Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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DAN
punto minore a quello di qualunque
altro paese di Europa, in cui
fioriscono le scienze e le arti. Ha
università, accademie, molte società
scientifiche, e numerose scuole che
dappertutto fioriscono. Meritano es-
sere ricordati fra i suoi uomini ce-
lebri, Ticho Brahè, per la matematica;
Arnas Magnaeus, Langehek,
Seboening, e Suini per le patrie
storie; Holberg scrittore erudito;
Oeder, e Muller distinti botanici:
Niehubr intelligente viaggiatore ;
Mal te-Brun, celebre geografo, e let-
terato, e molti altri. Tra gli artisti
primeggia il vivente commendatore
Tordwalsen, al cui genio per la scol-
tura tributa profondi e meritati encomi
il secolo ammiratore, e le sue
opere ne perpetueranno la fama. I
caratteri dei danesi sono runici, e
si credono anteriori alle invenzioni
del papiro, delle tavolette incerate,
e delle membrane. Il pincipale ordine
cavalleresco della Danimarca
è quello dell'Elefante (Fedi), quindi
è più distinto quello di Danneborg,
al quale è da aggiungersi un
terzo, cbiamato della perfetta unio-
ne, ovvero della fedeltà, creato dal-
la regina Sofia Maddalena , il 7
agosto 1732, per fregiarne le
dame.
Il nome di Danimarca si pre-
tende che derivi da unode'primi capi
di questa nazione nominato Dan.
Dei danesi viene fatta menzione sino
dal sesto secolo nelle notizie isto-
riche di lornandes, allorché s'inco-
minciò gettare una qualche luce
nella storia della Scandinavia. Sembra,
che i primi abitanti della Da-
nimarca, e principalmente della
sua porzione continentale, sieno sta-
ti i cimbri, o celti, i più antichi
abitatori conosciuti, cioè gli ante-
nati dei "welsci, che stavano special -
DAN
mente nel Chersoneso cimbrico, ed
occuparono poscia probabilmente anche
le grandi isole adiacenti, remota
sede della danese monarchia. Questi
furono in progresso scacciati dai go-
ti, che sembrano discesi dalla Scandinavia.
E certo, che la Danimar-
ca era divisa in molte piccole so-
vranità, che quasi ciascun' isola aveva
il suo re, molti contandone
il Jutland. Leira era la residenza
del più possente di questi piccoli
principi, che si dedicavano, come
tutti i popoli del nord, alla pirate-
ria. I danesi fecero un gran numero
di spedizioni contro la gran
Brettagna, e la Francia , soggiogarono
una parte dell'Inghilterra, formandone
piccoli regni, e saccheg-
giarono, e fecero orribili guasti in
Francia. Erano assai intrepidi , e
molto abituati a vivere sul mare.
Avevano un culto rozzo bensì, ma
accompagnato da una certa gran-
dezza virile. Molto si disse di essi,
e de'loro primi re, ma la storia
n'è favolosa assai ed incerta sino
all'anno 5oo, o al regno di Aroldo
I. Basterà nominare fra quegli antichi
monarchi della Danimarca
quello Skiold, il quale acquistò tanta
riputazione, che per lungo tempo
i re di Danimarca portarono il nome
di Skioldiiiiger, cioè successori
di Skiold. Olaf II, re di Svezia,
conquistò la Danimarca nell'anno
900, e dall'epoca del regno di Gorm,
o Gormone, che s'impadronì del-
la sovranità nel 920, e regnò sopra
una gran parte di quel paese, og-
gi formante la Danimarca, la sua
storia incomincia a presentare mag-
gior chiarezza, e verità. La Scania
era una delle sue provincie, ma
lo Sleswig fu occupato dagl' impe-
ratori di Alemagna , ed eretto in
margraviato. Da un altro lato, Sve-