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Volume - Fondazione toscana sostenibile

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UNA RIFLESSIONE SULLE NUOVE POLITICHE EUROPEE PER<br />

LO SVILUPPO AGRICOLO E RURALE<br />

Paolo DE CASTRO - Università degli Studi di Bologna<br />

L'approvazione della riforma di medio termine della politica agricola comunitaria ha assunto,<br />

per contenuti e proiezione futura, i caratteri di una vera e propria riforma della PAC.<br />

In essa è contenuto un significativo mutamento di approccio, nella direzione già intrapresa<br />

a partire dalla riforma MacSharry e proseguita con il varo di Agenda 2000, che<br />

rimodula gli interventi delle politiche sul fronte del sostegno agli agricoltori, dei rapporti<br />

commerciali, dello sviluppo rurale, in una nuova visione della sostenibilità sociale delle<br />

politiche a sostegno del settore.<br />

Una riforma ampiamente condivisa a livello di partner europei che accoglie le esigenze<br />

derivanti dalla rinnovata proiezione internazionale della posizione UE in relazione all'avanzare<br />

del processo di ampliamento dell'Unione, rafforzamento degli obiettivi di partnerariato<br />

all'interno dell'area mediterranea, alle dinamiche che caratterizzano il processo di<br />

regolamentazione delle relazioni commerciali internazionali.<br />

Per poter comprendere il futuro assetto delle politiche a sostegno del settore agricolo è<br />

necessario indagare i motivi che sono stati alla base di cambiamenti così profondi, comprendere<br />

le dinamiche esterne e le logiche che hanno spinto la Commissione a tracciare un nuovo<br />

modello di intervento per il settore primario e di promozione degli interventi di rural policy.<br />

Un primo fattore di rilevanza generale non solo per il settore primario, ma per l'intero<br />

sistema di relazioni economiche e sociali, è rappresentato dal fenomeno della<br />

globalizzazione: i mercati si ampliano, aumenta l'accesso alle occasioni di consumo e la<br />

loro varietà, si moltiplica la dimensione delle sensibilità sociali, la diffusione delle informazioni<br />

su scala planetaria influenza l'assetto dei comportamenti di consumo. Questi fattori<br />

hanno richiesto nuovi modelli di regolamentazione degli scambi, nuovi temi all'attenzione<br />

delle politiche, nuove significative esigenze cui è chiamata a rispondere anche la politica<br />

agricola comunitaria.<br />

Sul fronte dei rapporti internazionali ciò ha prodotto una progressiva eliminazione delle<br />

barriere all'importazione dell'Unione, i dazi sono stati ridotti e la funzione svolta dai contingenti<br />

è sempre meno significativa; per alcune aree del mondo è stata accordata una totale<br />

liberalizzazione degli scambi. Il programma EBA (Everything But Arms) permette, di fatto,<br />

ai 49 paesi più poveri del mondo di poter esportare qualsiasi prodotto -da loro originatosenza<br />

limiti di contingente e soprattutto senza dazio alcuno; a questi si aggiungeranno tutti<br />

i paesi della convenzione di Lomè. È chiaro come ciò assuma una portata straordinaria in<br />

termini di competitività delle produzioni e di rimodulazione delle strategie di sostegno. Questo<br />

è vero soprattutto nel caso della produzione di commodity per le quali le dinamiche<br />

competitive stanno portando ad un progressivo riposizionamento del profilo dell'offerta.<br />

Nell'ultimo decennio il commercio mondiale dei beni strumentali e di consumo è cresciuto<br />

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