Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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colo l' illustre matrona Ermatrude
ordinò Cochlearia decem dati basi-
tic, s. Crucisj vel domiti Vincentii in
Parigi, come si legge presso il Mabillon,
in Append. supplementi de
re diplomai. g3. Il Du-Cange ne
riporta altri esempli. V. Io. Battel-
li Antiquii. Rulupin. 83 de Cochleari
s acuto stylo praedicto ex quo
Plinii, Pollucisj et Marlialis loca
illustranti^, et Leibnitii Otium Hannoveranumj
2o5 de Cochlearibus
ligneis, Gregorio VII, dono missis
a Petro Damiani. Il Mariotti nel
suo museo conservava un cucchiaio
di legno, ch'era stato indorato; nel
manico si vedeva s. Giuseppe e la
Madonna, in mezzo il bue e l'asinelio,
più sotto la culla col bam-
bino dentro, al fine i re magi.
Sembrava lavoro del decimo secondo
secolo. Del cucchiarino d'oro
usato dal Papa nella messa ponti-
ficale, si parla al voi. IX, p. 22,
e seg. del Dizionario.
Siccome il cucchiaio è l'usato
strumento, col quale si piglia il
cibo, non riuscirà discaro per ultimo
che si aggiunga , non essere vero
che l'uso fosse introdotto in Europa
verso il secolo XVII, giacché Mar-
ziale parla del cucchiaio col quale
si estraevano le conchiglie dal loro
nicchio, le uova, e altri cibi più
liquidi. Parlano altresì dei cucchiai
Petronio, Celso, Columella, Plinio,
che lo dà anche per misura; non
che Varrone, Scribonio Largo, ed
altri scrittori, massime latini.
CUCUFA (s.), martire in Ispagna.
Scillita, città dell'Africa, fu la
patria di questo santo. Accompa-
gnatosi a s. Felice, abbandonò la
terra nativa ed i parenti, e recossi
nella Mauritania, di dove appresso
si trasferì in Ispagna. Non appena
il governatore Daciano seppe del
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suo arrivo in Barcellona, che chia-
matolo a sé, affine di persuaderlo
a sacrificare agli dei, né lo potendo
vincere per guisa alcuna, lo condannò
alla tortura, ed indi a per-
dere la testa sul patibolo , locchè
avvenne l'anno 3o3 in circa. Le
reliquie di lui furono dalla Spagna
portate in Francia e deposte, per
cura di Fulrado, abbate di s. Dio-
nigi, nella chiesa del monistero di
Leberan, nella diocesi di Strasbur-
go a' 16 febbraio dell'anno stesso.
Quivi riposarono sino all' anno
895, nel quale Ilduino, abbate pu-
re di s. Dionigi, le volle conserva-
te nella sua badia, in cui si ono-
rano anche al presente. Gli spa-
gnuoli però ritengono di possederne
il corpo a Barcellona, persuasi
che il solo capo sia custodito in
Francia.
CUCUSA, CUCUSSUS. Città vescovile
della piccola, o seconda Armenia
sulle frontiere della Cilicia,
e della Cappadocia , neh' esarcato
del Ponto, sotto la metropoli di
Melitene. Commanville dice, che la
sede fu istituita nel IV secolo, ed
aggiunge, che questo luogo divenne
rinomato per esservi stati rilegati
in esilio alcuni grandi uomini. Di
fatti l' imperatore Costanzo vi rilegò
s. Paolo, vescovo di Costantinopoli,
poscia ucciso dagli ariani l' anno
35 1 ; e Arcadio vi esiliò, nell'anno
4o4, s. Giovanni Grisostomo altro
vescovo di Costantinopoli, siccome
luogo insalubre. Le notizie eccle-
siastiche fanno menzione di cinque
vescovi di Cucusa.
CUENCA (Conchen.). Città con re-
sidenza vescovile di Spagna, nella Ca-
stiglia nuova, capoluogo di provincia.
Giace essa sopra un colle elevato, fra
due montagne, a piedi delle quali
scorrono i due fiumi Jucar, e Gue-
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