Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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2yo DIA sua costituzione } che i Cardinali iliacoui, i quali dieci anni prima rimasero nell'ordine diaconale, pas- sare possono all' ordine de' preti, ai quali avrebbero preceduto, se tali fossero stati, fin dal giorno della loro stessa promozione. Questa cosa venne rinnovata sotto Clemente XI, e la congregazione particolare a ciò deputata, a' 20 di marzo 17 15, decretò : non competere cardinalibus diaconis jus optandi, seu asceti* dendi ad suas ccclesias episcopales, sed tantum cardinalìhus presbyte- ris. V. Riganti, Comm. ad Reg. Cancellar, t. I, ad reg. 8, §. 2. Ecco 1' ordine gerarchico delle diaconie cardinalizie antiche riportato dal Piazza. Col numero d' ordine egli indica le esistenti, mentre le altre, che non l' hanno, più non esistono. Se però la chiesa sussiste Io avvertiremo. I. S. Maria in Domnica. S. Lucia in Cerchio, al Settizo- nio. S. Maria Nuova, sussiste^ ed è ufhziata dai monaci Olive- tani. SS. Sergio e Bacco. S. Lucia in Selci, sussiste, ed è delle monache agostiniane. S. Teodoro, sussiste, ed è uffi- ziata dall' arciconfrateruita del Ss. Cuore di Gesù. IL S. Maria in Cosmedin. III. S. Maria in Portico. IV. S. Maria in via Lata. V. S. Agata alla Suburra. VI. SS. Cosma e Damiano. VII. S. Maria in Aquiro. VIII. S. Giorgio in Velabro. IX. S. Adriano. X. S. Eustachio. XI. S. Nicola in Carcere. XII. SS. Vito e Modcòto. DIA XIII. iS" Angelo in Pescheria. XIV. S. Maria della Scala. La chiesa diaconale di s. Cesa- reo, come dicemmo al suo articolo, fu talvolta titolo, ed altra diaconia, nella quale qualifica la stabili Clemente Vili. Nel secolo decorso, e nel concistoro de' 2 3 luglio 172*), come riportano il Diario di Roma, numero 1 246 , e il Novaes, t. XIII, p. 73, Benedetto XIII eresse in diaconia cardinalizia di s. Maria ad Martyres, l'antico Pantheon. Veramente ora non avvi ordine gerarchico nelle chiese diaconali, ed il primo diacono non ha dia conia determinata. I Cardinali Con- salvi, e Rivarola furono primi diaconi, ed ambedue ebbero la diaconia di s. Maria ad Martyres, seb- beue 1' ultima ad essere elevata al grado di diaconia. 1 Cardinali Ruf- fo, ed Albani egualmente furono primi diaconi, ed ebbero per diaconia la chiesa di s. Maria in Via Lata, laonde non è determinato at- tualmente qual chiesa dev' essere la diaconia del primo Cardinal diacono. Nel concistoro dei 27 gen- naio i843 il Cardinal Adriano Fie- schi, sesto dell'ordine de' diaconi, si dimise dalla diaconia di s. Ma- ria in Portico, ed otto e conseguì quella di s. Maria ad Martyres, vacata per morte del Cardinal primo diacono Rivarola. Altra conferma, che al presente non avvi ordine gerarchico nelle chiese diaconali. Va però avvertito, che quando un diacouo, od un prete, otta ad altra diaconia , o titolo cardi- nalizio, il prefetto de' cerimonieri pontifìcii si reca ad interpellare quei Cardinali, che nel rispettivo ordine lo precedono in anzianità dì car- dinalato, se essi bramassero passar-
DIA vi, e ciò per un riguardo di con- venienza sanzionato dall'uso. Nel Lunadoro, Relazione della corte dì Roma, tanto della edizione del- l'anno i636, a pag. 274, che di quella dell'anno 1774 colle note del dotto Zaccaria, pag. g, non si rinviene ordine stabile di gerarchia. Nella prima vengono registrate con questo ordine: S. Maria in Via Lata, s. Eustachio, s. Agata, s. Maria in Portico ec. ; nella seconda in questo modo : S. Maria in A- quiro, s. Maria in Cosmedin, ss. Cosma e Damiano, s. Maria Nuo- va, s. Adriano ec. , poi le altre. Anticamente lo era quella di s. Maria in Domnica, chiamata per- ciò un tempo Arcidìaconìa. Ripetiamo ancora una volta, che ai rispettivi articoli si tratta di quan- to spetta alle prerogative, uffizi, preeminenze, e privilegi del Cardi- nal primo diacono, e dei Cardina- li diaconi di santa romana Chiesa. Su questo argomento, oltre i suc- citati, ed altri autori, ed oltre quelli che si riporteranno all'articolo Tito- li Cardinalizii, abbiamo: Eminentiss. et Reverendiss. S. R. C. cardinalibus, Eulogialogium Diaconale offerì Dominicus Magri 1688; Laurentius Brancatus, De benedìctione diaconali , inter ejus dissert. Romae 1672; Francesco Albizii, De j'u- risdictione, guani habent S. R. E. cardinales in ecclesiis suorum li- tulorum, Disceptatio novis allega- tionibus aucta, et addita quaestiun- cula, an Cardinale^ diaconi in suis Diaconiis possint solemniter bene- dictionem impertiri, Romae 1668. V. però la risposta del Piloni de controv. Palronatus, alleg. /\\, n. 3 1 , Tria ad Platum, de cardinal, dignit.j e 1' Andieucci, ditsert. de cardinalibus in genere. Il Cohdlio 1) 1 A 291 riporta a p. i5 alcuni Cardinali diaconi, che, non essendo insigniti dell'ordine sagro, rinunziarono la dignità, per continuare la successio- ne nelle loro sovrane, e principe- sche famiglie, di che noi par- liamo all' articolo Porpoka cardinalizia rinunziata. Sulle diaconie cardinalizie, alcune erudite notizie vengono altresì riportate anche dal Nerini a pag. 49 e seg. neM'Histo- rìca monumenta, de tempio et eoe* nobio ss. Bonifacii et Alexii. DIACONO, diaconus. Uno dei ministri inferiori dell' ordine gerarchico, quegli cioè che è promosso al secondo degli ordini sagri, vale a dire al Diaconato (Vedi). Que- sta parola è formata dalla voce greca, che significa ministro, o ser- vo. I diaconi furono istituiti dagli apostoli al numero di sette, come si legge Act. e. 6. Al nascere stes- so della Chiesa, crescendo ogni giorno il numero de' fedeli, talmente divennero commendevoli, che essi riguardavano gli altri fedeli tutti come fratelli, per cui non avevano che un cuore, ed un'anima. I ric- chi vendevano i loro beni, e deponevano il prezzo che ne avevano ricavato in un tesoro comu- ne; e gli apostoli a mezzo de' loro coadiutori, e insieme ad essi im- piegavano questi denari in soccorso de' poveri. A questo proposito si fecero quindi alcune querele, ma gli apostoli illuminati dallo Spirito Santo, ne fecero tosto cessare la cagione che le produceva. I greci, o giudei ellenisti, così essendo chiamati i giudei eh' erano versati nella lingua greca perfettamente, mormoravano contro gli altri ebrei, sotto pretesto che le loro vedove fossero trascurate nella distribuzio- ne giornaliera delle loro limosi ne.
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