Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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298 DIA ordinato, e l'arcidiacono ad alta voce prosegue : diacono del .sagro altare della santa Chiesa, della cit- tà IV., e mentre il vescovo gì' impone le mani, due altri diaconi tengono ciascuno un ventaglio al- zato sopra il capo di quello che si ordina. Bacia poi l'altare quando gli si dà la pace, e poscia il vescovo, e riceve la comunione, ed in fine ha luogo una breve esortazio- ne del vescovo. A questo è molto conforme il rito nestoriano, pub- blicato dallo stesso p. Morino. Il vescovo sul nuovo diacono pronun- zia questa forinola: » N. è separa- si to, santificato, e consagrato al mi- » nistero ecclesiastico , ed al ser- » vigio levitico di s. Stefano. In *> nome del Padre ec. ". I giacobiti sì della Siria, che di Egitto, dice il Renaudot, hanno i riti molto conformi a quelli, che il p. Morino chiama propri de'ma- roniti. Soli si distinguono in questo, che tra questi ultimi il vescovo prima d'impor le mani agli ordi- nandi , le santifica col mediato toccamento de'sagri misteri , mettendole sopra il velo, che il cuopie anche nelle ordinazioni. Il E.enau- dot corresse alcuni sbagli fatti dal celebre p. Morino sul trattato delle ordinazioni ; ma gli sbagli pos- sono correggersi facilmente : Facile est inventis addere. II Sarnelli, lettere eccl. t. I pag. 26, dice che in alcune chiese anticamente nell'ordinazione de'diaconi, si ungevano loro le mani. No- ta il Macri, Not. de'vocaboli eccle- siastici, che occorrendo di consa- grare diacono il nuovo eletto Pa- pa, come alcune volte è succes- so, si osservano alcune cerimonie particolari assegnate nel cerimonia- le di monsignor Cristoforo Marcel DTA Io, dappoiché il Papa comparirà al- l'ordinazione, vestito con l'amitto, cingolo, manipolo, e piviale con la mitra in testa, la quale si leverà quando il Cardinal vescovo ordinante farà l'imposizione della mano stando esso in piedi, e il Pontefice a sedere sul trono. Il Pontefice si alzerà poi in piedi per ricevere dal medesimo vescovo coperto di mitra la stola , sederà però nel toccare il libro degli evangeli. V. l'articolo CoNSAGR AZIONE, ED ORDINAZIONE DEL sommo Pontefice. Siccome le Diaconesse ( Vedi ) ricevevano una specie di ordinazione, benché non sieno mai state considerate come membri della ecclesiastica gerarchia, va consultato quell'articolo. Vesti sagre de'diaconi, loro uffizi, e prerogative. L'abito antico de'diaconi fu pro- priamente la Stola [Vedi) sopra la spalla sinistra: nota il Bona, Rer. li- turg. lib. 2, cap. 24 § 6, che il Pontefice san Zosimo, eletto nel 4 17, ordinò che i diaconi usassero di stola pendente dall'omero sinistro sino al fianco dritto. Ma già s. Silvestro I, del 3i4, aveva concesso la dalmatica ai diaconi romani, e il manipolo (Fedi) nel braccio sinistro; e quindi i Ponte- fici concessero le dalmatiche, e, come special privilegio, il manipolo ai diaconi di chiese insigni, indi in progresso divennero abiti sagri dei diaconi, e loro comuni. I greci ri- tenendo l'uso primiero, portano la stola sopra la spalla sinistra pendente, e non attraverso, con il camice sciolto, la quale stola è da essi chiamata Orarium. Delle vesti sagre del diacono e suddiacono greci, che ne' pontificali del Papa can-
DIA Inno nel loro idioma, 1' epistola, e il vangelo, si tratta al voi. Vili p. 1 65 del Dizionario. Avverte inol- tre il Magri, che questo rito è pra- ticato dai certosini nella messa so- lenne, giacché non usano suddiacono, ma uno del coro canta l'epistola, assiste solo il diacono colla cocolla bianca, sopra la quale porta la stola solamente quando va a cantare il vangelo. Dopo s. Silvestro I, abbiamo che s. Simmaco, Papa del 49^> concesse la dalmatica propria dei diaconi della Chie- sa Romana per privilegio ai diaconi di s. Cesario di Arles, al quale avea pur concesso l'uso del pallio, avendolo fatto metropolitano. Quin- di s. Gregorio I del 590, concesse a Giovanni arcivescovo di Piavenna, come particolare prerogativa, l'uso del manipolo a' suoi primi diaconi. L'abito però de' diaconi, cioè il più antico, fu veramente una tona- ca senza maniche, chiamata con voce greca Colobio {Vedi), cioè veste mozza, e questa la portavano prima in vece della dalmatica, ma perchè, dice il Papia, nel sagrifizio disconveniva vedersi la nudità delle braccia, l'uso de' colobi fu age- volmente cambiato in quello delle dalmatiche. Il Piazza, nella Gerar- chia cardinalizia, fa osservare che nelle basiliche patriarcali di Roma resta un'idea e memoria degli anti- chi colobi, in que'rocchetti di lino bianco senza maniche, usati dai be- neficiati per distinguersi dai cano- nici , allorché però assumono la cappa corale. Così pure si legge in Cassiano, lib. I, de habitu monach. cap. 5, che i monachi costumarono anticamente le tonache mozze, per denotare che il religioso deve staccarsi dalle opere del secolo; D I A 299 » Colobiis quoque lineis induti,quae » vix adcubitorum ima pertingunt; » nudas de reliquo circumferuntur « manus, ut ampulatus eos actus, » et opera mundi hujus suggerat » abscissio manicarnm ". Anche i vescovi solevano portare questa sor- te di veste diaconale, come rilevasi da quanto s. Pio I scrisse ad un vescovo della Germania: » Tu » vero colobio episcoporum vesti- »• tus, vide, ut ministerium, quod « accepisti, in Domino impleas". Ai rispettivi luoghi si dice chi ha l'uso della dalmatica, e della ToniceU la (Vedi), veste de'suddiaconi, ed ambedue sotto la pianeta ne' pontificali l'usano il Papa, i Cardinali, i vescovi, gli abbati mitrati ec. Dei sandali, che un tempo usarono i diaconi, e i suddiaconi, e di altre vesti diaconali, parlammo nell'antecedente articolo, ove facemmo menzione delle vesti sagre de'Cardinali diaconi, e delle pianete ripiegate di colore pao- nazzo da loro adoperate invece delle dalmatiche di tal colore. Di ta- li sandali, delle scarpe nere usate dai diaconi, e dell'antico vestiario de'diaconi narra alcune erudizioni il Cancellieri nella dissert. sul bacio de J piedi, de' sommi Pontefici. Riporta il citalo Piazza, che i Car- dinali diaconi ebbero 1' uso della mitra nel concilio di Firenze sotto Eugenio IV, come notò Andrea San- tacroce, che fu ivi maestro delle cerimonie.Del diacono e suddiacono della cappella Pontifìcia, se ne parla ai volumi VII p. 241, e volume VIII p, 1 44» e J 46 del Dizionario, come al volume IX p. 1 3o, e i3i, si parla del diacono e suddiacono delle cappelle cardinalizie. Dei tem- pi poi, in cui il diacono e suddiacono restano col solo camice, e cingolo, il primo collo stolone attraverso, ed
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