Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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cellieri, loco citato pag. 72, che madama
fu titolo privativo una volta
delle regine, e delle principesse del
sangue reale,' e fu usato dagli An-
gioini quando montarono sul trono
di Puglia e Sicilia. Piitornando al
titolo di Dama, aggiungeremo che
le dame nella corte di Francia fu-
rono introdotte sotto il re France-
sco I, forse avendone preso l'idea
dalle corti italiane, per cui allora
venne creato il titolo di Dama del
palazzo. Caterina de' Medici, per
un raffinamento di politica, chiamò
alcune damigelle di onore, tolte tra
le fanciulle del più alto grado, non
tanto perchè ad essa servissero di
compagne, quanto per potersene
valere come di un mezzo più adat-
to a favorire i suoi disegni per i-
scoprire destramente i segreti dei
grandi del regno. Il Vossio dimostra,
che da Domina discende Do-
micella, e da questa Damigella,, e
Damoiselle, come avverte anche il
Carpentier.
DAMASCENI Peretti, Cardinale.
V. Peretti.
DAMASCO, Damascus. Città ar-
civescovile della Turchia Asiatica,
nella Siria, capoluogo del ragguar-
devole pascialatico del suo nome, e
residenza del pascià. Trovasi situa-
ta in una fertile pianura, e sì amena,
che fu chiamata il più vago
paradiso dell' Asia . E posta
a' piedi del versatolo orientale del
Lihano , ed è cinta di bellissimi
giardini, e di ridenti case cam-
pestri. Viene irrigata dal Parade,
il Chyssorrhoas degli antichi, e da
altri piccoli corsi d'acqua, derivanti
da questo fiume, i quali vanno a
riunirsi in un alveo solo, che a poca
distanza da questa città torma
un lago ricco di pesci. Damasco è
molto più lunga che larga, anzi
D A M
strettissima nel mezzo, andando ad
allargarsi verso l' estremità. Ha nove
porte, ed è circondata ila mu-
raglie mezzo rovinose, non che fian-
cheggiata d;i torri con fosse. E for-
tificato parimenti da torri con fosse
il castello che la difende. L'aspetto
di Damasco è triste e monotono,
non avendo come altre città dell'oriente
veruna piazza pubblica. Le
case sono semplici all' esterno ; ma
di una grande magnificenza al di
dentro. Oltre gli addobbi fastosi,
ed i loro bei tappeti, ordinariamente
hanno esse un vasto cor-
tile quadrato, con alberi odoriferi,
e belle fontane di marmo, che conducono
1' acqua ad ogni angolo del-
l' abitazione. Le strade sono ben
lastricate, ed adorne di ricchi ba-
zar ben fabbricali, di bagni super-
bi, e di caffè detti cavenech, appa-
rati con buon gusto. Quello detto
Chan-verdy, ossia caffè de' rosai, è
rinomato in tutto l'oriente. Gran-
dissimi sono i sobborghi, ma di forma
irregolare. Uno de' monumenti
i più curiosi di Damasco è il ser-
raglio o palazzo del pascià osservabile
anche per la sua grandezza. Vi
si distingue il Ran, od ospizio prin-
cipale eretto da Asad pascià, e quello
di Solimano pascià. Numerose
sono le moschee, essendo il popolo
fanatico pel maomettanismo. La più
bella è la Zekia, o gran moschea,
un tempo cattedrale dedicata a s.
Giovanni Battista, che vuoisi edifi-
cata dall' imperatore Eraclio. Questo
superbo edificio è di architettura
corintia, e di forma oblunga, ed
ornata di due minereti, sormontati
da una cupola in pietra. Al di fuo-
ri della sua facciata sostenuta da
enormi colonne di granito rosso, si
osserva una magnifica fontana, la
acqua della quale cade da venti