei titoli. Ales-<br />
sandro VI poscia nel 1 49^ h-i pu-<br />
re il primo, a conferire i titoli ,<br />
che solo convenivano a' Car<strong>di</strong>nali<br />
dell'or<strong>di</strong>ne de' preti, anche ai Car-<br />
<strong>di</strong>nali <strong>di</strong>aconi ; il perchè sino u<br />
Sisto V (che vi pose l' enuncialo<br />
regolamento) non vi fu titolo, che<br />
pel <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ne, e confusione seguili,<br />
dal <strong>di</strong>scostarsi dalle antiche usanze<br />
della Chiesa, non <strong>di</strong>venisse <strong>di</strong>aconia,<br />
né <strong>di</strong>aconia che non fosse <strong>di</strong>venuta<br />
titolo, toltone alcune delle più auli-<br />
che, e venerabili, le quali oggi tut-<br />
tora si onorano col titolo e grada<br />
<strong>di</strong> basilica, come s. Maria in Trastevere,<br />
ss. Apostoli, ed altre. Du-<br />
rò altresì per mille anni e più dt<br />
continuo questa consuetu<strong>di</strong>ne delL<br />
Chiesa Romana, che né i <strong>di</strong>aconi<br />
potessero lasciare le <strong>di</strong>aconie una<br />
volta ricevute, né i preti i loie-<br />
titoli, né i vescovi Car<strong>di</strong>nali i loro<br />
vescovati suburbicari. Ma se un<br />
<strong>di</strong>acono si voleva consagrar prete,<br />
lasciata la <strong>di</strong>aconia, che ripugnava<br />
al prete, otteneva dal Pontefice,<br />
me<strong>di</strong>ante ì'Ozionc (Ve<strong>di</strong>), il tilolo<br />
che vacava ; né lasciava mai que-<br />
sto titolo, se al Papa non piaceva<br />
<strong>di</strong>chiararlo vescovo Car<strong>di</strong>nale. In<br />
questo caso lasciato il titolo, rice-<br />
veva il vescovato, che riteneva sino<br />
alla morte, o all'esaltazione al<br />
pontificato. Non mancano però e-<br />
sempi, che <strong>di</strong>mostrano aver i Papi<br />
ritenuto il vescovato, e le abbazie<br />
che avevano nel car<strong>di</strong>nalato, come<br />
da ultimo fecero Pio VI che ritenne