Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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i86 DEC tre anni i chierici la decima, i laici, e gli ebrei la vigesima. A questi soccorsi promisero di aggiun- gerne ben altri maggiori i fioren- tini, i sanesi, i ragusei, i genovesi, i rodiani, e i bolognesi. Quindi Pio II, con bolla de' i5 gennaio i46o, pubblicò a tutto il mondo cattolico quanto in questo congres- so avea concbiuso. Dipoi Giulio III nel i555, assolvette l'imperatore Carlo V dalle censure, nelle quali potesse essere incorso, secondo le leggi stabilite da Leone X nel concilio lateranense V, per le decime esatte nel regno di Sicilia, e che dall' imperatore vennero procurate per sussidio della guerra nell'Africa. Ecco poi quanto il sagrosanto concilio di Trento nella sess. i5, can. 2 decretò sulle decime : » Non >•- bisogna tollerare senza castigo, » coloro, che procurano con di- » versi artifizi di sottrarre le deci- » me, che devono tornare alle chie- « se. — Il pagamento delle decime » è un debito, che devesi a Dio, » e quelli che ricusano di pagar- » le, o che impediscono gli altri dal » farlo, rubano la roba altrui ". Il santo concilio impone pertanto a chiunque è tenuto al pagamento delle decime, di qualunque stato, e condizione egli sia, che debba pagare in avvenire quelle, dovute per gius tanto alla cattedrale, come ad altre chiese , o a qualsivo- glia persona, alla quale sono legit- timamente dovute ; che coloro i quali le sottraggono, o impediscono che non vengano pagate, sieno scomunicati, e non abbiano 1' asso- luzione, se non dopo averne fatta restituzione. Nel 1571, s. Pio V, a motivo dell' alleanza che fece colla Spagna e colla repubblica di Venezia con- DEC tro Selim II imperatore de* turchi, e per le spese dell'armamento na- vale pontifìcio, composto di dodici galere, con mille e cinquecento uo- mini, impose le decime sopra gli ecclesiastici d' Italia ; quindi gli furono esibiti quaranta mila scudi d' oro all'anno dalle dodici congregazioni monastiche d' Italia, cioè cassinesi, certosini, lateranesi, Olive- tani, camaldolesi, del ss. Salvatore, vallombrosani, di s. Giorgio d'Al- ga, cisterciensi, girolamini, crocife- ri, e celestini. Durò questo peso alle dette congregazioni sino a Benedetto XIV. 11 medesimo s. Pio V confermò al re di Spagna Filippo II, l' indulto concessogli dal predecessore Pio IV pel mantenimento delle galere destinate alla guardia delle piazze marittime di Italia. Alla repubblica veneta per l'armamento s. Pio V accordò la facoltà di esigere per cinque anni dal clero duecentomila scudi. La strepitosa vittoria, riportata dai cristiani nel golfo di Lepanto, premiò tanto zelo , e tanti sagrifizi. Inoltre s. Pio V aggiunse dipoi alla bolla in Coena Domini, la disposizione, che niun principe, o sovrano, potesse imporre nuovi tri- buti ai ministri della Chiesa suoi sudditi sotto pena di scomunica, senza eccettuare alcun monarca, per cui se ne gravò inutilmente lo stesso Filippo II, suo alleato. Rammenteremo per ultimo, che Inno- cenzo XI, per la liberazione di Vienna, nella Germania, ed in Po- lonia, impose la decima parte dei beni ecclesiastici, e tre decime sopra il clero d'Italia, ed isole ad- iacenti mediante la costituzione 1 3 1 . Cum ab ipso de' 27 settem- bre i683, Bull. Rom. tom. Vili, p. 286. Nella costituzione dei 2 3
DEC novembre 1688, prorogò Io stesso decreto. Simili decime si trovano ordinate nella costituzione di Urbano Vili, a' 19 gennaio i63i, di Alessandro VII, a 24 marzo 1660, e di Clemente Xa'n marzo 1 674. Oltre gli analoghi articoli del Di- zionario, si possono consultare, il Durando di Maillane, Dizionario di diritto can. alle parole Decime, ed Ufficio j Van. Espen Jus civi- le univers. tom. I, part. 2, cap. 3, fol. 85 1 , La Combe, alla parola Decime ; il trattato sidle decime, di Dunod ; quello di Duperray; ed altri, non che il Dizionario di Pon- tas, alla parola Decime. Che le decime si pagassero dai gentili, col- l' offrire le loro primizie agl'idoli, cui adoravano, ne tratta il Rinal- di all'anno 44> nuca- 88: delle of- ferte poi, e decime de' primitivi cristiani, egli ne parla all'anno 5j, num 80. Si tratta inoltre delle decime, primizie, ed oblazioni nel sesto cap. delle Clementine, e nelle Estravaganti comuni. Nell'anno 1842 in Orvieto pei tipi del Pompei, un minorità conventuale, che vuoisi essere il vescovo odierno di Bagnorea, Gio: Ferrini, ha pubblicato un dotto Cal- colo ragionalo sulle ricchezze del clero cattolico. Quest' opuscolo contiene due disquisizioni, neila prima delle quali dimostrasi la ricchezza della tribù di Levi paragonata a quella di ciascuna delle tribù israelitiche, e delle dodici prese com- plessivamente. Nella seconda si cal- cola qual sia stato approssimativamente per ciascun ecclesiastico cattolico 1' annuo reddito de'beni della Chiesa nell'epoca più florida, fatto eguale riparto. Quindi ne de- riva il gran divario fra le ricchezze del sacerdozio dell' antica, e del- DEC iò 7 la nuova legge ; e si notano vari articoli relativi ai privilegi, ed e- senzioni accordate da Dio alla tribù di Levi, e la forma del governo di tutto quel popolo. Egualmente si fa parola di alquante imputazioni maligne contro il clero cattolico, e si ribattono; nonché si parla dei vantaggi apportati dal medesimo alla società. Finalmente viene riprodotto un breve articolo sul denaro straniero, che si percepiva in Roma per tasse, imposizioni ec. sui beni ecclesiastici prima dei noti sconvoglimenti di Europa. DECLANO (s.) fu il primo vescovo di Ardmore, nell' Irlanda, sede ora unita a quella di Lismo- re. Poco prima di s. Patrizio pre- dicò egli la fede agi' irlandesi, e morì nel sesto secolo. Era con gran divozione onorato da quei popoli. La sua festa ricordasi ai 24 luglio. DECOLLAZIONE di s. Gio. Battista. Questa festa ricorre nel giorno 29 di agosto. Per non dividere la storia della sua morte da quella della penitente sua vita, crediamo opportuna cosa il rimettere i nostri lettori all'articolo Giovanni Battista. Vedi. DECORIANA. Sede episcopale della provincia Bisacena , nell'Afri- ca occidentale, sotto la metropoli di Adramito. Pascasio, suo vescovo, intervenne al concilio lateranense, celebrato da s. Martino I romano Pontefice. DECRETALI. Epistolae decre- tales. Rescritti, decreti, o lettere a- postolicbe de' sommi Pontefici, che compongono il secondo volume del Diritto canonico. Si chiamano decretali perchè stabiliscono quello che bisognò fare, o pensare nelle diverse circostanze. Le decretali attribuite ai primi Papi, a-
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