Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

Su CCR
ria di Roma, il primo e rapo dei
quali è il più anziano fra i cursori
nell'ammissione al ceto, e si distingue
col nome di Maestro de cur-
sori apostolici del Papa. Quale uf-
ficio fosse quello di cursore presso
gli antichi romani, si può vedere
nel Colombario de' liberti di Livia,
e de' Cesari, illustrato eruditamente
dal Gori, massime nell' iscrizione
CXLIV, pag. 168. Per altro il ti-
tolo di cursore, benché altre volte
abbia avuto relazione a varie cose,
prende la sua derivazione a veloci-
tate, come avverte il Sigonio nel
libro de Nominibus Romanorum ,
portandone in testimonio Tito Livio
, il quale asserisce che Lu-
cio Pipino fu detto Cursore appunto
per questo. Nell'epistola XII
del libro VII di Plinio, indirizzata
a Minuzio, si legge : Illud serio
vide, ut ìiiihi viaticum reddas, quod
impendi data opera, cursore dimis-
so. Sicché pare, che similmente ai
nostri cursori sia stato dato lo
stesso titolo, dalla prontezza onde
eseguiscono gli ordini supremi,
coli' accorrere ove faccia bisogno,
secondo i comandi del sommo Pontefice.
Il cursore apostolico fu anche
chiamato Correrario apostolico, Cur-
sor, viator apostolicus, perchè, siccome
a' tempi delle persecuzioni, la
primitiva Chiesa valevasi di corrie-
ri per portare le lettere dei vescovi,
avvertire i fedeli del tempo, e del
luogo delle assemblee ec ; in ap-
presso furono istituiti appunto i correari,
o cursori apostolici, come me-
glio si dirà. Ma, per distinguere i
cursori Pontificii dai cursori ese-
cutori dei tribunali civili, ci permetteremo
la seguente digressione.
Presso i nominati romani, secondo
il Bonanni, Gerarchia p. 490)
1 cursori vennero istituiti da Numa
CUIi
Pompilio re de' romani,, ed avevano
P incarico di congregare i sena-
tori alle sagre funzioni da quel
saggio principe stabilite, come di
inlimare i giorni festivi ec. Ad al-
tri cursori poi apparteneva citare
in giudizio i rei, e poscia significar
loro la condanna. In processo di
tempo, i cursori esecutori de' tribu-
nali civili, o agenti in materia ci-
vile di essi, furono appellati araldi,
uscieri, ed anche cursori. Gli araldi
sono in oggi, al dire del Martinet-
ti, Codice de' doveri, p. 4^4> f | ue '
ministri della verga nera, che por-
tano i comandi del governo, disciolgono
le camere, ed eseguiscono i
loro comandi. Gli araldi si cono-
scevano nell' antichità, e fra i greci
stessi. Erano questi o militari o ci-
vili. I militari in sostanza erano i
feciali, i quali minacciavano la spada,
ossia la guerra, in segno di un
diritto, o giurisdizione, che si pre-
tendeva da un popolo, o da un re.
I civili erano ufficiali, che stavano
agli ordini degli arconti, o dei re,
o dei consoli per far eseguire i loro
comandi nelle pubbliche adu-
nanze, ne' comizii, e ne' pubblici
spettacoli. Si racconta di Agamenno-
ne, re d' Argo, che spedi i suoi a-
raldi nella tenda di Achille per
fargli torre Briseide, la quale i greci
gli avevano data in ricompensa
del suo valore, e che Achille trattò
con rispetto gli araldi, come inviati
dei numi, sull'esempio di Mercurio,
eh' era araldo del cielo.
Gli uscieri, ed i cursori sono ri-
conosciuti in oggi per quegli nffi-
ziali, che servono l'esercizio con-
tenzioso, sia per chiamare i litigan-
ti al giudizio, sia per eseguire le
sentenze de' tribunali. Gli uscieri
furono così delti ab emulo, et in-
trodeundo , perchè cundo chiama-