Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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prendeva il ducato di Crtsfro, e la
contea di Roneiglione, col costello
di Caprarola. La quinta ora quella
di Orvieto, . essendo questa città la
capitale, con residenza d' un pre-
lato governatore ; appartenendo alla
provincia Bolsena, Acquapendente,
e Bagnorea. La sesta provincia era
di Sabina, paese fertilissimo, con
città e luoghi baronali, con prelato
per governatore. La settima consi-
steva nella contea di Perugia, la
qual città n'era capitale, e insieme
residenza del prelato governatore.
L' ottava era di Città di Castello
sul Tevere con prelato governato-
re. La nona componevasi della
Marea di ancona con prelati go-
vernatori, ove, oltre Ancona città
e porto di mare, noveravansi Loreto,
Recanati, Fermo, Ascoli, Ma-
cerata, Tolentino, Sanseverino, Cingoli,
Fabriano, Jesi, Osimo, e Mon-
talto. La decima costituivasi del
ducato di Urbino* ed oltre Urbino,
con residenza di prelato presidente,
e di altro prelato vice-presidente,
aveva Cagli, Sinigaglia^ Fano, Pesaro,
Fossombrone, San Leo, Castel
Durante, Urbania, e s. Angelo
in Vado. L' undecima comprendeva
la Romagna, con Ravenna, ove ri-
siedevano il Cardinal legato, e il pre-
lato vice-legato, Sarsina, Rimini,
Cesena, Bertinoro, Cervia, Forlì,
Imola, Faenza, Sa vignano, Roversano.
La duodecima era di Ferrara,
occupante il ferrarese, con Ferrara
per capitale, e Comacchio. In Fer-
rara risiedeva il Cardinal legato, e
il prelato vice-legato. La decima
terza del Bolognese, abbracciava
questo, con Bologna per capitale,
considerata la prima dopo Roma
nel dominio della santa Sede, e vi
risiedevano il Cardinal legato, e il
prelato vice-legato.
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I governi di dette provincie, e
città principali si affidavano a' pre-
lati : i minori governi si davano ai
dottori in jus, che venivano rimes-
si e trasferiti da uno ad altro go-
verno secondo le circostanze, i loro
portamenti, e i bisogni. Così dicasi
de' prelati, governatori, vice-legati,
e vice-presidente di Urbino. Ecco
il novero de' prelati che risiedevano
in qualità de' governatori in
Roma, e nelle città dello stato ec-
clesiastico per ordine alfabetico. Si
intende, che in Roma risiedeva il
prelato governatore, posto che por-
ta al cardinalato, con suo tribuna-
le. Le città erano Ancona, Ascoli,
Camerino, Città di Castello, Civitavecchia,
Fabriano, Fano, Fermo,
Prosinone, Jesi, Loreto, cioè della
città e della s. Casa, Macerata, Mon-
talto, che veramente era presidato,
Narri, Norcia, con titolo di prefettu-
ra, Orvieto,, Perugia, Rieti, Sabina,
Sanseverino, Spoleto, Todi, Viter-
bo, Terni, e Tivoli.
In Urbino, come dicemmo, ora-
vi un prelato presidente, posto
cardinalizio, con altro prelato vice-
presidente : anzi talvolta i Pontefi-
ci nel creare Cardinali i presidenti
di Urhino, dopo il concistoro, per
mezzo del Cardinal segretario di
stato gliene parteciparono la no-
tizia, che ad essi recava un corriere
pontifìcio insieme al herrettino ros-
so, e quindi per un ablegato pon-
tificio rimettevano loro la berretta
cardinalizia, recandosi poi in Roma
tali presidenti fatti Cardinali. Altrettanto
dicasi del presidente in A-
vignone, e contado Yenaissino, che,
come diremo, era successo agli an-
tichi legati. Di fatti il numero 148
del Diario di Roma del 1776,
riporta, che al presidente Durini
da Pio VI creato Cardinale, fu