Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...
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i$* DEC<br />
dantium canonum, la quale <strong>di</strong>poi<br />
venne appellata Decreto <strong>di</strong> Grazia-<br />
no. Altri stabiliscono tal pubblicazione<br />
all'anno ii5i. In esso Graziano<br />
principalmente procurò non<br />
solo <strong>di</strong> riferire i canoni, ma <strong>di</strong> con-<br />
ciliare, e concordare i <strong>di</strong>scordanti,<br />
e quelli fra loro contrari. Sotto<br />
lai nome vuoisi, che Eugenio III<br />
non solo approvasse Y opera , ma<br />
che ne or<strong>di</strong>nasse l'insegnamento<br />
nelle università, come si pratica al<br />
presente, giacché prima Pio IV , e<br />
poscia s. Pio V, deputarono uomini<br />
dottissimi, acciò emendassero<br />
il Decreto <strong>di</strong> Grazianoj operazione,<br />
che venne approvata da Gregorio<br />
XIII, in un agli altri libri canonici.<br />
Questa collezione si <strong>di</strong>vide in tre<br />
parti ; la prima tratta delle persone, e<br />
contiene 101 <strong>di</strong>stinzioni; la seconda<br />
parla dei giu<strong>di</strong>ci , ed è <strong>di</strong>visa<br />
in 36 cause; la terza, che appar-<br />
tiene alle cose, comprende un trat-<br />
tato della consagrazione } <strong>di</strong>viso in<br />
cinque <strong>di</strong>stinzioni. Si forma il De-<br />
creto <strong>di</strong> Graziano con lunghi estrat-<br />
ti della sagra Scrittura, dei cano-<br />
ni apostolici, dai concili generali, e<br />
particolari, delle decretali de' sommi<br />
Pontefici, dalle opere dei santi<br />
padri , e scrittori ecclesiastici , dai<br />
libri del <strong>di</strong>ritto civile dei romani,<br />
dai capitolari dei re francesi , dai<br />
rescritti imperiali, e finalmente dal-<br />
l'istoria <strong>ecclesiastica</strong>, e dalle <strong>di</strong>spo-<br />
sizioni pontifìcie. Questa importan-<br />
tissima opera non va esente da er-<br />
rori, ed equivoci significati; laonde<br />
fu commentata da Dido Cuvaruvia<br />
, da Antonio Conti , e da<br />
Antonio Agostini, chiamati corret-<br />
tori romani del <strong>di</strong>ritto <strong>di</strong> Grazia-<br />
no , siccome a ciò deputati dai<br />
menzionati Pontefici. Il commento<br />
si pubblicò col titolo : Einendalio<br />
Gruziani. Inserì ancora Graziano<br />
DEC<br />
nel suo Decreto, delle leggi civili,<br />
delle rubriche , e molte sue opi-<br />
nioni, per cui tra i dottori è con-<br />
troversa l'autorità <strong>di</strong> queste, essendo<br />
Graziano un uomo privato, senza<br />
autorità <strong>di</strong> promulgar leggi. Che<br />
il decreto <strong>di</strong> Graziano contenga<br />
molti errori, il rilevò anche il dotto<br />
vescovo Sarnelli nel tom. V delle<br />
Leti. Eccl. lettera XXIX, Se i<br />
detti <strong>di</strong> Graziano possano chiamarsi<br />
canoni. Tuttavolta sull'autorità del-<br />
la collezione <strong>di</strong> Graziano è a con-<br />
sultarsi il p. Mamachi, che ne trat-<br />
ta eru<strong>di</strong>tamente nella sua opera:<br />
Degli acquisti delle mani morte<br />
lib. 2, par. 2, cap. 3, pag. 38.<br />
Dopo Graziano la prima colle-<br />
zione delle decretali fu fatta dal<br />
preposto Bernardo Circa Papiense<br />
sotto Alessandro III , e conteneva<br />
le costituzioni emanate dai concili,<br />
e dai padri, tralasciate da Grazia-<br />
no. Altri <strong>di</strong>cono, che i corpi delle<br />
decretali fossero formati dal detto<br />
preposto <strong>di</strong> Pavia, in<strong>di</strong> vescovo <strong>di</strong><br />
Faenza, verso l'anno 1190. Altra<br />
collezione ne fu fatta da Giovanni<br />
Gallese, o Vallese <strong>di</strong> Volterra, che<br />
nella sua opera riunì le decretali<br />
precedentemente raccolte dall' ab-<br />
bate Gilberto, e da Alano vescovo<br />
<strong>di</strong> Auxerre. Altra venne compilata<br />
da Bernardo, arci<strong>di</strong>acono <strong>di</strong> Compostella,<br />
nei primi anni d'Innocenzo<br />
III, la qual collezione ebbe corso<br />
per alcun tempo sotto il titolo <strong>di</strong><br />
Romana compilalio. Però tutte le<br />
mentovate collezioni furono fatte<br />
<strong>di</strong> privata autorità. Ma nel medesimo<br />
pontificato d' Innocenzo III<br />
Pietro Beneventano , della nobile<br />
famiglia Collevaccino , cappellano,<br />
e notaio pontifìcio, formò un corpo<br />
<strong>di</strong> lettere decretali. Questa opera,<br />
nella quale il <strong>di</strong>ligente collettore<br />
raccolse in cinque libri le decretali