Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...
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88<br />
DEC<br />
vanti il Pontefice s. Silicio, sono<br />
supposte ed apocrife, secondo il pa-<br />
rere de' critici. Col nome <strong>di</strong> decre-<br />
tali s' intendono quelle raccolte sot-<br />
to il pontificato <strong>di</strong> Gregorio IX,<br />
quelle raccolte da Bonifacio Vili,<br />
quelle chiamate Clementine e le Es-<br />
travaganti comuni, e quelle <strong>di</strong> Gio-<br />
vanni XXII. Queste decretali, <strong>di</strong>ce<br />
Van-Espen ne' suoi prolegomeni §<br />
V, sono da riceversi per jus comniune,<br />
e per tali furono ritenute da<br />
tutta la Chiesa. Pertanto eguale es-<br />
sendo la giuris<strong>di</strong>zione <strong>di</strong> qualunque<br />
romano Pontefice, perchè egua-<br />
le è in tutti il <strong>di</strong>vino primato, an-<br />
che le posteriori decretali, e le fu-<br />
ture universali, o pel comando, o<br />
per la natura della materia, saranno<br />
certamente costitutive del<br />
comune <strong>di</strong>ritto canonico.<br />
Le decretali adunque de' som mi<br />
Pontefici, prima <strong>di</strong> s. Siricio, che<br />
fu elevato alla cattedra- <strong>di</strong> s. Pie-<br />
tro nell'anno 385, sono apocrife,<br />
fuorché quelle che nomineremo <strong>di</strong><br />
cinque Pontefici de' primi tre secoli<br />
della Chiesa, cioè una <strong>di</strong> s. Clemente<br />
a' Corinti ; tre <strong>di</strong> s. Corne-<br />
lio a s. Cipriano, e a Fahio ve-<br />
scovi d'Antiochia coi frammenti <strong>di</strong><br />
quelle ; due <strong>di</strong> s. Stefano I, una <strong>di</strong><br />
s. Dionisio, ed altra <strong>di</strong> s. Felice<br />
I. Nel secolo IV ne ahhiamo due<br />
<strong>di</strong> san Giulio I, do<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> san<br />
Liberio ; ed otto <strong>di</strong> san Damaso<br />
I; tutte in<strong>di</strong>cate da monsignor<br />
Bortoli, Jur. Can. Instit. cap. 18,<br />
il quale ancora al capo seguente<br />
ad<strong>di</strong>ta le novantasette decretali<br />
apocrife inventate da Isidoro Mer-<br />
catore, ed attribuite ai Papi, che<br />
precedettero s. Gregorio I, elet-<br />
to neh' anno 5go. Ed è perciò,<br />
che non si ammettono quelle attri-<br />
buite a s. Anacleto Papa del io3,<br />
al quale si attribuirono tre lettere<br />
DEC<br />
decretali, la prima in<strong>di</strong>rizzata a tut-<br />
ti i vescovi e fedeli; la seconda ai<br />
vescovi d'Italia; la terza a tulli i<br />
vescovi. Gli eru<strong>di</strong>ti però non le ammettono<br />
come dettate da lui. E<br />
valga il vero, il ripeliamo, quasi<br />
tutte le lettere attribuite a' Ponte-<br />
fici sino a s. Siricio, sono respon-<br />
sive ad altre scritte a questi da ve-<br />
scovi, arcivescovi, e concili, non che<br />
a' fedeli per ricevere le istruzioni,<br />
e gì' insegnamenti ne' loro bisogni.<br />
Come dunque sarà da credersi, che<br />
sieno conservate le lettere respon-<br />
sive, quando ninna si è ritrovata<br />
finora delle missive? V. Lettere<br />
Apostoliche.<br />
Le due decretali, che corrono<br />
sotto il nome <strong>di</strong> s. Evaristo Papa<br />
del 112, ed imme<strong>di</strong>alo successore<br />
<strong>di</strong> s. Anacleto, una a tutti i ve-<br />
scovi dell'Africa, l'altra a tutti i<br />
fedeli dell'Egitto, sono dai critici<br />
egualmente <strong>di</strong>chiarate apocrife. Le<br />
due lettere decretali, attribuite a<br />
Sisto I del i32, una a tutti i fe-<br />
deli, l'altra a tutte le chiese, sono<br />
dai moderni poste nel numero del-<br />
le suppositizie. La lettera decretale<br />
del successore s. Telesforo, <strong>di</strong>retta<br />
a tutti i fedeli, ed a lui attribuita,<br />
porta seco il carattere <strong>di</strong> apocrifa.<br />
Due lettere si accordano da alcuni<br />
al Pontefice s. Iginio, una a tutti<br />
gli ortodossi, l'altra a' suoi compa-<br />
triotti ateniesi, le quali dai più dei<br />
critici non sono ricevute. Cinque de-<br />
creti ancora voglionsi <strong>di</strong>re <strong>di</strong> s. Iginio,<br />
e li riporta Graziano, ma<br />
non sono da tutti ammessi. Quat-<br />
tro lettere si riferiscono a s. Pio I,<br />
che, nell'anno i58, successe a s. Igi-<br />
nio; la prima a tutti i fedeli; la<br />
seconda a' fratelli d' Italia ; la terza<br />
e la quarta a Giusto vescovo <strong>di</strong><br />
Vienna. Tutte sono stimate apocri-<br />
fe dai moderni, quantunque da