Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...
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CUL<br />
tirarsi. Tuttavia la parola, e l'azio-<br />
ne non possono in<strong>di</strong>care lo stesso<br />
sentimento, ne lo stesso grado <strong>di</strong><br />
rispetto riguardo ai <strong>di</strong>fferenti og-<br />
getti: il perchè bisogna, che il si-<br />
gnificato delle parole si cambi se-<br />
condo le circostanze, e l'intenzione<br />
degli scrittori.<br />
Si devono <strong>di</strong>stinguere <strong>di</strong>fferenti<br />
specie <strong>di</strong> culto; chiamami culto interno<br />
i sentimenti <strong>di</strong> slima, <strong>di</strong> am-<br />
mirazione, <strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne, <strong>di</strong> confidenza,<br />
<strong>di</strong> sommissione riguardo ad<br />
un etite, che n' è giu<strong>di</strong>cato degno;<br />
<strong>di</strong>consi poi culto esterno, i segni<br />
sensibili, coi quali attestiamo que-<br />
sti sentimenti, come le genuflessio-<br />
ni, le prostrazioni, le preghiere, i<br />
voti, le offerte, ec. Qualora questi<br />
attestati non sono accompagnati dai<br />
sentimenti de! cuore, questo non è<br />
più un culto vero, e sincero, come<br />
<strong>di</strong>cono i teologi, ma una ipocrisia,<br />
vizio sovente rinfacciato agli ebrei<br />
da Gesù Cristo, e dai profeti. Come<br />
poi il culto cambia <strong>di</strong> natura<br />
secondo la <strong>di</strong>versità de' motivi, che<br />
lo ispirano, bisogna <strong>di</strong>stinguere, il<br />
culto civile dal culto religioso. Qualora<br />
in un personaggio onoriamo<br />
alcune qualità, il potere, l' autori-<br />
tà, che hanno solo rapporto all'or-<br />
<strong>di</strong>ne civile, e temporale della società,<br />
questo è un culto puramente<br />
civile. Se in esso vogliamo onorare<br />
una <strong>di</strong>gnità, un potere, un merito<br />
soprannaturale, vantaggi che hanno<br />
rapporto solo all' or<strong>di</strong>ne della gra-<br />
zia, e della eterna salute, questo è<br />
un culto religioso, poiché la sola<br />
religione ci può far conoscere e stimare<br />
i doni della grazia. Ma non<br />
possiamo esprimere il culto religio-<br />
so con altri segni, che con quelli<br />
del culto civile. La <strong>di</strong>versità del<br />
motivo forma tutta la <strong>di</strong>fferenza.<br />
Altri teologi , per parlare più<br />
CUL 21<br />
chiaramente, <strong>di</strong>vidono il culto in<br />
civile e sacro, materiale e formale,<br />
esterno ed interno, assoluto e re-<br />
lativo, completo e incompleto. Dicemmo,<br />
che il culto sagro e reli-<br />
gioso è quello che ren<strong>di</strong>amo a qualcuno<br />
a cagione <strong>di</strong> sua eccellenza<br />
soprannaturale, e questo culto è <strong>di</strong><br />
tre maniere : cioè <strong>di</strong> latria, che<br />
rendesi a Dio solo; quello <strong>di</strong> du-<br />
lia, che si tributa ai santi ; e quel-<br />
lo <strong>di</strong> iperdulia, con che si onora la<br />
b. Vergine Maria. Si adora Dio con<br />
culto <strong>di</strong> latria con una adorazione<br />
eccellente, suprema, incomuni-<br />
cabile a qualsivoglia creatura, ri-<br />
conoscendolo siccome creatore, go-<br />
vernatore, e assoluto signore del-<br />
l' essere nostro. Si onorano gli an-<br />
geli e i santi con culto <strong>di</strong> dulia,<br />
cioè con un onore, e riverenza in<br />
quanto che riluce e riverbera in<br />
loro la grazia <strong>di</strong> Dio, riuscendo al-<br />
tresì grato a lui l'onore, che ren<strong>di</strong>amo<br />
ad essi, perchè si converte<br />
nella sua gloria. Si onora la beata<br />
Vergine con culto d' iperdulia, o<br />
culto superiore, perchè questa san-<br />
ta Vergine Madre <strong>di</strong> Dio, essendo<br />
più elevata in grazia ed in gloria<br />
<strong>di</strong> tutte le altre creature, è giusto<br />
che le si rendano omaggi, e testimonianze<br />
<strong>di</strong> rispetto più profondo,<br />
che agli angeli, e ai santi.<br />
Il culto pubblico è così essen-<br />
ziale ad una religione, che i più<br />
sacri legislatori, e fondatori delle<br />
repubbliche, e degl' imperi ne fe-<br />
cero sempre un punto massimo nelle<br />
loro civili costituzioni. Quin<strong>di</strong><br />
Id<strong>di</strong>o, che colla sua provvidenza<br />
ha sempre in onore del suo nome<br />
conservato una vera Chiesa , com-<br />
posta <strong>di</strong> fedeli adoratori, i quali<br />
gli dessero gloria in tutti i secoli<br />
sulla terra, prescrisse ad essi, sino<br />
dal principio del genere umano, dei