Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica 19.pdf - Bibliotheca ...
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DEC<br />
zioni dei loro templi , come gli<br />
ebrei, ed i cristiani. Salomone fece<br />
solennemente la de<strong>di</strong>cazione dello<br />
splen<strong>di</strong><strong>di</strong>ssimo tempio da lui eretto,<br />
e gli ebrei ne celebravano l'anni-<br />
versario ogni anno per otto interi<br />
giorni. Anche i cristiani celebrano<br />
in tutti gli anni la festa della<br />
de<strong>di</strong>cazione delle loro chiese, nel<br />
giorno anniversario della loro con-<br />
sagrazione. Eusebio fa derivare l'o-<br />
rigine della de<strong>di</strong>cazione delle chie-<br />
se dal IV secolo sotto l'impero <strong>di</strong><br />
Costantino il grande, in cui per<br />
maggior pompa religiosa, e maestà<br />
<strong>ecclesiastica</strong>, si riuniva a celebrar-<br />
la un gran numero <strong>di</strong> vescovi. Il<br />
Bernini, nella Storia delle eresie p.<br />
173, parlando <strong>di</strong> s. Felice IV romano<br />
Pontefice, il quale fiori nei primi<br />
anni del sesto secolo , <strong>di</strong>ce che<br />
or<strong>di</strong>nò, che la messa non si celebrasse<br />
se non in luoghi sagri ; se pure<br />
per urgente causa non si dovesse<br />
fare <strong>di</strong>versamente, e che per otto<br />
giorni, de<strong>di</strong>cano colatur ecclesiarum.<br />
V. gli articoli Anniversario,<br />
Consagrazione, e Chiesa, principalmente<br />
al § VI in cui trattasi del-<br />
l' anniversario , e de<strong>di</strong>cazione del-<br />
le chiese, f' . il Bergier <strong>Dizionario</strong><br />
enciclope<strong>di</strong>co , alla parola De-<br />
<strong>di</strong>cazione.<br />
I fedeli, ad esempio degli stessi<br />
gentili, celebravano solennemente, e<br />
con particolari cerimonie la de<strong>di</strong>-<br />
cazione dei sagri templi, e solevano<br />
fare anche dei conviti detti aga-<br />
pe. Solennissima fu la de<strong>di</strong>cazione<br />
della chiesa <strong>di</strong> Gerusalemme e<strong>di</strong>fi-<br />
cata da Costantino, come narra il<br />
Rinal<strong>di</strong> all'anno 335 num. 1 4 e<br />
4 "2. Si solevano fare le de<strong>di</strong>cazioni in<br />
tempo della celebrazione <strong>di</strong> concili,<br />
e <strong>di</strong> sino<strong>di</strong> per accrescere maestà<br />
alle medesime, decorata dalla pre-<br />
senza dei padri conciliali. Antica-<br />
DEF 195<br />
mente non si facevano dai vescovi<br />
de<strong>di</strong>cazioni <strong>di</strong> chiese, senza licenza<br />
del Papa. Anche molto solenne fu<br />
la de<strong>di</strong>cazione della chiesa <strong>di</strong> Monte<br />
Cassino (P^e<strong>di</strong>). All'anno 852<br />
num. 1. il Rinal<strong>di</strong> riporta la de<strong>di</strong>-<br />
cazione della Città Leonina [Pe<strong>di</strong>)<br />
<strong>di</strong> Roma, fatta dal Pontefice s. Leone<br />
IV.<br />
DEFINITORE [Definilor). Grado<br />
<strong>di</strong> alcuni Or<strong>di</strong>ni religiosi, cioè l'as-<br />
sessore, ovvero il consigliere del<br />
superiore maggiore. Però in alcuni<br />
Or<strong>di</strong>ni regolari , i definitori non<br />
sono ammessi che durante la con-<br />
gregazione del capitolo generale, o<br />
provinciale, ed altri durante tutto<br />
l'intervallo da un Capitolo (Ve<strong>di</strong>)<br />
all'altro. Definitorio, definito riunì, si<br />
chiama il luogo in cui convengono<br />
i definitori, come anche l'assemblea<br />
stessa dei definitori.<br />
DEFONTI. Morti, cosi chiama-<br />
ti, per aver terminato <strong>di</strong> vivere.<br />
La santa Chiesa, madre pietosa, sino<br />
dal suo principio, con particolari<br />
orazioni ha sempre fatto memoria<br />
dei fedeli defonti. Ne contenta del-<br />
le quoti<strong>di</strong>ane preghiere della mes-<br />
sa, ci ì quelle delle ore canoniche,.<br />
in cui sempre nel termine si fa<br />
menzione <strong>di</strong> loro, in ciascun prin-<br />
cipio del mese recita Foffizio, e la<br />
messa pei defonti, secondo l'antichissimo<br />
pio costume rammentato<br />
da Alcuino, de <strong>di</strong>v. off. Nella chie-<br />
sa <strong>di</strong> Lione tutte le ore canoniche<br />
si terminano col De profun<strong>di</strong>s,<br />
(Fe<strong>di</strong>), e colla colletta pei morti.<br />
Nella metropolitana <strong>di</strong> Praga in<br />
Boemia, oltre la messa conventuale,<br />
si canta quoti<strong>di</strong>anamente, anche nei<br />
giorni più solenni, un'altra messa<br />
pei morti. Inoltre la Chiesa fa par-<br />
ticolare memoria dei defonti nella<br />
feria seconda, forse perchè in tal<br />
giorno fosse creato il cielo, do\e