Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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cittadella Arx. Non è noto precisamente
quando per la prima vol-
ta si formasse il primo di questi
castelli, ma fino dal secolo undecimo
si hanno memorie, e dell' uno
e dell'altra. Ambedue que' luoghi
ebbero vari signori , fra' quali gli
abbati di Farfa, finché nel secolo
decimoquarto passò il dominio di
Correse, ed Arci agli Orsini conti di
Nerula, e da questi, nel secolo de-
cimosettimo, ai Barberini, ai quali
ancora appartiene.
La sede vescovile di Curi, o Cu-
res , rimonta al quinto secolo, e
l'Ughelli, Italia sacra, tom. X, p.
73 e seg., enumera cinepie vescovi,
che vi ebbero residenza. Il primo
da lui nominato è Tiberio Curium
sabinorum episcopus, il quale l'anno
465 si sottoscrisse al concilio
romano tenuto dal Papa s. Ilario.
Questi vescovi poco dopo assunsero
il titolo di Sabiniensis, e Sabincn-
sis, considerando la Cures sabinorum
come il capoluogo de' sabi-
ni. E perchè nel medesimo seco-
lo, nel territorio della città , si
fondò la chiesa di sant' Antimo,
alla quale poscia fu annesso
un monistero, dove questi vescovi
ordinariamente solevano risiedere,
perciò si dissero anche Episcopi s.
Aiithimi, cioè Anihcmii. Di fatti il
secondo vescovo registrato dall' U-
ghelli per nome Felicissimo, che in-
tervenne nel concilio romano, adu-
nato nel 4^7 da s - Felice III Pa-
pa, si sottoscrisse vescovo Sabineuse,
sebbene v' intervenisse pure A-
sterius, vescovo Foronovanus.Lo Spe-
randio dice, che i vescovi Curensi
qualche volta per l'eccellenza di
tutta la provincia, furono detti Sa-
binesi. Dulcizio, vescovo sabinense,
e di s. Antimo, con Projettizio ve-
scovo Foronovanus, intervenne nel
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al concilio celebrato a Roma
dal Pontefice s. Simmaco. Nel 5o4
era vescovo Giuliano , rammentato
da s. Gregorio I nel lib. da' Dia-
loghi. Nel 58 o fu vescovo Bono, o
Borso, al quale il Pontefice Pelagio
li diresse la lettera che si legge
nell'Ughelli, e nel decreto di Gra-
ziano. Poco dopo, avendo i longobardi
devastato Cures, Papa s. Gregorio
I, nel febbraio 5g3 , uni il
vescovato di s. Antimo, e di Cures,
al vescovato di Nomento, siccome
diocesi la più vicina, lo che si rile-
va dalla lettera, cui quel Papa scrisse
a Grazioso vescovo Nomenta-
no, e nella quale gli commise la
cura del vescovato di Cures messo
in rovina dai nemici. Tale rovina
probabilmente avvenne neh' anno
589, quando Autari re de' longobardi
corse devastando tutta l' Italia
meridionale, da Spoleto andando
per Benevento fino a Reggio ;
o piuttosto nell'anno stesso 5q3, in
che Agilulfo successore di Autari si
mosse a danno de' romani, empiendo
di stragi, e di devastazioni orribili
tutto il circondario di Roma.
Da questa devastazione Cures per-
dette anche il nome di città , sebbene
non generalmente, e subito
dopo il 593. V. Francesco Paolo
Sperandio, Sabina sacra, e profana,
pag. 7, 33 e 61. Da ultimo il
eh. Filippo Mercuri ha pubblicato;
La vera località di Curi in Sabina,
Roma i838. Abbiamo inoltre
dal Galletti : Gabio, antica città
di Sabina scoperta, ove e ora Torri,
ovvero le grotte di Torri, Roma
1757.
CURIA, e CURIA ROMANA. Diciamo
Curia, Forum, il luogo dove
si trattano le cause , e dove con-
corrono i litiganti , e i loro procu-
ratori, avvocati, e curiali; il perchè