Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

DAN
fo con molta solennità, e magnifi-
cenza. Ne furono decorati i princi-
pi, e magnati della sua corte; e
decretò che niuno per 1' avvenire
potesse ricevere 1' ordine dell' Ele-
fante {Vedi), che è il più considerabile
del regno, se prima non
fosse stato ammesso in questo. Nel-
le grandi solennità, i cavalieri por-
tano una catena, i cui anelli altro
non sono, che le lettere W. C.
V. intrecciate. La prima di queste
nota Waldemaro fondatore dell'Or-
dine; e le altre due Cristiano V,
ristauratore del medesimo. Per in-
segna della loro dignità , i decora-
ti portano sul petto una croce di
oro, smaltata d' argento, con bordi
vermigli, ornata con undici dia-
manti, pendente da un gran cordone
bianco, bordato di rosso, e
dal lato destro, una stella bordata
di argento, con una croce di ar-
gento bordata di vermiglio con le
due lettere C. V. e 1' aggiunta
RESTITUTOR. Si vuole inoltre,
che sui loro mantelli, i cavalieri
portassero in ricamo le parole pie-
tate et justitia in una corona di
alloro, ma poscia tal' epigrafe fu
tolta. Altre notizie su questo Ordi-
ne, sull' insegne, ed abito de' cava-
lieri, si leggono nel Catalogo del
p. Bonanni pag. XXXIII del cava-
liere dì Danimarca, del quale ci
dà la figura. Tommaso Bartolini
scrisse, De origine equestrìs ordinis
Daneborgici. V. il p. Helyot, Hist.
des ordres monast. tomo Vili.
DANSARA o DALSARA, Dan-
seren. Sede episcopale dell' Asia,
nella Mesopotamia, nel patriarcato
di Antiochia, nella provincia di
Osroena, sotto la metropoli di Edes-
sa. Commanville dice, che questa
sede fu eretta nel sesto secolo. Al
presente è un vescovato in parli-
DAP io3
bus, sottoposto all' arcivescovato di
Edessa, egualmente titolare ìnpar-
tibus.
DANZATORI. Fanatici, ch'ebbero
origine nel secolo decimoquar-
to. Essi fermaronsi in Aix la Cre-
pelle, donde si diffusero nel paese
di Liegi, nell'Haynaut, e nella Fiandra.
In alcuni tempi, tanto uomini
come donne, si mettevano a
ballare, tenendosi per mano, e così
fortemente si agitavano che il più
delle volte audavano a terra senza
respiro. In quella straordinaria a-
gitazione pretendevano di ricevere
le divine ispirazioni e di essere
ricreati di celesti visioni, che dipoi
sognando si raccontavano a vicen-
da. Giravano di città in città ac-
cattando elemosina per vivere senza
fatica, e si credevano fare una bel-
l'opera quando si davano con tut-
ta forza a perseguitare il clero e
dispregiare la Chiesa cattolica.
DAONIA, seu DAONIUM. Sede
episcopale della provincia di
Europa , nell' esarcato di Tracia
dipendente dalla metropoli di Era-
clea. Fu eretta nel nono secolo,
e due vescovi vi ebbero sede.
DAPHNUDIN, Castrarti Daphnudin.
Sede vescovile della Me-
sopotamia, sotto il patriarcato di
Antiochia, e la metropoli di Ami-
da.
DAPHNUDIUM. Sede vescovile
dell'esarcato d'Asia della prima Fri-
gia Salutare, sotto la metropoli di
Sinnada. Fu eretta nel secolo no-
no, ed un vescovo vi ebbe sede.
DAPHNUSIA. Sede vescovile del-
la prima Bitinia nell'esarcato di Pon-
to, dipendente dalla metropoli di
Nicomedia. La sua erezione rimon-
ta al quinto secolo. Leone, uno dei
tre vescovi, che vi fecero residenza,
assistette all' Vili concilio generale,
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