Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

CUR
fermi, che erano abbandonati nelle
strade, procurandone il sollecito tras-
porto all' ospedale, od altrove per
curarli. L' istituto ebbe adunque
principio con autorizzazione del Car-
dinal Fabrizio Paolucci vicario di
Roma, e le consuete concessioni,
con l' uso del sacco di saja color
turchino celeste, con mozzetta di sa-
ja nera orlata di passamano bian-
co, col cinto di pelle rossa, da cui
pendesse una corona divozionale nera.
Per istemma del sodalizio, da
porsi nel sinistra lato della mozzet-
ta, fu adottata l' immagine della
beata Vergine, col divin Figlio in
braccio, sotto l'immagine de' santi
protettori Egidio, Ivone, e Ginnesio,
e nella parte inferiore le anime
purganti. Ben presto fiorì la pia
unione a segno, che il sommo Pon-
tefice Innocenzo XIII, col breve a-
postolico Cimi sìcut accepimus ec.
dat. ignovembris 1723, neh' appro-
vare la confraternita, le concesse
molte indulgenze, e grazie spiritua-
li, a vantaggio de' confratri, che per
la maggior parte sono avvocati,
procuratori, curiali, notari, ed altre
persone togate, che sono applicate
all' esercizio della curia romana, non
che spedizioneri, agenti , come an-
che uditori di Cardinali , prela-
ti , ambasciatori , principi ec, ec,
ministri di segreterie , chierici ,
anche costituiti in dignità , come
vescovi, e Cardinali, ed altre per-
sone appartenenti alla curia romana,
che vestono toga, e che risiedono
in curia, il perchè il sodali-
zio fu detto la confraternita della
Romana Curia. Laonde pel buon
regolamento della medesima, furono
compilati appositi statuti, ed a-
naloghe ordinazioni, per dilezione
ed osservanza de' confratri, cui fu
dato a superiore un prelato per
,
CUR 39
primicerio, e poscia un Cardinale
per protettore. Finalmente, ai 14
dicembre 1 y44> monsignor Ferdinando
Maria de Rossi, vicegerente
di Roma, ed arcivescovo di Tarso,
ne approvò gli statuti, e regolamen-
ti. La confraternita fiori secondo la
sua istituzione, e verso la fine del
secolo decorso, fu ad essa concessa
la chiesa di s. Macuto, già del se-
minario romano, presso la chiesa
di s. Ignazio. Ma, nel i8a4j avendo
Leone XII istituito nel contiguo
luogo il Collegio de? nobili (Vedi),
ed affidandolo ai benemeriti gesuiti,
concesse ad essi anche la chiesa di
s. Macuto, i cenni storici della qua-
le riportansi a tale articolo, ed a
questa confraternita diede in vece
la chiesa di s. Lucia della Tinta
nomiuata di sopra, ove tuttora ri-
siede. Non deve per ultimo tacersi,
che è pure di onore ed ornamento
alla pietà Romana l' Arciconfrater-
nita di s. Girolamo della Carità
(Pedi), imperocché fra le altre pie
opere, che esercita, patrocina nei
tribunali le cause de' pupilli, e del-
le vedove, e sollecita il pronto disbrigo
delle cause de' carcerati. Que-
sto insigne sodalizio amministra l'e-
redità di Felice Amadori nobile fio-
rentino, che morendo nel i63q in
Roma, istituì una prelatura, il cui
prelato tutto si dedicasse al patrocinio
de' veri poveri di qualunque
nazione presso i tribunali della romana
curia ; e che fosse assistito
da un uditore o sollecitatore, o
curiale, che con esso lui convivesse.
I curiali, patrocinatori, procuratori,
ed avvocati ritengono una
distinzione di grado e di metodo
nel perorare le cause, ma sono e-
gualmente chiamati causidici, e difensori
a termini di ragione. La
difesa dell'avvocato suol consistere