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Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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18?<br />

DEC<br />

mo dalla <strong>di</strong>ssertazione XXXVI del<br />

Muratori, de livelli, (Mie precarie,<br />

e delle decime de laici ne' secoli <strong>di</strong><br />

mezzo.<br />

Ne" mss. <strong>di</strong> Pellegrino Priscano<br />

sono riferiti due strumenti, l'uno<br />

de' quali appartiene all'anno 9^9.<br />

In esso l'abbate moìiisterii s. Marine<br />

111 Arda Regia della <strong>di</strong>ocesi <strong>di</strong> Co-<br />

macchio dà a livello ad un l'oni-<br />

zone prete la chieda <strong>di</strong> s. Michele<br />

arcangelo, posta nel borgo <strong>di</strong> Fer-<br />

rara, con obbligo <strong>di</strong> ben trattare<br />

i messi del monistero, e <strong>di</strong> pagare<br />

ad essi la metà delle oblazioni .<br />

L'altra è forse del 972, dove il<br />

medesimo abbate conferma la sud-<br />

detta chiesa al mentovato Bonizone,<br />

colla giunta <strong>di</strong> un cabale. Da un<br />

documento dell'archivio del capitolo<br />

<strong>di</strong> Reggio si ha la conferma<br />

fatta da Gandolfo, vescovo <strong>di</strong> tal<br />

città nel 1066, della chiesa <strong>di</strong> s.<br />

Maria <strong>di</strong> Castel Nuovo, già livella-<br />

ta da Tenzone vescovo ad Ingone,<br />

e a' suoi posteri, con pagare ogni<br />

anno due denari <strong>di</strong> moneta pavese.<br />

Sembra che siffatti livelli non<br />

fossero punto da biasimare, perchè<br />

forse chi riceveva quelle chiese, o<br />

le aveva fabbricate, o risarcite. Per<br />

questa ragione il gius del patrona-<br />

to, anche oggidì , si conferisce a<br />

somiglianti benefattori delle chiese.<br />

Ma non mancarono ecclesiastici<br />

una volta , i quali anche senza<br />

questo titolo davano a livello i sa-<br />

gri templi, e ciò particolarmente si<br />

praticò delle decime ch'essi pastori<br />

vendevano, donavano, o permu-<br />

tavano, del quale argomento trat-<br />

tò d'illusamente il p. Tornassi ni<br />

nel tomo III de benejìciis. Molte<br />

notizie ci somministrano sulle decime<br />

le leggi longobar<strong>di</strong>che, e i ca-<br />

pitolari dei franchi. Ora solamente<br />

si ha a <strong>di</strong>re, come queste decime<br />

DEC<br />

si trasferissero dai prelati e parro-<br />

chi, benché fossero beni destinati<br />

al loro alimento, in monaci, canoni-<br />

ci, ed anche in persone secolari.<br />

L'istituzione de'canonici, come si<br />

<strong>di</strong>sse altrove, specialmente si <strong>di</strong>latò<br />

e crebbe sotto gl'imperatori Carlo<br />

magno, e Lodovico I. Tanto prima<br />

avevano i monaci propagato il sa-<br />

gro loro istituto per tutti i paesi<br />

cristiani, con aver fondati innume-<br />

rabili monisteri, celle e priorati. I<br />

vescovi adunque, che per lodevole<br />

motivo e zelo <strong>di</strong> religione, prendevano<br />

a fondare, o ad arricchire<br />

qualche monistero, o collegio <strong>di</strong><br />

canonici, usarono talvolta <strong>di</strong> donare<br />

loro una porzione delle decime<br />

dovute alla mensa episcopale, tras-<br />

ferendo in essi monaci o canonici<br />

il gius <strong>di</strong> esigerle. Anche il gius<br />

<strong>di</strong> decimare ritrovasi tra le mona-<br />

che, certamente per dono ad esse<br />

fatto dai vescovi. In una bolla del<br />

1187 <strong>di</strong> Urhano III confermatrice<br />

<strong>di</strong> tutti i beni e privilegi delle<br />

sagre vergini <strong>di</strong> s. Eufemia, si leggono<br />

registrate, decimai Molen<strong>di</strong>ni<br />

epìscopi, quod est in Porta Gitano-<br />

va: et decimas et red<strong>di</strong>lus in Sorbaria,<br />

et decimas quas a quadra-<br />

ginta annis ecclesia vestra rationabilìter,<br />

et pacifìce tenuit. Finalmente<br />

furono le decime trasferite una<br />

volta da'vescovi negli stessi secolari,<br />

del che si portano esempi dallo stes-<br />

so Muratori. Di quali cose poi in<br />

molti luoghi si pagasse una volta<br />

la decima, si può comprendere da<br />

una carta sanese del 11 18, che il<br />

medesimo produce, osservando che<br />

tali decime erano state concedute<br />

da pie persone prò suoruni remis-<br />

sione peccatorum.<br />

Tanto oltre poi si stese il traffico<br />

delle decime, ch'esse si vendevano,<br />

donavano, e permutavano, a guisa dei

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