Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...
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C UN<br />
battè anche moneta. Molto favoleg-<br />
giarono gli antichi scrittori sulla famosa<br />
caverna, che trovasi nei <strong>di</strong>ntorni<br />
<strong>di</strong> questa città , supponendo<br />
che avanti la sua fondazione ser-<br />
visse <strong>di</strong> ritiro alla celebre sibilla ,<br />
che quivi rendeva i suoi oracoli, e<br />
che <strong>di</strong>cesi sia stata consultata an-<br />
che da Enea approdato in Italia.<br />
Fra le rovine antiche si osserva an-<br />
cora un arco <strong>di</strong> pietra, <strong>di</strong> settanta<br />
pie<strong>di</strong> <strong>di</strong> altezza sopra venti <strong>di</strong> lar-<br />
ghezza, che riunisce due colline, e<br />
gli avanzi <strong>di</strong> qualche tempio, come<br />
pure grotte, e sotterranei nei suoi<br />
<strong>di</strong>ntorni.<br />
CUNEGONDA (s.), figlia <strong>di</strong> Sigifredo,<br />
primo conte <strong>di</strong> Luxemburgo,<br />
o <strong>di</strong> Adesvige, fu moglie ad<br />
Enrico, duca <strong>di</strong> Baviera, eletto dap-<br />
poi re dei Romani, e ricevette con<br />
lui la corona imperiale in Roma<br />
da Benedetto Vili, l'anno ioi4- Il<br />
voto <strong>di</strong> perpetua verginità, che avea<br />
fatto prima del suo matrimonio, rimase<br />
inviolato per tutta la sua vi-<br />
ta, condotta nella più perfetta santità<br />
dei costumi. Ma siccome non<br />
è virtù su questa terra, che non si<br />
tenti <strong>di</strong> oscurare, per la malignità<br />
dei perversi essendo accusata calun-<br />
niosamente d' illecita tresca, fu sog-<br />
gettata alla prova del fuoco, secondo<br />
la costumanza <strong>di</strong> quei tempi, e, co-<br />
si Id<strong>di</strong>o permettendo, vi riuscì ille-<br />
sa. Sarebbe lunga cosa il descrivere<br />
le varie opere segnalatissime <strong>di</strong> pie-<br />
tà e beneficenza, che a lei sugge-<br />
riva un' ardente carità verso Id<strong>di</strong>o<br />
e verso il prossimo, e nel fondar<br />
vescovati, nel fabbricar monisteri,<br />
nel decorar chiese, nel sovvenire ai<br />
poveri tanto profuse, da esaurire<br />
intieramente il ricchissimo suo patrimonio.<br />
Morto il marito, 1' anno<br />
10245 deliberò <strong>di</strong> rendersi religiosa<br />
nel monistero <strong>di</strong> Kaffungen da lei<br />
CUN 2.3<br />
fondato, ed il giorno anniversario<br />
della morte <strong>di</strong> Enrico suo sposo,<br />
ne ricevette il velo per le mani del<br />
vescovo <strong>di</strong> Paderbona. Tutto che<br />
forma l'elogio <strong>di</strong> una perfetta re-<br />
ligiosa era proprio <strong>di</strong> lei, e tanto<br />
eroica fu la sua virtù della u-<br />
miltà, che niuno avrebbe mai so-<br />
spettato la sua primitiva grandezza.<br />
La sua morte, che avvenne a' <strong>di</strong> 3<br />
<strong>di</strong> marzo dell'anno io4o, fu a tutti<br />
argomento <strong>di</strong> altissimo dolore. Le<br />
sue spoglie mortali furono riposte<br />
a Bamberga, accanto a quelle del<br />
marito, né andò molto tempo che<br />
la sua tomba <strong>di</strong>venne celebre anche<br />
per la operazione dei miracoli. In-<br />
nocenzo III ne fece la solenne ca-<br />
nonizzazione l'anno 1200.<br />
CUNEGONDA (s.) era figlia <strong>di</strong><br />
Belo IV re <strong>di</strong> Ungheria, e <strong>di</strong> Ma-<br />
ria figliuola <strong>di</strong> Teodoro Lascaris,<br />
imperatore <strong>di</strong> Costantinopoli. Quantunque<br />
unita in matrimonio con<br />
Boleslao il Casio, sovrano della<br />
bassa Polonia, visse mai sempre<br />
nella virginale continenza, così permettendo<br />
un reciproco voto <strong>di</strong> ca-<br />
stità. A questa egregia virtù ella<br />
aggiunse una pietà singolare verso<br />
Id<strong>di</strong>o, ed una liberalità non or<strong>di</strong>-<br />
naria verso i poveri e gì' infelici,<br />
non <strong>di</strong>sdegnando ella stessa <strong>di</strong> vi-<br />
sitare e servire i malati nei pubbli-<br />
ci spedali. Morto il marito nell'anno<br />
1279, vesti l'abito delle reli-<br />
giose <strong>di</strong> s. Chiara, nel monistero<br />
<strong>di</strong> Sandecz, eretto non molto prima,<br />
e in questo morì nella bene-<br />
<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> tutti a' dì 24 luglio del-<br />
l'anno 1292. La sua memoria è<br />
preziosa, particolarmente nella <strong>di</strong>o-<br />
cesi <strong>di</strong> Cracovia, ed in altri luoghi<br />
della Polonia. Alessandro Vili la<br />
innalzò all' onore degli altari nel-<br />
1' anno i6qo.<br />
CUNEO (Cuneen.). Città con resi-