Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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mo, dopo essere intervenuto alla
elezione di Clemente, ed Innocenzo
VI, mori in Avignone nel i 36 1, venti-
quattro anni dacché era Cardinale.
CURRUBIS, o Corrubì. V.
CURBI.
CUS, seu CUSA. Sede episcopa-
pale dell'Egitto^ e capitale di tutta
la Tebaide, sulla riva orientale
del JVilo, con porto sul mare ros-
so. Quattro vescovi vi ebbero sede,
e, secondo Commanville, furono co-
pti. Dice egli inoltre, ch'erano sot-
toposti al patriarca di Alessandria.
CUSA Nicolò^ Cardinale. Nicolò
di Cusa, detto cos'i dal luogo di
nascita, sulle rive della Mosella di
Treviri, nacque nell'anno i4o5 da
un povero pescatore. Secondo al-
cuni, era canonico regolare preposto
al monistero Wotobergense,
e arcidiacono di Liegi, decano
di s. Fiorino di Costanza, e proto-
notario apostolico. Nel concilio di
Basilea si mostrò contrario alla s.
Sede, ma dipoi pentito dell'errore,
fece quanto potè a togliere lo sci-
sma, dicendolo delitto diabolico in
una lettera, che scrisse all'ambascia-
tore del re di Castiglia. Venne al-
la dieta di Magonza nel i44'j ove
presente l'imperatore Federico III,
difese da valoroso il Pontefice. Lo
stesso fece nelle Gallie, ove conobbe
il Cardinal Parentucelli, o Calandrini,
il quale poscia divenne Papa
col nome di Nicolò V, che, a'20 dicembre
del i44^ 1° innnalzò all' onor
della porpora col titolo di s. Pietro
in Vincoli, cui abbellì di nuovo
il soffitto, e d'un monistero. Nel i4^o
fu vescovo di Bressanone; ma nomi-
nato dal capitolo di quella cattedrale
altro vescovo, il Cusa ebbe a solfe-
rire gravi dispiaceri , non che la
prigionia, da cui non venne libera-
to che a mezzo di dure ed ingiu-
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ste condizioni; ma la sua modera-
zione, l'energico sostegno del Papa e
l'attenzione dell'imperatore accomodarono
ogni cosa. Nel 1^1 ebbe la
legazione di Germania a Federico III,
e benché vi andasse con circospezione,
ottenne di meglio stabilirvi la religione
cattolica, che correva grande l'i-
schio. N'ebbe parecchie altre nell'Alemagna
, e Boemia , ed in altre
Provincie settentrionali , ove pacificò
alcuni principi, e li indusse ad
armarsi contro Maometto II, che
minacciava la cristianità. A Magdeburgo
tenne un sinodo , cresimò
la figlia del duca di Bruns-
vick, accordò indulgenza di cento
giorni a chi di buon mattino al
suono della campana avesse recita-
to tre volte l'orazione del Signore,
e cinquanta a que'sacerdoti , che
nel divin sagrifizio pregassero per
la salute, e prosperità del sommo
Pontefice, e del proprio vescovo.
Fece il possibile per condurre alia
chiesa gli eretici ussiti , provando
in una erudita lettera scritta ad
essi, colla Scrittura, e colla tradizio-
ne, non esser necessaria a salvar-
si la comunione sotto ambe le spe-
cie. Intervenne alla elezione di Cali-
sto III, e Pio II, e nell'assenza
di quest' ultimo da Boma, egli di-
venne vicario legato della città ap-
plaudendovi ognuno. Era gran teo-
logo, perito giureconsulto, valente
matematico, dotto nelle scienze sagre
e profane, e scrisse parecchie opere
pubblicate a Basilea in tre volumi in
foglio nel i565: fondò una chiesa,
ed un ospedale ad onore di s. Ni-
colò della sua patria, assegnandovi
pingui rendite, non che una bi-
blioteca, ricca di codici greci e la-
tini. Dopo aver beneficata genero-
samente la chiesa del suo titolo, ve-
nerato e stimato da tutti, morì a