Volume - Fondazione toscana sostenibile

definizioni si adeguano ai cambiamenti rilevati nei vari contesti di riferimento. Nel caso
delle imprese toscane una possibile definizione è quella che identifica come leader l’impresa
che contemporaneamente è: 1) dimensionalmente medio-grande in relazione al settore
di appartenenza, al mercato di riferimento, al contesto territoriale e alla rete di imprese
in cui opera; 2) eccellente sotto il profilo tecnologico e\o di mercato (eccellenza nelle tecnologie
sviluppate, capacità di innovazione del prodotto; marchio proprio; capacità di controllo
o di influenza sulla distribuzione). Ma quali effetti può indurre la presenza di un’impresa
leader all’interno di un sistema produttivo locale? Quale atteggiamento sviluppa nei
confronti del capitale fisico e umano locale? In estrema sintesi è possibile immaginare due
forme di radicamento:
1. di tipo predatorio: è quello dell’impresa che si inserisce nel sistema con il fine principale
di ricondurre nella propria sfera di controllo alcuni degli elementi di capitale fisico e
umano locali. L’internalizzazione delle fonti del sapere locale si traduce nel migliore dei
casi in una privatizzazione del bene pubblico locale, altrimenti in una sua distruzione.
2. di tipo co-evolutivo: si riscontra invece laddove l’impresa instauri rapporti cognitivi intensi
e stabili con gli attori del sistema. In questo scenario il leader apporta al sistema
nuova conoscenza codificata di origine esterna ricevendo in cambio i benefici legati
alla disponibilità di conoscenze tacite e altri beni pubblici locali.
Naturalmente, la realtà si colloca quasi sempre tra le due ipotesi estreme. Si può rilevare
la presenza di forme gerarchiche intermedie, consistenti in reti localizzate in cui i fornitori
locali instaurano rapporti cooperativi ma marcatamente gerarchizzati con l’impresa leader.
O ancora, nei sistemi locali in declino o in formazione, dove stentano a rigenerarsi o a
formarsi nuclei di conoscenza locale idonei a garantire la competitività del sistema, l’insediamento
della grande impresa esterna può rappresentare un’opportunità di rilancio, ma
anche di profondo mutamento organizzativo.
Quali effetti potrebbe portare il radicamento di imprese leader nei sistemi locali?
Se il radicamento non è di tipo predatorio, la presenza di un’impresa di medie o grandi
dimensioni dovrebbe determinare un aumento di competitività del sistema. Ciò può avvenire
anche nei casi in cui la grande impresa imponga i propri prodotti e i propri standard
produttivi (forma gerarchica intermedia, talvolta con tratti predatori), laddove il sistema
locale dovesse essere caratterizzato da forte crisi sul piano della capacità innovativa o nel
rapporto con il mercato.
Nei casi di radicamento co-evolutivo, la competitività di sistema cresce soprattutto grazie
all’immissione nel sistema di nuova conoscenza proveniente dall’esterno e al circolo
virtuoso che si crea tra saperi locali e globali, nell’ambito di un rapporto più diretto e propriamente
dialettico tra il sistema produttivo e la domanda espressa dai mercati di sbocco.
Un effetto positivo derivante dalla presenza nel sistema produttivo locale di un’impresa
leader che presidia le funzioni critiche è il legame con reti distributive di ampio raggio. In
alcuni casi si assiste a un’estensione delle imprese che ruotano intorno al leader al di là dei
confini del sistema locale. Tale processo determina la nascita di legami tra diversi sistemi
produttivi locali.
Si possono però registrare anche effetti negativi. La presenza di un leader determina
nella maggior parte dei casi un processo di gerarchizzazione del sistema. Questo avviene
in modo molto marcato nei casi in cui quell’impresa sia interessata a prestazioni di
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