Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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suo antico padrone , vescovo di
Concordia, quindi suo datario, e
nel i5m Cardinale. Molti de' pre-
cedenti datari, che poi furono Car-
dinali, erano stati familiari de' Pa-
pi nel cardinalato, come dicesi alle
loro biografie.
Lorenzo Pucci, fiorentino, ab-
breviatore, chierico di camera, e
datario di Giulio II. Leone X, che
gli successe, nel i5i3, fece il Pucci
nuovamente datario, e pel primo
Io creò Cardinale. Si narra, che tanta
fu l'integrità di Leone X nella
collazione de' benefizi, che si raccomandava
spesso a questo suo pro-
datario, e penitenziere maggiore ,
acciò non gli facesse concedere gra-
zia di cui dovesse pentirsi.
Matteo Giberti, vescovo di Ve-
rona, e gran letterato, fu fatto da-
tario da Leone X. Altri lo chiamano
Gio. Matteo, e siccome caro
a Clemente VII fu uno degli ostag-
gi da lui dati agli spagnuoli nel
1^27, dopo il sacco di Roma. In
esso corse pericolo di vita, né scam-
pò che uscendo dalla cappa del
cammino del palazzo della cancel-
leria.
Silvio Passerini di Cortona, fu fatto
datario da Leone X, e nel i5ij
Cardinale . 11 Novaes lo dice suo
pro-datario.
Luigi Rossi, fiorentino, fu nipo-
te di Leone X, che il creò Cardi-
nale nel i5i7, colla carica di pro-
datario, anzi nominollo col titolo
di prefetto della dataria. Morì nel
i5ig d'anni ^.5.
Latino Bonassei, nominato data-
rio da Leone X. Egli soleva fir-
marsi : Fidi, Latinxjs Dataeius.
Baldassare Reseda , surrogato
nella dataria da Leone X al pre-
cedente. Egli pure si sottoscriveva :
Fidi, Balthassar Qataujus. Vera-
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mente vi è stato un Baldassare Turini
da Pescia, datario di Leone X,
che nominammo di sopra.
Guglielmo Enganordio, o Echenvoer
d' Utrecht, agente in Roma
del Cardinal Florenzi, che divenu-
to Papa, nel i522, col nome di
Adriano VI, lo fece suo datario,
e nel i5iZ creollo Cardinale, re-
stando pro-datario anche di Clemente
VII.
Gio, Matteo Giberti, già datario
di Leone X, dal cugino di questo
Pontefice, Clemente VII, fu richiamato
all' uffizio, ed allora fu fatto
vescovo di Verona. Per la sua grande
umiltà non volle accettare il
cardinalato, offertogli da diversi
Pontefici, come riferisce Gio. Batti-
sta Biancolini nel lib. I, p. 219,
delle notizie storiche delle chiese di
Verona. Carico di gloria e di lo-
devoli geste, terminò di vivere a»
27 dicembre 1 543, in gran con-
cetto di santità.
Gio. Battista Boncianni, fioren-
tino, vescovo di Caserta, datario
di Clemente VII.
Pietro Accolti di Arezzo, arcive-
scovo di Ravenna, e datario di
Clemente VII, che lo fece Cardi-
nale nel 1527, colla prosecuzione
della carica, e nell' assenza del Pa-
pa da Roma, ne fece le veci.
Tommaso Cortesi ài Prato in
Toscana, fu prima avvocato, ed
ammogliato , quindi referendario
della segnatura, vescovo Vestano, e
datario di Clemente VII. Mori e-
sercitando quest' ultimo ufficio.
Ascanio Parisani di Tolentino,
scrittore de' brevi, vescovo di Ri-
mini, da Clemente VII venne fatto
datario, e poi maggiordomo, la
qual carica disimpegnò sotto Paolo
III che, avendolo promosso a
tesoriere generale, nel i53c) 3
il