Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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128 DAT matrimoniali, clic gli riferisce le analoghe suppliche, colle fedi degli Or- dinari, per quelli che sono nobili, o che dimandano la dispensa sinc causa, oppure non sono affatto po- veri, ma posseggono qualche cosa, e il datario prescrive la compo- nendo, che debbono pagare. Indi, uscito il detto ofìiziale , il notaro di camera suole leggere le citazio- ni sopra le lacerazioni de' nihil transeat 3 che sono stati posti a di- verse suppliche, e fattasi l' istanza dai procuratori , e spedizioneri , il datario, col parere del sotto-datario, e del per obilum, fa quel de- creto , che crede conveniente, ed altre volte rimette l' istanza alla sa- gra rota, o simplicìter, ovvero prò voto. Finalmente, tanto nel sabba- to, quanto in altri giorni, il datario sottoscrive i trasunti, i quali si mandano dall' ofliziale, che ha incombenza di collazionarli colle bol- le e brevi, e similmente si spedi- scono nell' uffizio del maestro dei brevi. Queste sono le attribuzioni principali del datario, oltre alle men- tovate di sopra, e a quelle che si diranno in appresso. Benedetto XIII, con suo chirografo de' 22 febbraio 1726, pubblicato nel seguente a- prile, concesse a' Cardinali pro-datari la piena potestà e giurisdizione, col mero e misto impero in tutte le cause criminali, contro qua- lunque delinquente in materia ap- partenente alla dataria apostolica. Il Cardinal pro-datario, uno dei primi magistrati della santa Sede, se non è promosso ad altra carica, funge il suo ministero in tutto il pontificato del Papa, che lo ha e- letto. Alla morte di questo cessa l' esercizio della sua carica , e le suppliche e grazie, quantunque se- gnate colla data, nella prima con- DAT gregazione generale, che 1 Cardi- nali tengono in sede vacante, sono ad essi in una cassetta presentate dal sotto-datario, e sigillata viene affidata alla custodia di due pre- lati chierici di camera. In sede vacante non si conferiscono benefìzi, ed al futuro Pontefice sono riser- vate le collazioni di quelli vacati, in virtù della costituzione di Pio 1 V, In eligendis. Eletto il nuovo Pa- pa, da lui si eleggeil nuovo pro-datario, ma il presente, ch'è il Cardinal Pacca, meritò che Pio Vili, e il re- gnante Gregorio XVI lo confermassero nel posto, conferitogli da Leone XII. V. il Gattico, Ada selccta eaeremonialia datarius sede vacati' te quae cardinalilius tradal, pag. 4>7, 4^3- Il Cardinal pro-datario è Cardinale palatino, e perciò frui- sce di tutte quelle prerogative proprie de' Cardinali palatini, come i suoi famigliari ne godono gli ana- loghi emolunienti. Tanto egli, che i famigliari, godono l'abitazione nel palazzo della dataria , daila quale il Cardinale ha annui scudi due mila quattrocento cinquanta. Fino al 1802, il Cardinal pro- datario, nella mattina dell' Epifa- nia, presentava al Papa il collegio degli scrittori apostolici, coli' oller- ta, di cui si parla al voi. IV pag. 280 del Dizionario, cioè all' arti- colo Befana. 11 Cardinal pro-datario a' 2 luglio, festa della visita- zione della b. Vergine, celebra la messa nella cappella Borghese della basilica liberiana , e comunica tutti i ministri, uflìziali, e spedizioneri della dataria apostolica, dispen- sando loro medaglie d'argento benedette dal Papa, colle immagini del Salvatore, e della beata Ver- gine. Per sua impotenza, supplisce monsignor sotto-datario. Questa di-
DAT vozione ebbe origine nella penultima pestilenza, cbe afflisse Roma, facendo grandi stragi. Tal contagio fu nel i656 nel pontificato di A.- lessandro VII. Nella generale deso- lazione, i ministri, offìziali, e spedizioneri della dataria apostolica, si rinchiusero tutti con opportuni cancelli nei palazzi della dataria, e della cancelleria, e pieni di fidu- cia in Dio, e nella b. Vergine, in- nalzarono fervide preghiere per la cessazione del flagello. Niuno di essi, né delle rispettive famiglie ne morì. Allora per gratitudine fecero il vo- to, che per cento anni sarebbero andati ogni anno nel giorno sagro alla visita, che Maria santissima fe- ce alla sua cognata s. Elisabetta nella suddetta cappella, a rinnova- re i loro ringraziamenti, ed a fare la santa comunione, lo che costan- temente praticarono, come si legge ne' Diari di Roma. E siccome il voto andava a sciogliersi nel 1756, piamente lo rinnovarono per un altro secolo. Dell'autorità e giurisdizione del datario trattano parecchi scrittori, oltre i mentovati. Il Lunado- 10 ne parla a pag. 82 e seg. della Eelaz. della corte di Roma dell'e- dizione del 1646, e nel tomo II pag. 200 e seg. dell'edizione del 1774; così il citato Tosi a pagina 120 e seg. del t. II. Oltre a ciò si possono consultare il Cardinal de Luca Rclat. dir. Rom. Forens. disc. 18 n. 7, ed il Cohellio Notitia Cardinalatus , cap. XXXVII, de datario Papae. Monsignor Gio- vanni Guidiccioni diede una bel- lissima istruzione a monsignor Bartolommeo Guidiccioni, datario di Paolo III, e che fu poi Cardinale, intorno alla maniera di esercitare la carica di datario. Questa lettera vot. XIX. , DAT 129 degna di essere letta, sta tra quelle de' XII uomini illustri, e tra le altre di diversi eccellentissimi uomini, raccolte dal Dolce, e stam- pate in Venezia dal Giolito nel i554. Serie dei Datari, e Cardinali pro-Datari. Il vero titolare del datariato de- ve essere un prelato, per cui un Car- dinale, dove sia investito di questa ri- levante carica, è soltanto chiamato pro-datario alla guisa di altre simili cariche proprie della prelatura , ed occupate e disimpegnate dai Cardinali. Prova il lodato autore anonimo, de Datariae apostolicae fare universo, chela gerarchia della curia romana è così ben fondata, che ammette vari gradi sommamente distinti prima di passare all'eccelsa dignità cardinalizia. 11 datario, il tesoriere, il governatore di Roma, ed altri consimili ministri di alta sfera, giunsero appunto in quei gradi, dappoiché n' ebbero percorsi alcuni altri, dopo de'quali non v'ha per ultimo che il Cardinalato, la quale dignità comporta cariche di maggiore sfera, ma non più cariche prelatizie. Quindi un Cardinale per occupare il principale ministero della dataria apostolica non può essere che pro-datario , cioè con provvisorio reggimento fino alla nomina del titolare prelato , ciò che per altro, come si vedrà, per inveterata consuetudine sembra non potersi più verificare. Sebbene della dataria e dei datari, il ripetiamo ancor qui, si abbiano notizie nel secolo decimoterzo massime nei pontificati di Onorio III, e di Bo' nifacio Vili, per cagione delle cir- costanze de'teinpi che precedettero, accompagnarono , e seguirono il 9
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