Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

DAT
articoli. Al citato articolo Dataria
si parla della data grande, e delia
data piccola, e dell'uffiziale prefetto
delle date.
Il Parisi, Istruzioni, ec. per la
Segretaria, parlando della data del-
le lettere, e biglietti, dice che nel-
la data, oltre il luogo, il giorno, il
mese, e l'anno, si pongono talvolta
anche altre circostanze, come
l'ora, e la partenza del corriere.
Svetonio, al cap. 5, narra di Augusto
: Ad epistolas omnes horarimi
quoque tnomeuta, nec diei modo,
sed et noctis, quibus datae signifi-
carenlur, addebat. E Cicerone, epist.
4 ad Brutum : Tuas (literas) accepi
Djrrachio datas, l'esperi. Se-
condo il cerimoniale epistolare scri-
vesi la data in fine della lettera,
o nella stessa riga, in cui si è per
1' ultima volta ripetuto il titolo,
come di Vostra Signoria , Roma
i.° gennaio 1 843, o una riga più
sotto, ed ora a destra, e talvolta
a sinistra. Ognuno però segue l'uso
della corte, e dei luoghi in cui scri-
ve. A quelli poi, ai quali non si
dà alcun titolo, la data si pone in
cima, ed alcuni anche la pongono
in fine; ma nelle lettere confidenziali
si pone la data , o in cima
ovvero in fine come più piace. Nei
biglietti la data ponesi nella colonna
sinistra del foglio, per esempio:
Di casa 11 agosto 1842^ Dalle
stanze del Vaticano; Dalle stanze
del Quirinale; Dalle stanze di
Montecitorio ; Dalla segretaria di
Consulta; Dal palazzo reale, ec.
Alcuni pongono la data incontro
alla seconda o terza riga dello scrit-
to, altri più in basso del foglio
per usare, come dice monsignor
Fontanini nell' Elog. Ital., più con-
venienza alle persone eguali, o su-
periori. L'usanza del luogo, in cui
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si scrive, determina il sito più o
meno conveniente.
DATARIA apostolica. Tribu-
nale, che, sebbene sia il più nobi-
le, ed il più cospicuo della santa
Sede, e della città di Roma, pure
è posto per terzo nell'ordine gerar-
chico, dopo quello della penitenzie-
ria, e cancelleria apostolica, forse
perchè di un principio, ed origine
meno antica. Viene chiamata la
Curia graziosa, dappoiché nel tri-
bunale medesimo precisamente si
tratta di grazie, le quali principalmente
consistono in collazioni di
benefizi, riserve di pensioni, di de-
stinazioni di coadiutore per la fu-
tura successione, di concessione di
abiti ed insegue prelatizie, come
di cappa magna ec, di dispense di
irregolarità, nonché di assoluzioni,
dispense matrimoniali, ed altre si-
mili materie di vari generi. Col con-
ferimento delle provvisioni ecclesia-
stiche, si rimunerano, e gratificano
coloro, che sono benemeriti, e che
hanno prestato servigi alla Sede
apostolica, ed ai romani Pontefici,
non che servono a provvedere i
poveri, e meritevoli chierici. La fa-
coltà, e giurisdizione della dataria
si estendono per tutto dove il Pa-
pa è venerato per capo della Chie-
sa cattolica.
La dataria si mostra benefica e
generosa, siccome organo del Papa,
il quale per suo mezzo com parte
le mentovate provvisioni, dispense,
assoluzioni, ed altre cose proprie
di si importante, ed antichissimo
tribunale ecclesiastico. I suoi nu-
merosi, e distinti officiali sono chiamali
oracoli della voce, e mente
del Papa, come ne insegna il Cor-
rado, in Prax. Benefic, lib. I, cap.
1, num. g. Quindi è, che ai detti
ofliziali si deve prestare piena fede,