Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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3o CUR romani, trovandosi bene spesso nominata da Cicerone, Livio, Tacito, ed altri scrittori con vari epiteti. V. Hunoldus Plettembergius Noli- tia congrega tionum , et tribunalìum curine romanae, Hyldesii 1693; Iguazio Santamaria, Nolilia Romanae curiae, Beneventi 1 7-53 ; Filippo IVI. Renazzi, Storia deli' univer- sità degli studi di Roma, voi. I, capo II , DeW università, o studio della Curia romana, ovvero scuole Palatine, diverse dall'università, o studio di Romaj Pratica della curia romana, che comprende la giurisdizione dei tribunali di Roma, e dello stato, e l'ordine giudiziario, che in essi si osserva, Roma 1 78 1 IVe sono state fatte tre edizioni, e l'ultima nel i8i5, con importanti aggiunte. 11 Garampi, nel Sigillo della Garfagnana, riporta alcuni antichi esempi sulla denominazione di Curia Romana, cioè di Gregorio IX del 1234, in cui si legge : Curiam Domini Papae. Puporta ancora la istruzione per la pratica del foro ecclesiastico sotto detto Papa, che è del seguente tenore, vale a dire sul modo di concepire i libelli delle petizioni nelle cause ecclesiastiche : » Corani Pobis, Pater sancle, si cs " coram Domino Papa : Si es co- » ram domino Cardinali, dices sic : « Coram vobis, venerande pater » T. titilli s. Sabinae presbyter car- » dinalis ; et sic, si es coram pres- » byteris Cardinalibus. Si coram » diaconibus, dices sic : Coram vo- » bis, venerande pater Domine Otto » s. Nicolai in carcere Tulliano » diaconie Cardinalis. Diaconi car- « dinales non habent titulos, pres- « byteri sic . Si coram episcopis, -5 dices sic : Corani vobis, veneran- » de pater Domine sabinensis, Do- . CUR » mine ostiensi ?, et sic si coram e- » piscopis Cardinalibus, supprimes » et nomen titilli, et nomen Carli dinalis ; et procedes sic : Coram » vobis, venerande pater, partibus a » Domino Papa auditore concesso, " proponit Laurentius procuralor » capitali Rotomagensis, quod ec- >> clesiae Rotomagensi vacante, ec." . Questo era adunque lo stile, che tenevasi nella curia romana, risuardo ai titoli onorifici, i quali si dovevano dare ai Cardinali, nel pontificato di Gregorio IX ; anzi è da notarsi, che a quel tempo le vacanze dei negozi nella curia romana, facevansi ne' mesi più caldi, e specialmente nei tempi caniculari. Altre notizie però più antiche sulla curia romana si hanno nelle rela- zioni de' Possessi de Pontefici, rac- colte dall' infaticabile, e benemerito Cancellieri. Le principali sono le se- guenti, da cui apparisce chiaro che i curiali, e gente di curia in discor- so, erano addetti al palazzo apostolico, cioè di quel rispettabile ceto de' Procuratori di Collegio (Ve- di), e de' procuratori delle cause del sagro palazzo apostolico. Prima di tutto, faremo menzio- ne del G XVI del cerimoniale, in cui si descrive quanto antichissimamente facevano i Papi nel lunedi di Pasqua nella basilica vaticana, e della cavalcata, colla quale reca- vansi poscia alla basilica lateranen- se, che in certo modo in molte cose era eguale a quella del possesso. Questa parte del cerimoniale, in diverse cose combina con quello del canonico Benedetto nell'ordine XI, riferito dal Mabillon nel t. II del Mus.Ital. p. i43. Si legge pertan- to nel menzionato cerimoniale, che nel suddetto secondo giorno di Pa- squa di risurrezione, congregati tal-
CUR ti gli ordini palatini, il Papa di- scendeva nel patriarchio lateranen- se, e montato a cavallo recavasi alla basilica di s. Pietro. Ivi celebrava la messa, e si cantavano le laudi , e facendosi coronare nelle scale della basilica, ritornava al la- terano. Lo seguiva il siniscalco, che faceva il primo gettito dei danari, per impedire che la moltitudine si affollasse d' intorno al Pontefice. Giunto questo ad Turrim Stephani Serpetri nel rione di Parione, tro- vavasi nella torre uno de' curiali del Papa per eseguire da essa il secondo gettito de'danari, collo stesso fine di far allontanare il popolo dalla persona del Papa. Arrivata la cavalcata al palazzo di Cintio Museae in Pugna, nella via papa- le, uno de' curiali del Papa ascen- deva sul palazzo, e dalle finestre gettava denaro al popolo pel suddetto fine, ciocché due altri curiali facevano poscia, uno quando il Papa giungeva a s. Marco, l' altro quando arrivava a s. Adriano, ascendendo perciò il palazzo di s. Martina. Da questo racconto si deduce l'uffìzio, che i curiali palatini esercitavano anticamente nelle ca- valcate de' Pontefici, di cui facevano parte, siccome andiamo a dire, come altrettanti famigliari del Pa- pa. Sino dal secolo IX si rinvengono memorie dei giudici, avvocati, e difensori, che intervenivano non solo al possesso del Papa, ma an- che nelle sagre funzioni, cui celebrava od assisteva nelle diverse chiese, e basiliche di Roma. Nel possesso, che prese Celestino II, l'anno i i43, troviamo enume- rati i curiali fra quelli, i quali ri- cevevano il presbiterio, con queste parole: Famìlia quoque, ci curiales presìiyterium habcnt juxta camera- CUR 3i rii voluntalem. V. li Moretti De ri- tti danài presbyterium Papae ec. a pag. a 1 3. Nella descrizione , che fece il Burcardo del possesso preso nel i4 4 da Innocenzo Vili, dice che incominciavano la cavalcata : Fa- milidres Cardinalium, proelotoruni, et curialium, oc olii qui brevibus vestibus utcbantur, primi equitabant cum valisiis Cardinalium. Indi dopo gli scudieri pone : Nobiles curiae, nepotes, et affìnes Cardinalium. Dopo il Papa cavalcava il suo scudie- re, et Marescialli^ Curiae, soldanus nuncupatus, cquester duas scarsel- las, sive saccos monetae .... pe- cunia.? hujusmodi in locis deputatis, et aliis, ubi oppressionem videbat, populo projiciebat. Chiudevano la cavalcata omnes togati curiales, qui volebant , sequebantur. Innocenzo Vili, dopo aver dispensato il presbiterio, passò a desinare solo, e lo stesso fecero i Cardinali, mentre prò romanis et officialibus curiae paratae fuerunt multae mensae, et cibaria in abundantìa in palalio la» teranensi, in inferiore illius parte. Nell'ordine del possesso preso da Leone X nel i5i3, dopo i came- rieri del Papa sine capulio, forse gli extra muros, cavalcavano, nobiles curiae minores cum fratribus cardinalium. In quello preso, nel 1590, da Gregorio XIV, si legge, di es- sersi unh'ersa curia associatus, e che dopo i mazzieri dei Cardinali, cavalcavano multi curiales, e che dopo i cubiculari co' parenti dei Cardinali, incedevano praelati curiae inferiorisj videlicet secretarli, abbreviatores, et acolythi , vestibus violaceis cum rocchetto, et mantel- le tta indilli. Nel possesso preso da Clemente Vili i curiali cavalcarono dopo i gentiluomini de' Cardinali : cosi iu quello di Paolo V nel
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