Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...
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CUR<br />
concilio <strong>di</strong> Cartagine adunato da s.<br />
Bonifacio.<br />
CURI, o Cures. Antica sede ve-<br />
scovile , capitale della Sabina , ora<br />
Arci-Correse, Castellimi A rei, Castrimi-<br />
Currisii, non Monte maggio-<br />
re, molto meno Coltimoni, o Torri.<br />
Molto <strong>di</strong>sputarono i dotti sul pre-<br />
ciso luogo <strong>di</strong> questa celebre città,<br />
ma qui si omettono le loro lunghe<br />
osservazioni, riportando solo Je opi-<br />
nioni più critiche j ed abbracciate<br />
dagli archeologi. Al <strong>di</strong>re <strong>di</strong> Dioni-<br />
sio, mentre gli aborigeni possede-<br />
vano il territorio de'Reatini, certo<br />
Mo<strong>di</strong>o cognominato Fabi<strong>di</strong>o, e che<br />
reputavasi figlio <strong>di</strong> Marte Gra<strong>di</strong>vo,<br />
essendo <strong>di</strong>venuto illustre nelle cose<br />
della guerra, fabbricò Cures , cosi<br />
denominandola dalla punta dell'asta<br />
del suo <strong>di</strong>vino genitore, perchè al-<br />
cuni vogliono che Cures dai sabini<br />
fossero appellate le lande. Altri<br />
scrittori però asseriscono, essere sta-<br />
to il territorio reatino occupato in<br />
origine dagli umbri, i quali, <strong>di</strong>scac-<br />
ciati dai pelasgi, avevano preso il<br />
nome <strong>di</strong> sabini, da Sabino figlio <strong>di</strong><br />
Sanco nume loro nazionale, che da<br />
alcuni era pur detto il nume Fi-<br />
<strong>di</strong>o. In principio abitarono un luogo<br />
detto Testrina, vicino ad Ami-<br />
terno, da dove fecero un' irruzione<br />
sulla terra Reatina tenuta allora<br />
dagli aborigeni ; fabbricarono poscia<br />
molte città, fra le quali Cures, sen-<br />
za recinto <strong>di</strong> mura , secondo 1' uso<br />
delle città sabine, e perchè il luo-<br />
go era tale da <strong>di</strong>fendersi senza <strong>di</strong><br />
esse. Cures <strong>di</strong>venne ben presto ce-<br />
lebre, e potente, e fu rinomata an-<br />
che per la severità dei costumi.<br />
Neil' anno settimo <strong>di</strong> Roma , e<br />
747 av ai)ti la nascita <strong>di</strong> Gesù Cristo,<br />
Tazio re de' sabini regnante a Cu-<br />
res, pel famigerato ratto delle Sa-<br />
bine , si recò in Roma alla testa<br />
CUR 27<br />
<strong>di</strong> sua nazione per ven<strong>di</strong>care l'af-<br />
fronto ; ma per accordo fatto coi<br />
romani, abbandonò Cures affine <strong>di</strong><br />
recarsi ad abitare in Roma co' suoi<br />
sabini, e regnare insieme con Romolo,<br />
primo re <strong>di</strong> Roma. A Romolo<br />
successe Numa Pompilio nativo <strong>di</strong><br />
Cures, cotanto rinomato per saviez-<br />
za, e pietà. Pure Anco Marzio, al-<br />
tro re <strong>di</strong> Roma, riconobbe Cures<br />
per patria. Questa metropoli della<br />
Sabina, dopo il fatto <strong>di</strong> Tazio, e il<br />
regno <strong>di</strong> Numa, non viene ricor-<br />
data dagli scrittori antichi fino al-<br />
l' epoca <strong>di</strong> Augusto, in cui era già<br />
ridotta allo stato <strong>di</strong> villaggio. Da<br />
questa decadenza tuttavolta si rieb-<br />
be alcun poco ne' primi tre secoli<br />
dell' impero, ne' quali apparisce come<br />
municipio, co' seviri augustali<br />
colf orilo, o senato, e co' quatuor-<br />
"viri. Continuò a fiorire durante il<br />
quarto e quinto secolo, cosicché,<br />
come <strong>di</strong>remo, <strong>di</strong>venne sede vesco-<br />
vile. Nel sesto secolo i longobar<strong>di</strong>,<br />
che avevano occupata l'Umbria,<br />
desolarono colle loro irruzioni la<br />
Sabina, e principalmente Curi, e il<br />
suo <strong>di</strong>stretto, per cui la città rima-<br />
se deserta. I pochi abitanti super-<br />
stiti si ricoverarono nelle vicine ter-<br />
re inaccessibili ai barbari, i quali<br />
<strong>di</strong>venuti signori <strong>di</strong> una gran parte<br />
della Sabina, che fu aggregata al<br />
ducato <strong>di</strong> Spoleto, fecero coltivare<br />
le terre dai coloni, onde a poco a<br />
poco formarono casati, ed un vil-<br />
laggio, che ricordò il nome della<br />
città Sabina, come sempre ricordol-<br />
la il rivo, che ne bagnava le ter-<br />
re, cioè rivum Ciirrisein, fluvius<br />
Currensis, detto pure oggidì Cor-<br />
rese. In quanto ai villaggi fondati<br />
sulle rovine <strong>di</strong> Cures, essi furono<br />
detti Castrimi Currisii, et Castrimi<br />
Arci. 11 primo richiama alla me-<br />
moria l'antica Cures, l'altro la sua<br />
,