Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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dò Benedetto XIII all'istituto, che
in morte gli decretò per riconoscen-
za un anniversario perpetuo . Gli
successe Clemente XII, Corsini, già
per molti anni prelato prefetto della
congregazione, il quale con chirogra-
fo pontifìcio diminuì grandemente le
spese per la stampa delle scritture,
e dei sommari nelle cause de'pove-
ri difesi dalla pia congregazione,
come si legge in tal chirografo dei
22 luglio 1733. Indi, per morte del
Cardinale Pietro Marcellino Corradi-
11 i di Sezze oriundo di Cori, dell'i-
stituto protettore, non solo questi
istituì erede universale il monistero
della sagra famiglia della sua pa-
tria Sezze; ma, a seconda del breve
ottenuto da Clemente XI, ne affidò
l'amministrazione alla congregazione,
e la protezione e giurisdizione spi-
rituale al Cardinal protettore prò
tempore dell'istituto di s. Ivo, divenuto
perciò anche protettore del
monistero. Quanto fece Benedetto
XIV per l'istituto , e quanto
questo stabilì per la difesa delle
cause, ed altro relativo, diffusamen-
te viene riportato nel citato Conipendìo
isterico. Clemente XIV, con
chirografo de'29 luglio 1 77 1, ac-
cordò alla congregazione la sov-
venzione annua di scudi duecento
sulla cassa delle componende della
dateria apostolica per un decennio,
eli e poscia Pio VI nell'anno 1780
prorogò ad altro decennio. Pio VII,
con rescritto degli 8 febbraio 18 17,
confermò i privilegi del pio isti-
tuto, ed accordò l'esenzione dal pagamento
della registrazione degli
atti, e sentenze giudiziali, al modo
stesso, in cui andava già esente da
quello delle propine, e registro. Al-
tro privilegio riportato dal medesimo
Pio VII con rescritto dei 5
febbraio 1839 si fu quello, con cui
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il vacabile dell' abbreviatoria spet-
tante alla pia congregazione di s.
Ivo, ed intestato al nominato monsignor
Alessi de Castelli, venne pre-
ferito a quei liquidati, e dichiarato
compreso nel numero de'primi sette
officii , i quali partecipavano della
giudicatura delle materie concisto-
riali. Finalmente Leone XII, nel
1827, accordò all'istituto il privile-
gio, col quale ordinò alla stamperia
camerale, d'imprimere, e som-
ministrare senza pagamento al
medesimo istituto, le stampe di
scritture, e sommari per le cause
dei poveri.
Nel numero 3 1 delle Notizie, del
giorno di Roma, dell'anno 1842,
si legge quanto segue: » Nell'adu-
« nanza generale tenuta dalla pia
>» congregazione di s. Ivo nel giorno
» 19 giugno 184.2, il sig. avv. Giu-
*» seppe Maria Combi, nella sua qua-
>» lifìca di erede fiduciario ed esecu-
*» tore testamentario, partecipò alla
*• detta congregazione la disposizione
- testamentaria fatta prima di emet-
» tere la solenne professione da
»» donna Maria Luisa di s. Pietro
« (al secolo Angelica Mattei, figlia
•» del fu Benedetto), monaca nel ven.
»» monistero delle camaldolesi in s.
»* Antonio abbate, con cui, oltre
» 1' adempimento di vari legati,
>» ordina che ogni qual volta il de-
*» naro da esigersi dalle rendite del
»» suo patrimonio giunga alla som-
« ma di scudi mille duecento, deb-
« ba cedersi al suddetto suo mo-
- nistero, colf obbligo di vestire
» senza dote una giovane non mag-
*» giore di anni venticinque da
» scegliersi dalle monache in pieno
»* capitolo a voti segreti fra le fì-
« glie dei signori curiali di colle-
» gio, o rotali ascritti alla pia con-
* gregazione di s. Ivo, o che lo