Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

i 7 DEC
Fu stabilito primieri! mente dq
Paolo IV, nella sua bolla, Quarti
wnerabiles, data il primo settem-
bre dell'anno io55, Bull. Rom. tomo
IV, par. I, png. 3^3, che l'o-
zione fosse concessa ai soli Cardi-
nali dimoranti in Roma, o al più
entro il distretto di due diete, e
che Decanalum Collegii Cardina-
lium ad antiquiorem spedare de-
cernit. Questa disposizione di Pao-
lo IV, che il decanato si avesse dal
Cardinal vescovo suburbicario più
antico dimorante in Roma quando
quello vacava, oppure era assente
per servigio pubblico della santa
Sede, già er . i verificata nel me-
desimo anno , all' assunzione al
pontificato del medesimo Paolo IV,
che era Cardinale vescovo d' Ostia
e Velletri, e decano del sagro Col-
legio. Allora divenne decano e ve-
scovo di dette chiese il Cardinal
Bellay, vescovo di Porto, presente
in Roma, non ostante che fossero
più antichi di lui il Cardinal Luigi
di Borbone vescovo di Palestrina, e
il Cardinal Francesco di Tournon
vescovo di Sabina, allora assenti da
Roma. Nota il Piazza a pag. 9
della Gerarchia Cardinalizia, che
pubblicò nel 1 7o3, essersi sino al-
lora inviolabilmente osservata la
costituzione di Paolo IV, avverten-
do, che quand' anche alcuni Car-
dinali nella morte del decano si
trovassero in viaggio per venire a
Roma, ovvero ne fossero poco di-
scosti, si preferirebbe al decanato
i! più anziano Cardinale presente
in curia, come afferma il Cherubi-
ni, con molli esempi dei secoli
precedenti da lui allegati.
Essendo morto nel 17 19 il Car-
dinal Acciainoli, decano del sagro
Collegio, il Cardinal Orsini, poi
Papa Benedetta XIII, allora resi-
PEC
dente nel suo arcivescovato di Be-
nevento, come vescovo suburbicario
di Porto, e sotto-decano, poteva
ottare al decanato. Ma in vece, con
lettera de' 17 marzo, supplicò Clemente
XI, che senza porre ad esame
i suoi diritti, i quali altiimen-
te vedrebbe lesi, conferisse al Car-
dinal Astalli la dignità di decano,
e i vescovati annessi di Ostia e
Velletri. Il Papa lodò sommamente
la moderazione del Cardinal Orsi-
ni, e dichiarò, che per tale istanza,
e da quanto ne seguirebbe, niun
pregiudizio dovesse provenire ai di-
ritti, che in caso di vacanza del
decanato competessero ai Cardina-
li residenti fuori di Roma, ossia
nella curia, dimorando nelle loro
cattedrali, come si legge nel t. li,
n. 700, Epist. et R'rev. Clem. XI.
Tuttavolta il Pontefice volle dare
in esame questo punto ad una con-
gregazione di sette dotti prelati, cioè
Petra, segretario de' vescovi regola-
ri; Marefosehi, uditore santissimo ;
Lancellotti, decano della rota; Ansidei,
assessore del s. o/Tizio ; Lam-
bertini, segretario del concilio, poi
Papa Benedetto XIV; Herrera, e
Cerri, uditori di rota. Quindi col
parere della medesima a' 7 marzo
1721 decretò che il decanato del
sagro Collegio, in vigore della bolla
di Paolo W. dovesse spettare al
Cardinal vescovo suburbicario più
antico presente in Roma, nel tempo
ch'esso vacava, esclusi i più
antichi, che allora si trovassero
fuori di Roma, se non lo sono per
coni indo del sommo Pontefice ; e
che se il Cardinal vescovo seniore
volesse cedere al suo diritto, do-
vesse passare in sua vece al decanato,
il Cardinal più antico dopo
lui. V. la costituzione Consulen-
(him esse presso il tom. VII, pag