Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

DEA
110 poi che allora era giunto il
regno dello Spirito Santo, e che la
religione si doveva ridurre ad un
colto tutto interiore, al quale nien-
te dovessero nuocere le esteriori ope-
razioni, qualunque esse si fossero.
Non è meraviglia pertanto che si
facessero leciti gli eccessi più turpi
e discendessero alle più abbomine-
voli nefandi là. Un certo Guglielmo,
orefice, era il capo di questi
deliranti; egli predicava che dentro
cinque anni da quell'epoca, il mondo
era per essere colpito da quat-
tro flagelli: la fame, la guerra, il
tremito to, e il fuoco dal cielo. Quat-
tordici di questi fanatici furono ar-
restati e condotti al concilio, che si
teneva in Parigi; vennero ammae-
strati, ma inutilmente. Fu quindi
pronunciata la condanna di morte,
e dieci di loro furono abbruciali
nel dicembre del 1210. Vennero
eziandio condannati e bruciati gli
scritti di Almerico e di David; cosa
che diede il crollo alla nuova
setta, la quale in brevissimo tempo
finì.
DA VILA Francesco, domenicano
spagnuolo , fioriva verso 1' anno
i6o3. Abbiamo di lui un trattato
della confessione, e dell'assoluzione,
ed un altro della grazia, oggidì
peraltro quasi sconosciuti.
DAZI. V. Gabèlle.
DEABOLI. Sede vescovile della
prima provincia di Macedonia, chiamata
ancora Lelosphro, o Diavoli.
Questo vescovato della diocesi del-
l'illiria, suffragane© della metropo-
litana di Tessalonica, ebbe due ve-
scovi residenti.
DE-ANGELIS Jacopo, Cardina-
le. Jacopo De-Angelis fu nobile di
Pisa, e nacque a' 1 6 giugno 1 6 1 1
Innocenzo X lo creò governatore
di Narni, di Fabriano e d'Jesi; e
.
DEC i65
Alessandro VII, succeduto ad Inno-
cenzo nel i655, Io trasferì af posto
di ponente del buon governo
votante di segnatura. Quindi, nel
1 G6cj, fu crealo arcivescovo d' Ur-
bino ; ma volendo quivi adoperarsi
al ristabilimento della disciplina e
della morale con modi piuttosto
forti e severi, n'ebbe dispiaceri per
modo che, rinunziata quella chiesa,
fu costituito da Innocenzo X segre-
tario de' vescovi e regolari. Ma di
quest' uffizio neppur prese possesso;
che il Pontefice lo destinò a segre-
tario della visita apostolica, e po-
scia vicegerente del Cardinal vica-
rio. Innocenzo XI poi, creato nel
1676, volle mostrare quanta buona
stima nutrisse pel De-Ange-
lis, e quindi lo assunse alla dignità
cardinalizia col titolo di s. Maria
in Araceli. Morì in età d'anni 84,
e la sua tomba fu in Barga nella
Garfagnana. Quanto egli fosse degno
di alta riputazione, lo si può
argomentare dall' aver egli avuti
parecchi voti nel conclave per la
suprema autorità Pontificia.
DEBELTUS, o DEVELTUS, seu
Zagorìa. Sede episcopale nella pro-
vincia d'Emimonte, nell'esarcato di
Tracia, sotto la metropoli di Adria-
nopoli, ed eretta nel secolo quarto.
Essendo stata data la città ai bul-
gari dopo che si convertirono al
cristianesimo, divenne la loro sede
metropolitana , allorquando furono
cacciati dall'imperatore Basilio. Laonde
in seguito il Papa Innocenzo
III trasferì i suoi diritti metropo-
litici a Ternobia. Nel quinto se-
colo, il vescovo di Debeltus lo era
pure di Sozopoìi, e sei vescovi qui-
vi ebbero sede.
DECALOGO. V. Comandamenti
di Dio.
DECANO o DECANATO, Z?e-
,