Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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3o6 DIA. « il principale atto del suddiaco- » no sia di offerire al diacono il » calice vacuo, e la patena vacua. » E se l' imperatore romano deve » avere 1' ordine suddiaconale. V. *» Y articolo .Imperatore. Specie diverse dei diaconi, e loro denominazioni. A voler accennax-e per ultimo le diverse denominazioni de'diaconi, diremo che Diaconus circumlustrator fu chiamato 1' Arcidiacono (Fedi), dignità ecclesiastica, ch'è quanto a dire capo de'diaconi. Diaconus regifììtrtrius era' quello mi i Pon- tefici commettevano la cura e gli uffizi, dei quali parlammo all'articolo Diaconie Cardinalizie, di qualche regione di Roma, prima conte- nente due rioni, e poi uno solo; e perciò i sette diaconi regionari della Chiesa Romana, che sotto san Silvestro I furono chiamati Diaco- ni Cardinales, siccome destinati per una chiesa determinata, detta diaconia di quel rione, in progres- so di tempo divennero quattordici, e poscia superarono un tal numero. Dice il Tamagna, Origine e prerogative de' Cardinali 3 nel tom. I art. II, che i diaconi Cardinali presero il titolo dalla chiesa, o dal predio, che amministravano. Qui noteremo, che all' articolo Ordinazioni dei Pontefici {Vedi), incominciando da s. Pietro sino al secolo IX, regi- strandosi ad ogni Papa le ordinazioni, si vedrà quanti diaconi ognuno ordinasse. A cagione poi dei crescenti e gravi affari del governo della Chiesa universale, i Pontefici fecero eseguire le ordinazioni dai Vicari di Roma; qualche esempio tuttavia di ordinazioni fatte dai Pa- DIA pi, si rinnovò sotto Benedetto XIII, facile ad esercitare le episcopali funzioni. I Diari di Roma, a' ri- spettivi tempi, ne riportarono il no- vero ; ed il numero 1 1 1 5, dell'anno 127.4, descrive l'ordinazione, che fu fatta da lui nella cappella Paolina del palazzo apostolico,di trentasei individui, compresi quelli della prima tonsura, consagrando inoltre in vescovo di Biseglia certo fi*. Antonio da Frosinone o Frosolone della famiglia Pacicco. Il Novaes riporta, che alla metà di luglio di detto anno, Benedetto XIII conferì in due giorni il diaconato e presbiterato al Cardinal Pietro Ottoboni, nipote di Alessandro Vili, che trat- tenne colle consuete formalità alla sua tavola a pranzo. Nel 1747» Benedetto XIV, volendo promovere al cardinalato il real duca di Yorck, dopo celebrata la messa nella sua cappella segreta, gli conferì la prima tonsura, e più tardi nella medesima cappella, i quattro ordini minori, e poscia il suddiaconato, e diaconato ec. Pio VII promosse al presbiterato un prelato, che avea ricevuto molto tempo prima gli altri ordini da Clemente XIII, giac- ché niuno senza autorizzazione del Papa, può ordinare colui che ha ricevuto qualche ordine minore da alcuno de' suoi predecessori. Continuando a dire sui diversi nomi de'diaconi, fu detto Diaconus Palatinus, et Basilicarius quello, che ministrava al Romano Pontefice, quando celebrava nella basilica lateranense, o nella basilica vaticana, e fu appellato Diaconus stationa- rius quello, che ministrava al medesimo nella chiesa ove era la stazione.Fu detto Diaconus testinwnialis quello , che assisteva al vescovo mentre pre- dicava. Diaconi selvatici chiamami io
DIA alcuni luoghi, e particolarmente nel regno di Napoli, alcuni uomini meramente secolari e timorati di Dio, assunti dai vescovi al perpetuo servizio delle chiese, e destinati per sempre ad alcuni ministeri, e funzioni ecclesiastiche , differenti dai chierici coniugati, imperocché questi ponno essere tali eziandio, senza avere mai avuto ordine alcuno clericale, quantunque godano per decreto di Gregorio XV l' ecclesiastica immunità. Determinati sono però essi ad un dato numero per ovviare all' eccedente numero, che ne potessero creare i vescovi in pregiudizio della camera e giu- risdizione regia , cioè quattro in servigio del vescovo, e della chiesa cattedrale, due delle chiese collegia- te, ed uno di quelle parrocchiali, o altre chiese inferiori, bisognose di servizio, come negli ospedali. Essi, sebbene sieno eletti dal vescovo, o dal capitolo della cattedrale in sede vacante, e durino anche dopo la morte del vescovo, non godono nulladimeno dell'immunità, ovvero del privilegio del foro, se attualmente non sono al servigio delle medesime chiese ed ospedali; e questo solamente nel foro criminale, non nel civile, eccettuato tuttociò che spetta alla persona propria del medesimo diacono selvatico; ma non sono esenti dagli altri pesi del foro, e perciò sono tenuti come persone laiche, alle collette , ed alle altre funzioni fiscali, e pesi camerali. Pos- ilo essere privati dai vescovi di tal ministero quando si rendono faci- norosi, ovvero per diversi pubblici eccessi, laonde giustamente conviene loro il nome di diaconi selvatici, perchè godono una piccola ombra dello splendore, e dignità ecclesiastica. V, Ant. JN'avar., in Summ, DIA 3o 7 Ballar. Comment. 5o de dìac. sei- vatic, fog. 77. 11 Sarnelli, nel toni. X nella lettera LXXII, ha trattato » Se il chierico, che non ha « i requisiti del concilio, perda af- » fatto il privilegio del foro, e dei » diaconi selvaggi". Al numero io di tale lettera il Sarnelli riporta un decreto sui diaconi selvaggi del regno di Napoli, della sagra con- gregazione de'Cardinali: *» negotiis » regni neapoletani praeposita etc. » declaravit ", 1623 22 junii . Aggiunge quindi il dotto scrittore, che si chiamano diaconi, cioè ministri o serventi selvaggi, perchè destinali per lo più alle chiese di campagna, benché sieno serventi anche a quelle della città, come ri- sulta dall'allegato decreto, che pul- si legge nel Diana, 82 n. 46. Fi- nalmente il Sarnelli nel tom. VIII, scrivendo la lettera XX, « Se sia « lecito che il prete faccia l'ufficio » di diacono ", di che si parla ah l'articolo Diaconato, dice dell'uffìzio del suddiacono, o diacono, eh'estìr- citano i preti essendo canonici, ed annoverati in tali ordini, giacché il concilio di Trento prescrisse, che in ogni cattedrale il capitolo si compo- nesse dei tre ordini di preti, diaconi, e suddiaconi, e in proporzione i diaconi e suddiaconi fossero nella to- talità la metà del numero de'preti. Nella basilica patriarcale lateranense, che è la prima chiesa del mondo cattolico, e che è la cattedrale di Pioma e del Papa, evvi il capitolo eziandio diviso negli ordini di preti, diaconi, e suddiaconi. Quindi è degno di osservazione che non solo tra i diaconi e suddiaconi vi sono de'vescovi, ma anco de'patriar- chi. Da ultimo il defonto monsignor Piatti, patriarca di Antiochia e vicegerente di Pioma, era canoni"
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