Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...

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incaricarono Doroteo, divenuto pie-
te, di portare al Pontefice altre
lettere, per cui fu in Roma nel
374 celebrato un concilio.
Poco dopo si recò in Roma Vi-
tale apollinarista, e da scaltro pre-
sentò a s. Damaso I una forinola
di fede, che sembrava secondo i
donimi cattolici, il perchè fu rice-
vuto alla sua comunione; ma appena
parlilo da Roma, il Papa si
insospettì, e di ciò scrisse a Pao-
lino di Antiochia, la qual cosa per
altro destò nell'oriente altri movimenti,
perchè in certo modo sembrava
riconoscere Paolino, a danno
di s. Melezio, per legittimo vescovo
di Antiochia. I vescovi orientali,
in uno a s. Basilio per la terza
volta mandarono Doroteo a Roma
per rappresentare le ragioni di san
Melezio. Tuttavolta, nel sinodo ce-
lebrato dal Pontefice, diede ragione
a Paolino, col prescrivergli di non
rigettare dalla comunione cattolica
s. Melezio; quindi s. Damaso I in-
terrogato da s. Girolamo, il quale
il consultò se potesse cattolicamen-
te dirsi che in Dio ci fossero tre
ipostasi, e con chi dovesse comunicare,
rispose che comunicasse con
Paolino, e che professasse in Dio
uri ipostasi, e tre persone : insegui-
to i due partiti vennero a transazione,
che fu approvata dal Papa.
Nell'anno 378 s. Damaso I battez-
zò Gracco prefetto di Roma, e gli
comandò di atterrare l' infame spe-
lonca del dio Mitra. Nel 38o dichiarò
nulla l'ordinazione fatta da
alcuni egizi dell'ambizioso Massimo
Cinico a vescovo di Costantinopo-
li, e costituì suo vicario nelle pro-
vincie dell' Illiria orientale il vesco-
vo di Tessalonica Acolio. Venuto a
Roma Priscilliano condannato dal
concilio di Saragozza, il Papa non
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lo ricevette. Nel 38 1, ad istanza
dell' imperatore Teodosio, fece il
santo Pontefice celebrare il secondo
concilio generale, a cui intervenne
un gran numero di vescovi. Questi
ricevettero onorevolmente il Tomo
degli Occidentali , o sia la
professione di fede di san Dama-
so I a Paolino , già stabilita l'anno
precedente nel concilio roma-
no, e confermarono la fede del Niceno
contro gli ariani Macedonio,
Aezio, ed Eunomio. Nell'anno 383
scrisse s. Damaso I ai vescovi di
oriente una lettera contro gli apol-
linaristi, ed un' altra l'anno appres-
so all' imperatore Valentiniano a
favore di Simmaco, calunniato di
perseguitare i cristiani per favorire
la causa di Cesare. Non è vero, che
egli fosse il primo ad ordinare in
Roma il canto dell' Alleluja in tempo
pasquale, ma bensì di avere in-
giunto che si cantasse più frequentemente
, ed anche fuori di quel
tempo. Alcuni attribuiscono a san
Damaso I altre cose, come l'istitu-
zione della pena del taglione. Chiamò
s. Damaso I a Roma il dotto-
re s. Girolamo, per servirsene come
di segretario nelle risposte che
dava ai concili, ed alle chiese; inol-
tre s. Girolamo per comando del
Papa tradusse nel latino idioma
•varie opere. Governò diciassette an-
ni, due mesi , e ventisei giorni , e
morì quasi ottuagenario agli 1 1 dicembre
del 384. Egregio per vir-
tù, erudito nelle sante Scritture,
illustre per gli scritti, ed insigne
per l'ottimo governo del suo pon-
tificato, s. Damaso I fu uno de'più
celebri Papi della primitiva Chie-
sa. 11 suo cadavere venne sepolto
nella basilica da lui eretta nella via
Ardeatina, accanto alla madre, ed
alla sorella Irene, e quindi trasferì-