Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

8o DAL
na, e poi nella slava. V. Schiavoma,
o Slavom.y.
Il Pontefice Gregorio VII, nell'anno
107Q o 1078, creò re De-
metrio duca, o principe della Dal-
mazia, Croazia, e Schiavonia, di-
chiarandolo re di dette provincie.
Demetrio le sottopose al dominio
della santa Sede coli' annuo tribu-
to di ducento bizanti, e col giuramento
di fedeltà a s. Pietro, e ai
romani Pontefici, come narra il Ba-
ronio all'anno 1076. Quindi, nel
concilio tenuto in Salona, s. Grego-
rio VII, per mezzo de' suoi legati,
Gebizo Cardinale vescovo di Cesena,
e Folcuino vescovo di Fossom-
brone, fece dare a Demetrio la co-
rona, e le insegne reali. Successivamente
i Papi non mancarono di
prendere paterna cura della Dalma-
zia. Il Nerini , de tempio et coenO'
bio ss. Bonifacii et Alexìi a pag.
85, e seg., parla di tal concilio,
perchè Gebizo era stato abbate di
tal monistero di B_oma, e dice che
vi fu interdetta la vendita degli uo-
mini. Bonifacio Vili vi spedì per le-
gato il Cardinal Boccasini, che poi
gli successe nel i3o3, col nome di
Benedetto XI, e Nicolò V nel 1 449
spedì in Dalmazia il rinomato pre-
dicatore fr. Antonio minore francescano.
Gregorio XIII nel 1576
fondò un convento pei francescani
in un' isola dell' Adriatico per van-
taggio spirituale della nazione dal-
mati na, e per la conversione dei
turchi. II suo successore Sisto V,
che riteneva la sua famiglia origi-
naria dalmatina, o illirica, dai fondamenti
riedificò in Roma la Chiesa
di s. Girolamo de* Schiavonì
(Fedi) } e v' istituì una collegiata
con capitolo, che dovesse essere com-
posto d' illirici, dalmatini, e schia-
vini, perchè da essi l' antica chiesa
DAL
riconosceva la fondazione, in uno al
contiguo ospedale pei nazionali. Di-
poi Innocenzo X, nel i 644-j ajutò i
veneziani contro i formidabili sfor-
zi de'turchi, che aspiravano al con-
quisto della Dalmazia ; e Pio VII,
nel 1809, e nel mese stesso della sua
deportazione, ebbe la consolazione
di sentire l' intrepidezza dei vescovi
della Dalmazia, contro le pretensio-
ni di Napoleone imperatore de' fran-
cesi, lesive alla cattolica religione.
Per ultimo faremo menzione del
prodigioso avvenimento, per cui per
mano degli angeli la santa casa
ove il divin Verbo s' incarnò nel
ventre immacolato della beata Ver-
gine, da Nazaret fu trasportata in
Dalmazia, tra Tersate, e Fiume
sull' Adriatico. Ciò avvenne 1' anno
1291, nel pontificato di Nicolò IV,
a' 9 maggio, cioè circa un mese do-
po che gì' infedeli presero Acri os-
sia Tolemaide ai cristiani, l' unica
città che loro rimanesse presso i san-
ti luoghi di Palestina, pei quali a-
vevano avuto luogo otto crociate.
Ma dopo tre anni, e sette mesi, ai
io dicembre 1294, gli angeli trasportarono
la medesima santa casa
nella marca di Ancona, in una sel-
va di certa donna chiamata Lore-
to, e poscia passati otto mesi, in
altro luogo più in là dal monte
mezza lega distante, e finalmente
poco dopo, e nel 1290, nel sito ove
rimase, e tuttora si venera la detta
Santa Casa di Loreto (Fedi).
Clemente VII, volendo riconosce-
re l'identità del gran prodigio, in-
viò tanto in Nazaret, che nella Dal-
mazia, alcuni soggetti idonei, i qua-
li esaminarono con diligenza le tras-
lazioni della santa Casa, e la pe-
riferia di essa, e si ebbero per ri-
sultato incontrastabili documenti del
seguito prodigio.
,