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206 DEL tifile città loro assentiate: Anagni, Assisi, Cascia, Cingoli , Città della Pieve, e Civita Castellana, Cometa, Ferentino, Foligno, Matelica, Monte s. Giovanni, Nocera, Osimo, Ter- racina, Valentano, Veroli, Vetralla, e Visso. Ma divenuto imperatore dei francesi Bonaparte, meditò nuovamente l'intera occupazione dello sta- to pontifìcio, che effettuò nel 1809, facendo imprigionare Pio VII, e quindi trasportarlo altrove a' 6 luglio 1809. La divina Provvidenza avendo annientato il trono dell'imperatore de' francesi , Pio VII ritornò trionfante in Roma nel 181 4, e non andò guari che potè ricuperare gl'interi dominii pontificii, meno Avignone e il contado Venaissino, pei quali emise quelle proteste di cui parlammo altrove: laonde nel i8i5 alle provincie ricuperate nel 18 14 si aggiunsero quelle delle marche di Ancona, di Macerata, e di Fermo, il ducato di Camerino, il ducato di Benevento, e di Ponte Corvo, e le provincie di Roma- gna, Bologna, e Ferrara conosciute sotto il nome di legazioni, eccet- tuata la parte della legazione di Ferrara, posta sulla riva sinistra del Po, che restò all'Austria. Quin- di col moto proprio dei 6 luglio 18 16, Pio VII pubblicò la classi- ficazione delle delegazioni apostoliche coi rispettivi governi distrettuali. Roma ed il suo distretto si com- posero di tal capitale, de'luoghi sub- urbicari, e de'governi di Tivoli, e Subiaco. Qui noteremo che, avendo Pio VII concesso facoltà ai ba- roni di rinunziare i feudi che possedevano, quasi tutti lo fecero ad eccezione di pochi, come dei feudi del senato e popolo romano, di Brac- ciano, Soriano ec. ec. Lo stalo fu di- DEL viso in undici provincie, cioè Romagna, Bologna, Ferrara, Urbino, Ma- rittima, e Campagna, Sabina, Patrimonio, Umbria, Camerino, Marca e Benevento. Furono dichiarate delegazioni apostoliche di prima classe le provincie di Romagna, Bologna e Ferrara; di seconda classe Marittima e Campagna, il Pa- trimonio, cioè Viterbo, perchè Ci- vitavecchia fu annoverata fra quelle della terza, 1' Umbria, le Mar- che, meno Ascoli che fu posta in terza classe; ed a questa appartennero le provincie di Sabina, di Camerino, e di Benevento. Finalmen- te le legazioni si divisero in quattro con altrettanti Cardinali legati e prelati vice-legati con residenza nelle rispettive capitali, cioè Bologna, Ferrara, Forlì, e Ravenna. Le delegazioni si fissarono a quattordici, e sono Urbino e Pesaro, Anco- na, Fermo, Frosinone, Macerata, Perugia, Spoleto, Viterbo, Ascoli, Benevento, Camerino, Civitavecchia, Rieti, e Comarca di Roma. Di ogni delegazione fu dato il governa- ruento ad un delegato apostolico prelato, ad eccezione della Comarca, la quale componendosi in principio dei distretti di Tivoli, e Su- biaco, ognuno ebbe un dottore a governatore. Appena esaltato al trono ponti- fìcio Leone XII, senti il bisogno di un nuovo, e più regolare riparto dello stato ecclesiastico, per cui alcune delle piccole delegazioni apostoliche furono da lui riunite ad altre, e poscia col moto-proprio dei 21 dicembre 1827, pubblicò le analoghe provvidenze, le principali di cui sono del seguente tenore. Lo stato ecclesiastico è diviso in tredici delegazioni, oltre la Comar- ca di Roma. Le delegazioni, ov' è
DEL destinato un Cardinale, prendono il nome di legazioni, ed il Cardi- nale ha il titolo, e tutti gli onori di legato con quelle speciali prero- gative, che gli vengono attribuite con lettere in forma di breve. I nomi delle attuali legazioni sono i seguenti : Bologna, Ferrara, Forlì, Ravenna; e quelli delle delegazioni, sono Pesaro e Urbino, Ancona, Fermo, ed Ascoli, Frosinone con Pontecorvo, Macerata e Camerino, Perugia, Spoleto, Rieti, Viterbo e Civitavecchia, Benevento. Le delegazioni riunite di Pesaro e Urbino, Fermo ed Ascoli, Mace- rata e Camerino, Spoleto e Rieti, Viterbo e Civitavecchia, saranno sem- pre contraddistinte con ambedue i nomi. In uno dei due capiluoghi delle delegazioni riunite farà residenza il delegato, e nell'altro, in cui non lascierà di dimorare per quel tempo che crederà alla circostanza più opportuno, vi sarà stabilmente un luogotenente colle attribuzioui che gli saranno fissate. La Comarca di Roma, in quan- to all'amministrativo , sarà regolata come le delegazioni, ed il prelato destinato al regime della medesima, assumerà il titolo di presidente. Le legazioni, delegazioni , e la Comarca saranno ripartili in pode- sterie. I legati, delegati , e presidenti della Comarca eserciteranno sotto la dipendenza de'dicasteri superio- ri per tutto ciò, ch'è conservato nelle rispettive loro attribuzioni, la giurisdizione in tutti gli atti di governo, e di pubblica amministra- zione, eccettuati tutti gli affari, che per ragion di materia spettano alle podestà ecclesiastiche , que'che riguardano bordine giudiziario civile, DEL 207 que'che appartengono all'ammini- strazione del pubblico erario , e quei che nelle provincie di Bolo- gna, di Ferrara, Ravennane Forlì fossero attribuiti a speciali com- missioni pel regolamento delle acque. I luogotenenti de'capoluoghi delle quattro delegazioni riunite dipenderanno assolutamente dal prela- to delegato. Ne' casi di assoluta ur- genza potranno prendere una mi- sura provvisoria, dandone parte al delegato per la definitiva decisione. Presso ogni legato e delegato saranno due assessori pel disbrigo degli affari, uno per i civili, Tallio per i criminali. I medesimi dovranno dipendere dal legato, o delegalo. Sotto gli ordini di ciascun lega- to, o delegato, e del presidente della Comarca, vi sarà un segretario generale, il quale avrà un numero di subalterni proporzionato al bisogno. I governatori di primo e secondo ordine dipenderanno direttamen- te dai legati, delegati, e presidente della camera nell'esercizio delle loro funzioni, eccettuali i casi di urgen- za, ed eccettuate quelle attribuzioni, che riguardano l'ordine giudiziario, civile e criminale, che saranno tli loro competenza. I delegati dovranno essere prelati, come ancora il presidente della Comarca. I legati , delegati , il presidente della Comarca, i luogotenenti , gli assessori, i governatori di primo e secondo ordine , ed i segretari ge- nerali, saranno tutti nominati dal sovrano. Per i legati, delegati , il presidente della Comarca, i luogotenenti, gli assessori , e i governatori di primo ordine, si spedirà il breve: per gli altri si spediranno le lettere patenti.
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