Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...
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DIA<br />
tollerabile superbia <strong>di</strong> certi arci-<br />
<strong>di</strong>aconi , che vedendosi ne' mini-<br />
steri principali impiegati dai ve-<br />
scovi, e chiamati occhio del vesco-<br />
vo, delle cui azioni erano testimo-<br />
ni, e fatti soprastanti a tutte le<br />
sostanze ecclesiastiche, con alterigia<br />
volevano precedere a' preti. Questi<br />
economi furono pur delti Vicedo-<br />
mini. Prepositi, e Maggiordomi :<br />
a' preti o a' <strong>di</strong>aconi economi e cu-<br />
sto<strong>di</strong> dell'ecclesiastiche sostanze, ser-<br />
vivano anche i Sud<strong>di</strong>aconi (re<strong>di</strong>).<br />
Dall'or<strong>di</strong>ne del sud<strong>di</strong>aconato si a-<br />
scende al <strong>di</strong>aconato.<br />
Elezione, ed or<strong>di</strong>nazione dei<br />
Diaconi.<br />
Facendo seguito alla elezione dei<br />
<strong>di</strong>aconi, nei primi secoli della Chie-<br />
sa, benché i veseovi ne avessero la<br />
autorità principale, il popolo vi<br />
concorreva, perchè i vescovi ad<br />
esempio degli apostoli li proponevano<br />
al clero e al popolo, prendevano<br />
i loro consigli, e gli ascoltavano<br />
volentieri. Sembra però, che<br />
nel sesto secolo il popolo e il clero<br />
venissero privati <strong>di</strong> sì fatta elezio-<br />
ne, per le elezioni tumultuanti, ed<br />
altri abusi ch'erano insorti. Solo<br />
potevano opporsi, nel caso che le<br />
promozioni <strong>di</strong> tali ministri fossero<br />
contrarie al bene della Chiesa. Tut-<br />
tavia nei riti delle or<strong>di</strong>nazioni re-<br />
sta anche adesso un vestigio della<br />
antica <strong>di</strong>sciplina, poiché, secondo il<br />
pontificale romano, quando si trat-<br />
ta <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare un sacerdote o <strong>di</strong>a-<br />
cono, V arci<strong>di</strong>acono lo presenta al<br />
vescovo, chiedendogli in nome della<br />
Chiesa, che l' or<strong>di</strong>ni, al che il ve-<br />
scovo domanda : » sapete voi esser-<br />
« ne degno ? U arci<strong>di</strong>acono, lo so<br />
» e lo attesto per quanto può l'u-<br />
» niana fiacchezza comportare. //<br />
DIA ì(jT<br />
» vescovo ne ringrazia Dio, e poi<br />
» volgendosi al clero, ed al popò-<br />
» lo <strong>di</strong>ce: Noi col <strong>di</strong>vino aiuto e-<br />
»> leggiamo questo presente sud<strong>di</strong>a-<br />
m cono per l' or<strong>di</strong>ne del <strong>di</strong>aconato.<br />
*> Se alcuno ha qualche cosa con-<br />
» tro <strong>di</strong> luij si faccia innanzi ge-<br />
» nerosamente per l' amor <strong>di</strong> Dio,<br />
» e lo <strong>di</strong>ca : ma si ricor<strong>di</strong> della<br />
» sua con<strong>di</strong>zione". Questo appun-<br />
to è un vestigio dell' antico uso, <strong>di</strong><br />
consultar il clero, e il popolo nel-<br />
le Or<strong>di</strong>nazioni (Pe<strong>di</strong>). Imperocché,<br />
<strong>di</strong>ce il Fleury, quantunque il ve-<br />
scovo abbia tutta la potestà <strong>di</strong> or<strong>di</strong>nare,<br />
e il consenso dei laici non<br />
sia essenzialmente necessario, egli<br />
non<strong>di</strong>meno è utilissimo per assicu-<br />
rarsi del merito degli or<strong>di</strong>nan<strong>di</strong>.<br />
Si supplisce ad esso colle pubbli-<br />
cazioni, colle informazioni, e gli<br />
esami, che precedono l'or<strong>di</strong>nazione,<br />
ma santamente fu istituito che gli<br />
eletti si presentassero in faccia del-<br />
la Chiesa, anche neh' azione stessa<br />
<strong>di</strong> or<strong>di</strong>narsi, perchè il vescovo si<br />
assicurasse che fossero irreprensibi-<br />
li. Il pontificale romano rende ra-<br />
gione <strong>di</strong> questa cerimonia, facendo<br />
<strong>di</strong>re al vescovo, eh' egli fa tale in-<br />
chiesta al popolo, perchè è interes-<br />
se del comune pastore, avere sa-<br />
ceidoti santi; e perchè un partico-<br />
lare può sapere ciò che ignorano<br />
gli altri, e perchè finalmente cia-<br />
scuno ubbi<strong>di</strong>sce più volentieri a<br />
quello, che fu <strong>di</strong> suo consenso or<strong>di</strong>nato.<br />
Il Chardon, Storia de' Sa-<br />
gramenti, nel tom. Ili, lib. I, ca-<br />
pitolo XII, tratta dell' or<strong>di</strong>nazione<br />
de' <strong>di</strong>aconi, coli' autorità del quale<br />
an<strong>di</strong>amo <strong>di</strong> ciò a parlare.<br />
Anticamente il <strong>di</strong>aconato si conferiva<br />
colla imposizione delle mani,<br />
e coll'orazione, come affermano gli<br />
antichi rituali, i canoni de'concilii,<br />
e gli scrittori ecclesiastici della li-