Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

DAL
Concilio di Dalmazia.
Nell'anno 1199, Giovanni cap-
pellano del Pontefice Innocenzo 111,
e Simone suo suddiacono, ambedue
legati della santa Sede, o, secondo
altri, due religiosi legati pontificii,
assistiti dall'arcivescovo di Diocleo,
sede poscia trasferita ad Antivari,
e da sei vescovi suoi suffragane!,
stabilirono, e pubblicarono in un
concilio dodici canoni per estirpare
gli abusi introdotti nella Dalmazia,
ed ivi stabilire gli usi romani. Vi si
proibì la simonia, si vietò ai vesco-
vi di ricevere danaro per l'ordina-
zione, dovendo essere posti tra i
laici i chierici cos\ ordinati, e de-
posti i vescovi. Si condannarono i
matrimoni de' preti. Venne appro-
vata l'antica divisione de' beni ec-
clesiastici della Dalmazia. Si ordinò
di custodire rigorosamente il segre-
to della confessione, sotto pena del-
la perdita dell' uffizio, e del bene-
fizio. I laici, che davano benefizii,
e quelli che li ricevevano dalle lo-
ro mani, furono condannati. Si fulminò
la scomunica ai mariti che
abbandonassero le mogli, senza il
giudizio della Chiesa. Venne vietata
la ordinazione de' bastardi, e si pre-
scrisse l' interstizio di un anno pel
diaconato, e il sacerdozio; e si or-
dinò di conferirli prima di trenta
anni di età. Diz. de Concilii, p.
1 44 > Labbé t. XI.
DALON o DALONE. Luogo del
Limosino in Francia, in cui eravi
un'abbazia de'cisterciensi. Quivi nel-
l'anno 1 1 1 4- si tenne un concilio,
rammentato dal Mabillon, Annoi.
s. Benedici, t. V, p. 5g5. L'abba-
zia fu nel medesimo anno fondata
da Gerardo di Sala, e divenne con-
siderabile a segno eh' ebbe sino a
tre chiostri, uno pei monaci, l'altro
voi. mx.
DAINI 8f
pei conversi, il terzo per gli ospiti.
In seguito da essa dipendettero set-
te abbazie.
DAMA. Vocabolo, che significa
donna j sebbene nell' uso si pigli
comunemente per donna nobile, o
gentildonna. Il Menagio dice, che
tal voce derivi da Dominus, che
significa Signore, e dal femminino
domina; dal che per abbreviatura
si è fatto il nome di Dama. For-
se dall'Italia passò questo nome in
Francia, giacché pure anticamente
si disse in Italia Nostra Dama la
Vergine Maria madre di Dio. Quin-
di furono istituite le congregazioni
religiose di donne delle Dame del
sagro Cuore [Vedi), e delle reli-
giose di Notre Dame (Vedi). L' e-
rudito Cancellieri nella Lettera sopra
r origine delle parole Domi-
nus, e DomnuSj ec, a pag. 8, e 9
dice, che colla parola Dam e Dame
si nominò Dio, e spiega come passò alle
donne. Il titolo di Dama altre vol-
te era onorevolissimo in Francia ;
non accordavasi che alle persone
di alta portata, ed era riserbato
alle mogli de' cavalieri, giacché quel-
le degli scudieri qualificati dicevan-
si soltanto Madamigelle. Francesca
d' Angiò, essendo rimasta vedova
avanti che suo marito fosse stato
creato cavaliere, non ottenne dagli
storici se non che il titolo di madamigella.
Sul trattamento delle Dame,
nel formolario epistolare, può
consultarsi il Parisi , Istruzioni per
la secretoria.
In appresso s'introdusse il nome
di Madama, e questo titolo si die-
de alle donne, che possedevano qual-
che signoria ; poscia si diede a tutte
le donne di qualità, ed anche alle
mogli dei magistrati, e finalmente
si prodigò senza distinguere, massime
appresso i francesi. ?Vwerle Can»