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Volume - Fondazione toscana sostenibile

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partire dal primo dopoguerra. Per tutti gli anni ‘60 le due componenti, migratoria e naturale,<br />

hanno contribuito alla dinamica demografica in modo positivo, poi la brusca caduta di<br />

quella naturale (manifestatasi intorno all’80, vedi Grafico 6.2) ha dato il segno negativo<br />

all’evoluzione complessiva del fenomeno.<br />

30.000<br />

20.000<br />

10.000<br />

-10.000<br />

-20.000<br />

In realtà questa tendenza alla crescita lineare e alla successiva stagnazione della popolazione<br />

regionale è la sintesi di andamenti piuttosto differenziati nelle diverse aree della<br />

regione: l’intensa crescita demografica ha infatti riguardato la Toscana centrale, da Firenze<br />

alla foce dell’Arno, mentre le aree appenniniche e quelle Centro meridionali sono state interessate<br />

da progressivo spopolamento che, se in alcuni casi si è fermato grazie allo sviluppo<br />

industriale già a partire dagli anni 70 (l’area aretina), in altre zone continua anche oggi.<br />

Con riferimento all’asse centrale e forte della regione, si può notare che la provincia di<br />

Firenze ha la dinamica più accentuata della Toscana fino agli anni ‘70 quando poi, per<br />

ragioni di congestione, la crescita dell’area centrale ha iniziato a “traboccare” nelle province<br />

limitrofe quali Prato, Pistoia e Arezzo.<br />

Si è già ricordato come la popolazione abbia avuto una progressiva flessione intorno<br />

all’inizio degli anni ‘80: la causa fondamentale di questo fenomeno è stata la brusca caduta<br />

del tasso di fecondità, accompagnata dall’aumento della mortalità spiegato dal progressivo<br />

invecchiamento della popolazione. In soli venti anni, il tasso di fecondità in Toscana è<br />

passato da un valore di quasi 2 figli per donna a 1, toccando un limite inferiore fra i più<br />

bassi mai registrato in Europa.<br />

A partire dalla fine degli anni ‘90 la natalità ha mostrato una tendenza alla ripresa, ma<br />

la ridotta numerosità, rispetto al passato, delle donne in età fertile ha fatto sì che l’impatto<br />

di questa modifica di tendenza non sia riuscito a compensare l’effetto della mortalità, tanto<br />

che il saldo naturale ha continuato a mantenersi negativo.<br />

È solo il saldo migratorio, quindi, che determina e determinerà la crescita della popolazione<br />

che si è manifestata già dal 2000 in poi e che verosimilmente si confermerà anche<br />

nei prossimi anni. Ovviamente, l’immigrazione influisce sulla crescita demografica in un<br />

duplice senso: direttamente, l’aumento del numero dei lavoratori stranieri e delle<br />

110<br />

0<br />

73<br />

Grafico 6.2<br />

DINAMICA NATURALE E MIGRATORIA IN TOSCANA<br />

Valori assoluti in unità<br />

Fonte: elaborazioni IRPET su dati ISTAT<br />

Saldo miigratorio Saldo naturale Saldo totale<br />

78 83 88 93 98 03

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