Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...
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DAN<br />
Ja forsennata loro prepotenza, clic il<br />
Dan<strong>di</strong>ni venne insignito del carattere<br />
<strong>di</strong> nunzio or<strong>di</strong>nario nella corte del-<br />
l'anzidetto Enrico. Dipoi Giulio III,<br />
successo nel i55o a Paolo III, lo<br />
richiamò presso <strong>di</strong> sé in qualità <strong>di</strong><br />
segretario, e quin<strong>di</strong> gli <strong>di</strong>ede la<br />
commissione <strong>di</strong> recarsi come inter-<br />
nunzio presso Carlo V per istabili-<br />
re la continuazione del tridentino<br />
concilio, e per ottenere soccorso<br />
nella guerra <strong>di</strong> Parma e della Mi-<br />
randola, <strong>di</strong> cui fu <strong>di</strong>chiarato presi-<br />
dente col titolo <strong>di</strong> commissario ge-<br />
nerale dell' esercito Pontificio. Cosi<br />
bene riuscì il Dan<strong>di</strong>ni in tutte le<br />
cose affidategli, che il Pontefice<br />
nel i55i, lo creò prete Car<strong>di</strong>nale<br />
assente, e poscia gli conferì il tito-<br />
lo <strong>di</strong> s. Matteo in Merulana, e la<br />
qualifica <strong>di</strong> legato a Intere <strong>di</strong> Carlo<br />
V per trattare la pace col re cri-<br />
stianissimo. Nelle Fiandre accolse il<br />
Commendone, che gli fece la confidenza<br />
<strong>di</strong> quanto avea stabilito colla<br />
regina Maria d' Inghilterra per ri-<br />
stabilire in quel regno la religione<br />
cattolica, ed anzi ritenne il Commendone<br />
presso <strong>di</strong> sé in qualità<br />
<strong>di</strong> datario della sua legazione. Ma ri-<br />
chiamato <strong>di</strong>poi dal Papa Giulio III,<br />
perchè s' era mostrato favorevole<br />
soverchiamente ai <strong>di</strong>segni <strong>di</strong> Carlo<br />
V , fu investito dell' abbazia <strong>di</strong> s.<br />
Bartolommeo nel Bosco in Ferra-<br />
ra. Il Dan<strong>di</strong>ni con beneplacito apostolico<br />
rassegnò la chiesa d'Imo-<br />
la, cui non avea mai rinunzia-<br />
to , a suo nipote Anastasio li-<br />
berto, ma per la morte <strong>di</strong> questo,<br />
riprese poscia il governo della <strong>di</strong>ocesi.<br />
Intervenne ai conclavi <strong>di</strong> Mar-<br />
cello II, e <strong>di</strong> Paolo IV; ma fu<br />
appunto in quest' ultimo conclave,<br />
che un' improvvisa malattia lo as-<br />
salì con tal furore, eh' egli lasciò<br />
<strong>di</strong> vivere in età d' anni 5o. La<br />
,<br />
DAN ò 9<br />
sua morte accadde a' 3 <strong>di</strong>cembre<br />
i55g, ed ebbe il sepolcro nella<br />
chiesa <strong>di</strong> s. Marcello presso l' al-<br />
tare della Beata Vergine addolora-<br />
ta; sul pilastro si vede il suo ri-<br />
tratto, che credesi <strong>di</strong>pinto da Pel-<br />
legrino da Modena. Il Pallavicini<br />
nella storia del concilio <strong>di</strong> Trento fa<br />
più volte menzione onorata <strong>di</strong> que-<br />
sto dotto, e chiarissimo porporato.<br />
DANDINI Girolamo, nato a Ce-<br />
sena, della famiglia del Car<strong>di</strong>nale <strong>di</strong><br />
questo nome, entrò nella compagnia<br />
de' gesuiti, in cui si <strong>di</strong>stinse per la<br />
sua pietà e dottrina. Fu il primo<br />
del suo Or<strong>di</strong>ne, che in Parigi inse-<br />
gnasse la filosofìa. Dopo <strong>di</strong> avere<br />
sostenuto a meraviglia i gra<strong>di</strong> <strong>di</strong><br />
rettore e <strong>di</strong> provinciale, fu mandato<br />
da Clemente Vili nel 1 5q6<br />
nunzio a' maroniti <strong>di</strong> monte Libano<br />
per riconoscere i loro riti, e la lo-<br />
ro credenza massime intorno all'Eucaristia.<br />
Diede quin<strong>di</strong> alla luce una<br />
relazione esatta dei suoi viaggi, e<br />
<strong>di</strong> più un trattato <strong>di</strong> Etilica Sa-*<br />
era, cui Riccardo Simon, che pub-<br />
blicò la relazione da lui tradotta<br />
in francese, con alcune note inte-<br />
ressanti, afferma essere un' opera ec-<br />
cellente. Morì poscia in Forlì pieno<br />
<strong>di</strong> meriti, e <strong>di</strong> virtù, nel r 634<br />
d'anni ottantatre.<br />
DANDINI Ercole, Car<strong>di</strong>nale.<br />
Ercole Dan<strong>di</strong>ni nacque in Roma da<br />
nobile famiglia dei conti <strong>di</strong> tal nome,<br />
e della marchesa Gualtieri <strong>di</strong><br />
Orvieto ai i5 luglio 1 7^9. Fece i<br />
suoi stu<strong>di</strong> nel collegio Nazareno dei<br />
pp. delle scuole pie, terminati i<br />
quali, e <strong>di</strong>chiarando la sua voca-<br />
zione <strong>ecclesiastica</strong>, Pio VI lo fece<br />
cameriere d'onore, e lo nominò ab-<br />
legato a portare in Viterbo la berretta<br />
car<strong>di</strong>nalizia al Car<strong>di</strong>nal Giuseppe<br />
Doria venuto ivi dalla nunziatura<br />
<strong>di</strong> Francia. Ebbe in dono