Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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ponitore Anastasio qualificò gli av-
vocati col titolo di conti, L. sug-
gestionem cod. de adv. div. jud.,
ed erano fino da allora annoverati
tra i chiarissimi e nobilissimi, L.
providen. cod. de. postulando. In
favore della Chiesa non isdegnarono
il titolo di avvocati i più gran-
di sovrani, come si dice all'artico-
lo Difensore della Chiesa o della
Fede (Fedi)j e in più luoghi il tito-
lo di avvocato passò nel reggimen-
topolitico. Lo Schoepflino nella sua
Alsalìa illustrata, tom. II, cap. 7,
De advocatis provìncialiòus Alsa-
lìae, fa conoscere in qual credito
erano tenuti gli avvocati, dal cui
ceto si eleggevano i prefetti, e sot-
toprefetti delle provincie, che chia-
maronsi avvocati, e sotto avvocati
provinciali, ed il cui titolo ambi-
vano spesso gli stessi principi. Gli
eletti trasmettevano alle loro fami-
glie la stessa nobiltà, che potevano
godere i langravi, i duchi, ed i visconti,
per cui si vuole che una
gran parte di famiglie nobili fran-
cesi ed alemanne derivino dogli
antichi avvocati, e sotto avvocati
delle provincie.
Gli avvocati concistoriali [Vedi),
di origine antichissima sono uno dei
principali ornamenti della curia romana,
pei nobili, e ragguardevoli uf-
fizi di cui sono investiti, e pel nobile
scopo pel quale furono istituiti per
la difesa e tutela della Chiesa, e dei
poveri, come si legge nell'epist. 17
lib. 7, cap. 1 7, di s. Gregorio I
ad Bonifacium primum defensorem.
Degli avvocati concistoriali si trat-
ta ancora all'articolo Difensore del-
la Chiesa romana {Vedi), cui sem-
bra sieno succeduti. Urbano Vili,
nel 1682 colla bolla Ex commissi
nobis, data a' i5 ottobre, eresse pel
popolo romano un ufficio di avvo-
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cato de' poveri nelle cause civili,
al quale dovesse nominarsi un no-
bile cittadino dal prefetto o sella-
tole di Roma. Dell' avvocato , e
procuratori de 3
poveri della romana
curia, eruditamente tratta il
Piazza ne\YEusevologio romano trai,
terzo, capo V; e noi in diversi
luoghi del Dizionario.
Lungo sarebbe di far menzione de-
gli avvocati più celebri della curia
romana, massime di quelli che furono
decorati del cardinalato, ed anche
sublimati al pontificato, come
Benedetto XIV. A volerne accennare
alcuni, Gregorio XI che, per aver
vissuto un solo giorno non è da
tutti contato fra i Papi, era stato
avvocato famoso, e fatto fu Cardi-
nale nel 1273, dallo zio Gregorio
X. Gherardo Bianchi, da contadino
divenne pedagogo de'fìgli d'un bolo-
gnese, accompagnando i quali all'u-
niversità, ne profittò per divenir
dottissimo legale a segno , che re-
catosi a Roma, per la fama, che go-
deva nel 1278, Nicolò III lo creò
Cardinale. Nel 1294 s. Celestino
V fece Cardinale Guglielmo Lon-
ghi, famoso giurisconsulto. Calisto III
nel i456 elevò al cardinalato Gio-
vanni Castiglioni, insigne nella scien-
za legale, e nell'arte oratoria. Nel
1529, Clemente VII creò Cardina-
le Mercurio Arboreo, famoso avvo-
cato. Paolo V nel 1616 fece Car-
dinal Pietro Campora, che fu ri-
guardato l'oracolo della curia romana.
Nel 1629, Urbano Vili annoverò
al sagro Collegio Luca Anto-
nio Virili , avvocato celebre nella
romana curia; e nel 1 643. Gian-
Iacopo Panciroli, ritenuto il più
bravo avvocato della curia romana.
Innocenzo XI, nel 1 68 1 , creò Car-
dinale Flaminio del Taja, che esercitò
l'avvocatura nella curia roma-