Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

DAP
16. Questa bolla ancora si deve
loro spedire gratis.
A' nostri giorni però tanto i pri-
vilegi dei conclavisti, come quelli
dei dapiferi, in gran parte furono
diminuiti ; ed è perciò, che ai da-
piferi dai Pontefici novelli ordina-
riamente viene concesso il titolo di
notari , la cittadinanza di qualche
città dello stato ecclesiastico , la
qualifica di famigliari, e commensali
del Papa, la condonazione de' frutti
dì benefìci mal percepiti, la spedizione
gratis delle lettere apostoliche, com-
presa quella della bolla de' privile-
gi ; la facoltà di trasferire pensioni
ecclesiastiche, e se la godevano vie-
ne loro confermata; la dispensa
dell'abito clericale , coli' indulto di
goder pensioni; e l'esenzione dello
spoglio ec. I detti privilegi si pos-
sono meglio vedere nel moto pro-
prio in forma di breve di Pio Vili,
Nos volentes, dato sexto kalendas
julii 1829; e nel moto proprio,
pure in forma di breve, del regnante
Gregorio XVI: Nos volen-
tes dileclos Jìlios nostros etc, ac
venerabilium fralrum noslrorum
S. R. E. càrdinalìum dapiferos,
qui conclavi ,etc, emanato nel 1 83 r
decimo kalendas januarii. Onesti bre-
vi, i quali hanno il titolo di Privile-
gia exemptionis et indulto., riportano
la nota de' Cardinali che intervennero
al conclave, e le qualifi-
che, il nome, cognome, e la patria
di quelli, ch'essi prescelsero a dapi-
feri, notati per ordine collegiale di
vescovi suburbicarii, preti, e diaco-
ni, e per primo il dapifero dell' e-
letto Pontefice. E siccome nel con-
clave del 1823, il dotto Francesco
Cancellieri fu dichiarato per suo
dapifero dal Cardinal Rusconi, così
il Cancellieri nelle sue Notizie dei
luoghi ove furono celebrati i con-
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clavi, ci dice a pag. 100, che die-
de al suo Cardinale varie notizie
sugli antichi dapiferi, con l'auto-
rità del Ciacconio, del Bulengero,
del Ferrari, ec, ed essendo egli
uno di que' dapiferi , che soltanto
nelle feste esercitavano tale uffizio,
in ognuna offrì al Cardinal Rusco-
ni un analogo epigramma latino,
che in numero di quattro riporta
a pag. 100. V. il Gattico Acta
Caeremonialia , pag. 2 38, 2 3g. In-
torno poi alla spedizione dei pri-
vilegi, i dapiferi debbono tenere lo
stesso metodo, che per tal conseguimento
fanno i conclavisti, lo
che si descrive nel volume XVI,
p. 2 3 del Dizionario.
DARABARA. Sede vescovile della
diocesi di Caldea, nellaPersia, edificata
da uno de' suoi re chiamato Darabo.
DARAS. Sede episcopale della
Mesopotamia, nel patriarcato di Antiochia,
sottoposta ad Amida, ed
eretta nel nono secolo, secondo
Commanville. Per onore dell' impe-
rator Anastasio, suo gran benefat-
tore, prese il nome di Anastasiopoli.
Giustiniano I la fortificò, ma
sotto Giustino II soggiacque al do-
minio di Cosroe.
BARDANA, seu Dardanus. Sede
vescovile dell'Ellesponto, nell'esar-
cato d'Asia, sotto la metropoli di
Cizico, la cui erezione rimonta al
quinto secolo. Il suo luogo oggidì
chiamasi Dardanelli, ma la sua se-
de è titolare in partibus , e viene
conferita dalla santa Sede. E di-
pendente dall'arcivescovato di Cizi-
co, anch'esso in partibus. Ebbe cinque
vescovi residenziali.
DARDANIDE o DARNIS. Cit-
tà vescovile, e metropoli della Li-
bia inferiore, o Marmarica, sotto il
patriarcato di Alessandria. Nel quin-
to secolo fu eretta in vescovato, e