Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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!>lic;ito dal Mabillon num. 5, car.
64- La dalmatica chiamasi dalma-
tica maggiore, e la tunicella dal-
matica minore. Che la dalmatica
venisse accordata a' vescovi dalla
Sede apostolica, lo nota il Bona, de
reb. lìturg. § II, cap. 2-4, rilevandolo
da quanto scrisse s. Gregorio
I ad A regio vescovo. Nella messa
di Ratoldo, riferita da Menardo
si ricava che il vescovo talvolta
usasse una sola dalmatica nomina-
ta tonaca , e questa abbellita con
campanelli a similitudine di quella
usata dal sommo sacerdote degli
ebrei. Altrettanto osservò Stefano
Lduense, de sacr. alt. cap. II, e il
Durando nel suo Rationale cap. II.
Intorno all'uso che i vescovi fanno
della tonicella, aggiunge il Durando,
che significa, Se perfecle otnnes
habere ordines tamquam qui eos aliis
confert, mentre i sacerdoti portano
semplici vesti loro proprie, perchè
non conferiscono gli ordini degli
altri ministri. Al dire del citato
Cardinal Bona, che cita anche le
pitture antiche pag. 32g, prima
i vescovi portavano la dalmatica
bianca, e la tonicella rossa. A ina-
lano, lib. 2, cap. 22, soggiunge che
la tonicella era di color di gia-
cinto, o ceruleo, perchè ne' tem-
pi di digiuno, nel deporre i ve-
scovi la dalmatica, restavano colla
tonicella di tal colore conveniente
all' indicato tempo.
Si deve anche notare col Pon-
tefice Innocenzo III, lib. I de mis-
sa cap. 56, che le dalmatiche, e
tonicelle usate dai vescovi hanno le
maniche alquanto più larghe, che
quelle del diacono, e suddiacono,
volendo ciò denotare, che i prelati
devono essere pronti in provvede-
re ai bisogni delle chiese , ed alle
anime alla loro cura affidate, ov-
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vero che non solamente non devono
essere avari e applicati ai bi-
sogni temporali, ma liberali verso
i bisognosi, e perciò conviene che
abbiano le maniche larghe, e le
mani libere per dare soccorsi. Tut-
tavolta alcuni vescovi portano le
maniche delle dalmatiche, e delle
tonicelle più strette delle dalmati-
che diaconali. Lo stesso Innocenzo
III disse, che la dalmatica signifi-
cando la liberalità verso i poveri,
è vestimento appunto proprio dei
diaconi, il cui ufficio per istituzione
apostolica principalmente consi-
steva nel distribuire le facoltà del-
la Chiesa ai bisognosi. Nell'avvento,
e nella quaresima dai diaconi non
si usano le dalmatiche, come non si
usano le tonicelle, per la seguente
ragione riferita da Durando, cap.
XI lib. 3, num. 9, « quia lex quam
» subdiaconus significat ante In-
» carnationem Domini evangeli!
» ornatu carebat, et charitas evan-
» gelii, quam diaconus significat,
» nondum apparuerat , vel quia
» nondum venerar, qui vestem in-
» nocentiae, et immortalitatis nos
» induere debebat, ideo vestes lae-
» titiae dimittuntur ". Si servono
però della pianeta piegata nel-
la parte anteriore sopra le brac-
cia, per la cagione assegnata dal
medesimo autore nella seconda par-
te del suo Rationale, tit. de diaco-
no. Su di che può consultarsi il
Tomassini, toin. I car. 377. Inoltre
il Diacono [Vedi), e il Suddiacono
[Vedi), quando celebra il vescovo,
non vestono tale pianeta, e quando il
suddiacono deve leggere 1' epistola,
poiché allora esercita l'ufficio di let-
tore, ufficio che appunto anticamente
veniva da lui esercitato al modo
stesso dei greci. 11 diacono quando
deve leggere l'evangelo, o ripie-